12 Monkeys 1×06 – The Red ForestTEMPO DI LETTURA 4 min

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Guardando indietro al primo episodio, è chiaro come gli autori abbiano deciso di puntare sempre maggiormente sull’elemento del viaggio nel tempo. Come abbiamo già detto nella scorsa recensione, i due episodi precedenti hanno avuto lo scopo principale di “istruire” lo spettatore alle dinamiche relative all’incastro e alla trasformazione delle varie timeline. Ora quegli insegnamenti risultano fondamentali per capire questo sesto episodio, il più articolato visto finora, nel quale Christopher Monfette riesce a destreggiarsi perfettamente tra presente e non uno, ma ben due futuri alternativi.
L’episodio riprende esattamente da dove ci eravamo lasciati, con i West VII al comando nella struttura della Dottoressa Jones, capitanati non più da Deacon, ma da un “Ramselrnative” in versione badass. Si potrebbe disquisire per ore di quanto una benda sull’occhio costituisca un upgrade necessario nel processo di epicizzazione di un personaggio televisivo, ma non perderemo tempo a sottolineare l’ovvio, totalmente coscienti del fatto che ciascuno di noi almeno una volta nel corso della propria infanzia abbia verificato personalmente la veridicità del cosiddetto “fattore Plissken”.
Tornando all’episodio, questi primi 12 minuti, che rendono praticamente inutile il cliffhanger con cui ci eravamo lasciati settimana scorsa, servono unicamente a mostrarci come la natura degli esseri umani rimanga la stessa a prescindere dalla realtà in cui si trovano. Ramse, nonostante il suo nuovo look, è sempre il buono e Whitley continua ad essere egoista e diffidente. In seguito all’incontro tra Cole e la dottoressa Jones del nuovo 2043 scopriamo che nella nuova timeline il virus si è diffuso in Cecenia un anno prima in seguito all’operazione “Troy”, variazione causata dalla morte della dottoressa Railly; ma soprattutto scopriamo che la nostra amata Katarina possiede il potere della vista telescopica, unica spiegazione possibile al fatto di riuscire a vedere delle molecole (dimensioni dell’ordine del milionesimo di millimetro) con un telescopio ottico. Forse sarebbe stato meglio parlare di cellule, ma non stiamo troppo a sindacare, dopotutto siamo pur sempre in un mondo post-apocalisse dove le persone viaggiano nel tempo. E soprattutto siamo su SyFy.
Il secondo blocco della puntata riguarda invece la missione di salvataggio di Cassandra per mano della strana coppia Cole/Aaron, per l’occasione compagni di malefatte. Il duo, al limite del tragicomico, funziona abbastanza bene salvo piccoli particolari che smorzano un po’ il realismo (lasciatelo dire Aaron, almeno la cravatta potevi levarla tra una sparatoria e l’altra!). Per quanto sembri strano parlare di realismo in una serie fantascientifica, occorre sempre ricordare la distinzione tra quest’ultimo e il concetto di realtà. Se con la fantascienza eliminiamo appunto la dimensione del reale, levato anche il realismo, cioè la convinzione che potrebbe esistere una realtà indipendente dai nostri schemi concettuali, allora non rimane altro che finzione. Digressione filosofica a parte, nella parte conclusiva dell’episodio ritorna la strana polverina allucinogena e avviene una sorta di incontro onirico tra Cassie e il fantomatico testimone, personaggio circondato da un alone di mistero che conferisce alla leggenda dell’esercito un ulteriore spinta.
Ultima pecca dell’episodio riguarda la fuga totalmente irrealistica di Cassie, nonostante l’evidente stato confusionale. Tra l’altro solo il pallid man si lancia al suo inseguimento (con un tempo di reazione imbarazzante) facendosi pure fregare per la seconda volta dalla dottoressa, dimostrando di essere immune alle pallottole, ma anche di essere una frana ad acchiapparella.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • “Ramselrnative”
  • Adam Kadmon Wexler
  • La strana coppia Cole/Aaron nonostante qualche forzatura funziona
  • Il “viaggio” di Cassie nella Red Forest
  • Il dialogo tra Cole e Ramse nel 2043
  • Poco spazio dedicato al nuovo futuro e quindi cliffhanger della scorsa puntata completamente inutile
  • La dottoressa Jones riesce a vedere delle molecole con un telescopio ottico
  • Aaron potevi almeno toglierti la cravatta tra una sparatoria e l’altra!
  • Cassie che fugge da pallid man e compari nonostante sia fatta come Jim Morrison ai tempi d’oro

 

Gli ascolti registrano un lieve aumento, ma rimangono comunque ad un livello non proprio incoraggiante. Fatta eccezione per scenografia e fotografia, non esaltanti, 12 Monkeys si difende bene e offre allo spettatore 40 minuti settimanali di show del tutto godibili e a tratti anche emozionanti. Vista l’audacia del progetto, partito come remake di una delle pietre miliari del genere fantascientico per poi distaccarsi completamente dall’opera madre, si può affermare che nonostante tutto l’obiettivo sia stato raggiunto. Lo show ha ancora molto da dire e l’impegno messo dagli showrunner, Matalas e Fickett, nell’incastro di tutte le varie timeline ci porta a pensare che i due provino un piacere perverso nel mettere alla prova l’attività neuronale dello spettatore. Quindi non preoccupatevi, se anche voi come Cole soffrite di frequenti emicranie e vistose epistassi, non vi state smaterializzando, semplicemente non state capendo una mazza di ciò che sta accadendo.

 

The Night Room 1×05 0.66 milioni – 0.2 rating
The Red Forest 1×06 0.68 milioni – 0.2 rating

 

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Ventinovenne oramai da qualche anno, entra in Recenserie perché gli andava. Teledipendente cronico, giornalista freelance e pizzaiolo trapiantato in Scozia, ama definirsi con queste due parole: bello. Non ha ancora accettato il fatto che Scrubs sia finito e allora continua a guardarlo in loop da dieci anni.

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