Constantine 1×08 – The Saint Of Last Resort (Part 1)TEMPO DI LETTURA 8 min

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Ma voi lo sapevate che questo era il mid-season finale di Constantine? No? Nemmeno noi. E’ questo che succede quando, a furia di collezionare episodi stand-alone e poco influenti sulla continuità generale del telefilm, arriva il momento di tracciare un convincente climax: che si rimane un po’ con le braghe calate, siccome si è data più importanza a trame di contorno, che a quella principale; questa è un’altra delle tante problematiche del format procedurale, discusse da RecenSerie da “Non Est Asylum” a questa parte. Fortunatamente per lui, Constantine non è un serial inventato di sana pianta, ma trasposizione televisiva della testata fumettistica Hellblazer : serie mensile (conclusasi con il numero #300 giusto l’anno scorso) che narrava le gesta di John Constantine, maestro delle arti oscure e inguaribile bastardo. Questo fattore è l’ancora di salvezza di “The Saint Of Last Resort (Part 1)”, che fornisce la risposta ideale alla domanda “Come evitare un potenziale disastro?”. Semplice: prendendo a piene mani materiale delle prime, originali storie d’esordio del personaggio, e fare una versione televisiva delle stesse.
Essendo la trama principale, che vede contrapposto il nostro protagonista in trench coat con l’Oscurità Nascente, ancora molto labile, debole e discontinua, la produzione se ne esce con una gradita scappatoia per prendere due piccioni con una fava: dare un bel calcione alla storyline primaria, e presentare la versione televisiva di qualche altra storia cartacea, vista la pregevole riuscita di “Feast Of Friends“. Qualcuno potrebbe chiamarlo anche fan-service, ma non potrebbe prendere granchio più grosso; quando si vogliono tradurre in un format diverso storie originate da altri media (in questo caso, dal fumetto alla televisione), ci sono dei passi che bisogna rispettare per il bene dei personaggi, situazioni che bisogna fargli vivere per la corretta e genuina crescita caratteriale, oltre che per rispetto verso la fedeltà. Con questa mossa, Constantine riesce ad ovviare la mancanza della costruzione di hype per il finale di metà stagione, offrendo in cambio qualcosa di più stuzzicante per entrambe le tipologie di spettatori: quelli che il personaggio, lo conosco perché lettori dei suoi comics, e quelli che stanno imparando a conoscerlo ora, ma vorrebbero sapere di più sulla sua versione originale. Aggiungendo al calderone questo piccolo, ma decisivo ingrediente, “The Saint Of Last Resort (Part 1)” si presenta in una forma inedita per il serial ai propri spettatori, regalando addirittura qualche inaspettata sorpresa.
L’angoscia e il costante senso di pericolo, sono i sentimenti che svolazzano sopra la testa dello spettatore come famelici avvoltoi per tutta la durata della puntata, sensazioni che raramente sono state trasmesse dagli episodi precedenti a questo, o almeno, non con la stessa intensità dell’episodio; nonostante la trama “Constantine’s Crew VS Rising Darkness” continua ad essere qualcosa di poco concreto, in questo mid-season finale acquista una certa solidità, dimostrando come i precedenti episodi debbano esser visti come molteplici tentavi di questo inconsistente e sfuggevole gran-visir dei villain demoniaci, di attecchire dov’era possibile con i suoi poteri. A quanto pare è in Nuovo Messico che trova fertile terreno per un attacco più corposo, scatenando tutti i sentimenti di cui sopra e regalando all’Oscurità Nascente e alla Brujería, l’immagine di un nemico insormontabile, addirittura impossibile da sconfiggere. Dopo aver ringalluzzito non solo la trama principale, ma anche aver risolto il problema della mancanza di aspettative per il mid-season finale, la produzione si fa previdente e risolve anche la problematica dei tempi morti, riempiendola con la storyline secondaria con protagonista Zed, e i battibecchi tra Anne-Marie e John Constantine.
Un po’ lo si era anticipato che la cara Zed Martin stesse scappando da qualcosa o qualcuno, ma solo di recente siamo stati informati che quel qualcosa/qualcuno aveva deciso di rincorrerla; se già l’angoscia e il senso di pericolo erano ben delineati, con la storia parallela di Zed vengono amplificati, estendendo il pericolo anche dentro mura prima sicure. Certo, il tentativo di difesa della Martin poteva essere coreografato con più resistenza, ma lasciare i beniamini del pubblico in palese stato di difficoltà fa da sempre audience. Nonostante la sidestory di Zed sia molto accattivante e un buon momento riempitivo, essa si dimostra più utile come parentesi dedita alla pianificazione e alla delineazione di eventi futuri, che nelle prossime puntate, si trasformeranno in una trama a sé stante; i veri momenti, al di fuori della trama principale che attirano lo spettatore, sono le conversazioni tra John Constantine ad Anne-Marie.
L’aggiunta di questo personaggio è risultata vincente non solo per rendere grande il plot twist finale, ma sopratutto per i successivi battibecchi fra i due, le cui personalità affini si attraggono e respingono con la stessa facilità, punzecchiandosi con frecciatine e piccole bastonate morali, scadendo in contraddizioni ed ipocrisie tipiche dell’animo umano, offrendo agli spettatori delle caratterizzazioni ottime, ma sopratutto molto umane. Come appena detto, il colpo di scena finale di “The Saint Of Last Resort (Part 1)” è la conferma di quanto appena descritto. Per la sopravvivenza del bene, non c’è limite al prezzo che si deve pagare, anche se nel gesto che si compie in nome di un bene superiore, finisce per tradire i propri ideali e stoici voti inviolabili. 

