After Life 2×02 – Episode 2TEMPO DI LETTURA 3 min

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Dopo l’ottimo avvio stagionale, il secondo arco narrativo di After Life prende subito il via, mettendo delle solide basi per quanto concerne lo sviluppo (soprattutto) dei suoi personaggi secondari. C’è Lenny ed il suo nuovo figlio acquisito, probabilmente la migliore aggiunta vista finora; i problemi personali di Matt e il rapporto col sempre più rozzo psicologo; e perfino una possibile parentesi amorosa tra Roxy e Pat il postino. Mentre per quanto riguarda il cammino stagionale di Tony, che ci lasciava l’anno scorso scegliendo la vita sulla morte, si configura in tutto e per tutto come una sorta di “reset” di quanto raccontato l’anno passato – perlomeno dal punto di vista emotivo – per poter così permettere al protagonista di passare alla fase successiva del suo percorso di vita: convivere con il proprio dolore accettandone l’esistenza.
In questo secondo episodio si può notare gli sforzi di Tony nel cercare di dimostrarsi più gentile e comunicativo nei confronti di amici e conoscenti, dinamica sociale con cui non è molto avvezzo, e allo stesso modo si può ammirare gli innumerevoli fallimenti collezionati in tal senso. I miglioramenti ci sono: il protagonista comincia a dimostrarsi meno egoista, più empatico nei confronti degli altri esseri umani e dei loro problemi e, nonostante il dichiarato odio nei confronti dell’umanità, si può già notare un sostanziale cambiamento rispetto al Tony che era stato presentato ad inizio serie. Non un grande cambiamento, ma pur sempre qualcosa (“If it wasn’t for the dog, I’d be dead. So, little improvements.“).

Matt: “Seriously, if you’ve got a problem, you should go to AA, or rehab, or…
Tony: “Why?
Matt: “To get better.
Tony: “Drinking isn’t my illness, is it?
Matt: “Well, no, but it’s bad for you.
Tony: “Everything is bad for you. We’re all dying. Being healthy is just dying more slowly, so…
Matt: “Ok, so… you’ll live longer.
Tony: “Yeah, but why?
Matt: “What do you mean ‘why’? So you can do more of the things that you enjoy.
Tony: “I enjoy a drink.

Tralasciando momenti altissimi quali la storia del ciccione che muore di infarto cagando, la barzelletta dell’elefante eiaculante, le dilaganti molestie sessuali compiute dal fantasma di Liberaci e il momento madre-figlio con fidanzato confuso ancora dentro la mamma, il momento che più colpirà l’attenzione dello spettatore sarà comunque quello relativo alla fiaba della rana e lo scorpione. Non tanto per la storia in sé – che gran parte del pubblico già conoscerà grazie al poeta maledetto degli anni Novanta Max Pezzali – ma per la “morale ribaltata” che vuole il nostro Tony nel ruolo della rana.
In realtà, tenendo conto del personaggio interpretato da Gervais, si potrebbe dire che Tony non è né rana né scorpione, quantomeno non del tutto – “non è rana, non è scorpione, sa soltanto quello che non è” (semicit.). Non è rana perché manca il presupposto fondamentale, quello della cieca fiducia nei confronti del prossimo, e non è scorpione perché, come si è appurato, Tony è in grado – faticando – di controllare la sua misantropica natura. E alla fine è meglio così, perché come sempre la soluzione sta nel mezzo, nel compromesso, cercando di avere giorno per giorno un pochino di fiducia in più da poter riporre in qualcun altro, senza comunque accantonare la propria natura e quindi tutti quei difetti che ci rendono unici.
Così da poter far schifo, questo certamente, ma in maniera unica ed individualistica.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Il nuovo figlio acquisito di Lenny
  • Lo scambio di battute tra Matt e Tony riguardo il bere
  • Il momento della fiaba della rana e dello scorpione
  • I was bummed by the ghost of Liberace
  • La possibilità di una liaison tra Roxy e Pat il postino
  • Nulla di rilevante da segnalare

 

Un secondo episodio molto piacevole, che decide di dedicare più spazio ai momenti comedy rispetto a quelli più introspettivi risultando così meno cupo del solito. La serie continua a non tradire se stessa e la sua peculiare natura dramedy e il risultato è un’altra ottima mezz’ora che non blessiamo solo perché siamo sicuri ci saranno occasioni più meritevoli.

 

Episode 1 2×01 ND milioni – ND rating
Episode 2 2×02 ND milioni – ND rating

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Ventinovenne oramai da qualche anno, entra in Recenserie perché gli andava. Teledipendente cronico, giornalista freelance e pizzaiolo trapiantato in Scozia, ama definirsi con queste due parole: bello. Non ha ancora accettato il fatto che Scrubs sia finito e allora continua a guardarlo in loop da dieci anni.

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