Oliver Queen è morto. Lunga vita ad Oliver Queen.
Può il protagonista della serie morire a metà di una stagione senza che questo risulti strano, imbarazzante (per gli sceneggiatori) ma soprattutto realizzabile? Ovviamente no, ed infatti per dare la risposta non bisogna neanche aspettare il ritorno della serie a Gennaio. Tuttavia e questa è la parte più interessante, perdura l’incognita del come sia sopravvissuto Oliver alle ferite e di come sia rimasto in vita dopo la caduta nel precipizio.
Ci si era lamentati del fatto che questa stagione di Arrow soffrisse l’assenza di un big bad che manovrasse i fili della trama orizzontale, qualcuno che permettesse di osare un po’ di più e che mantenesse gli standard qualitativi della serie ai livelli dell’anno scorso con la sua presenza ad incutere timore. Se questo non era stato possibile fino ad ora sia per permettere a The Flash di crescere in un universo narrativo “composto” per poi sfociare nel famigerato crossover, sia perchè il mistero del killer di Sara Lance era troppo importante per poter divagare parlando d’altro, ora si è arrivati ad un punto in cui non si può più rimanere senza big bad e quindi è arrivato il momento di sfoderare il 1° vero nome rilevante uscito fino ad ora dal cilindro: Ra’s Al Ghul.
Nominato più e più volte ma comparso solamente in “The Magician“, Ra’s Al Ghul si candida a diventare il big bad per eccellenza di Arrow, questo nonostante la presenza di Malcolm Merlyn che, seppur rilevante ai fini della trama, è una delle chiavi che ha permesso l’arrivo del capo de La Lega Degli Assassini. E se vi state chiedendo perchè l’ordine gerarchico che gli abbiamo attribuito porta Merlyn ad essere 2° nella lista dei big bad, allora è bene ricordarvi che quest’ultimo è stato allievo del primo.
L’incontro/scontro tra Arrow e Ra’s Al Ghul doveva avvenire presto o tardi, ma doveva essere fatto con uno scopo e non a casaccio, pertanto andava creata una situazione di causa-effetto che smuovesse le acque e rendesse propizio il tempo per l’incontro tra i due. Ovviamente la causa scatenante è l’uccisione di Sara con relativa caccia all’uomo, che per otto puntate ha fatto da trama orizzontale alla serie e, ammettiamolo, ha un po’ deluso in quanto non così appassionante ed interessante come lo era sulla carta. Solamente una volta si è riusciti a far sussultare il pubblico, ed è stato in concomitanza con il riemergere di alcuni ricordi di Roy che lo avevano portato ad auto accusarsi dell’omicidio salvo poi ricredersi. La scarsità di indizi ma anche la scarsità di moventi dell’omicidio avevano da subito fatto supporre che il responsabile fosse Malcolm Merlyn ed in realtà, seppur non direttamente, è esattamente la risposta che ci viene fornita, la più semplice, la più basilare.
Merlyn è l’artefice di tutto, è il burattinaio che si cela dietro ogni grande evento della serie e lo dimostra ancora una volta qui andando a giustificare quindi ogni azione compiuta sin dallo scorso season finale, ovvero indottrinare Thea per i suoi scopi in modo da renderla un’arma di ricatto per Oliver, uno dei pochi rivali che ha. La strategia messa in piedi dagli sceneggiatori si dimostra molto interessante e finalmente regala un senso a fin troppe cose rimaste in sospeso e che non avevano convinto molto; quindi il piano machiavellico messo in moto da Merlyn ha un suo perchè ed è studiato in modo da eliminare una delle due minacce che attualmente ha, il tutto per non sporcarsi direttamente le mani.
Poi ovviamente non si può non parlare di quella sorta di addio che si protrae per l’ultima parte dell’episodio, addio in cui Oliver si lascia finalmente andare e parla con il cuore in mano a tutte le persone a cui tiene veramente dicendo loro esattamente ciò che prova. In genere quando si assiste a scene del genere è perche la morte del suddetto personaggio è dietro l’angolo, tuttavia l’idea non ci sfiora minimamente visto che sarebbe il protagonista della serie a morire, di conseguenza la visione di queste scene è meramente sentimentale e priva, in parte, di quel pathos di ultimo saluto che vorrebbe avere. È quindi il turno di Thea, a cui vengono rivolte parole fraterne e amorevoli che la perdonano per i segreti e le bugie raccontate per non ferire il fratello, ma soprattutto è il turno di Felicity che si sente dire quel “I love you” che cambia le cose ed impatta direttamente con la liaison che sta avendo con il futuro Atom. Le conseguenze di quanto accaduto nello scontro con Ra’s Al Ghul si faranno sicuramente sentire e con esse anche le qualità dello show che qui ed ora dimostra tutto il suo coraggio spiazzando tutti.
Oliver Queen è morto. Lunga vita ad Oliver Queen.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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The Brave And The Bold 3×08 | 3.92 milioni – 1.4 rating |
The Climb 3×09 | 3.06 milioni – 1.1 rating |
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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.