 

L’angolo del Nerd della fumetteria all’angolo
 
Poteva RecenSerie non sbattersi per voi a raccattare tutte le curiosità, e le ammiccate d’occhio per questa incarnazione live-action del maghetto inglese? (intendo Constantine eh, non quell’altro quattrocchi sfregiato). Maccerto che no! Doveva eccome! Per la gioia dei nostri carissimi lettori, di seguito, come fatto per Marvel’s Agents OfS.H.I.E.L.D.The Flash e Gotham eccovi la “guida” a tutti i vari easter eggs e trivia sulla puntata.
  1. Come dite? Il nome “Pazuzu” vi suona di già sentito? Allora vuol dire che avete visto L’Esorcista, perché Pazuzu è il demone al centro di tutta la saga. Per maggiori informazioni, vi si rigira la pagina di Wikipedia, che è molto esaustiva. 
  2. Nei fumetti, il padre di Zed è il capo di un gruppo di fanatici religiosi chiamato “The Resurrection Crusade”, antagonisti principali del primo arco narrativo di Hellblazer: il mensile che racchiude le storie con John Constantine protagonista. Nel culmine della storyline, il babbo di Zed cercherà di sacrificare la figlia per far ascendere il nuovo messia.
  3. Nel caso abbiate perso per strada i nomi, le Sorelle di Eva sono Lillith, Durgia, Naamah e Lamashtu.
  4. Gli Invunche sono i primi demoni che Constantine affronta nella sua prima apparizione sulla testata Swamp Thing, e la descrizione utilizzata nella puntata e il modo in cui appaiono è fedele alla loro demoniaca, controparte cartacea. L’unica differenza, è che qui vengono presentati come una forza malvagia che cerca con prepotenza di tornare, mentre nei comics sono creature malefiche che si sono manifestate dopo l’Incidente di Newcastle; da allora, il loro compito è stato rintracciare tutti coloro che hanno avuto a che fare con John all’epoca di quel rituale per ucciderli. 
  5. La Brujería non è solo il termine spagnolo che in italiano corrisponde con “stregoneria”, ma anche una razza di stregoni molto antica che nel “Constantineverse” esisteva ancora prima della creazione del mondo. Questa è l’unica cosa che differisce dalla controparte cartacea della stirpe di stregoni, che (nei comics) hanno cominciato a svilupparsi dopo la creazione del mondo. Verranno sgominati, definitivamente, dalla forze combinate di Constantine e Swamp Thing.
  6. Anne-Marie (prima comparsa Swamp Thing #37 del 1985) era una delle tante trombamiche di John Constantine. I due si frequentavano spesso per la comune passione che li univa: la magia; di fatti, Anne-Marie era una psichica a livello amatoriale, che decise di partecipare all’invocazione avvenuta a Newcastle per divertimento, e anche perché in preda ad una piccola cottarella per John, presa mentre assisteva a i suoi concerti. Come già sappiamo per sentito dire e per mezze-informazioni sparse qua e là nel serial, l’invocazione fu un disastro e lasciò scossi tutti i suoi partecipanti: Anne-Marie compresa, la quale si farà suora, talmente il trauma era grande. Verrà uccisa da un Invunche su Swamp Thing #46 del 1986 proprio per i motivi sopra descritti; nelle storie successive, lo spirito di Anne-Marie si farà sentire spesso, poiché tormenterà John svariate volte.
  7. “The Saint Of Last Resort (Part 1)” è parzialmente ispirata a due storyline pubblicate sulla testata Swamp Thing, in cui esordì John Constantine. Per la precisione, si ispira a The Curse (Swamp Thing #35-42 del 1985) e A Murder of Crows (Swamp Thing #43-50 del 1985/1986).

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Trama principale più consistente…
  • Ottima la scelta di adattare una trama presa direttamente dal fumetto di provenienza.
  • Zed’s side story
  • John Constantine e Anne-Marie come Casa Vianello
  • Twist finale
  • …anche se non così tanto
  • Zed necessita di un corso accellerato per Autodifesa al Cepu

 

Constantine costruisce un mid-season finale solido, corposo e pieno di sorprese, grazie sopratutto all’adattamento televisivo di alcuni elementi presi a piene mani dall’originale media di provenienza. Pur con qualche piccola imprecisione, “The Saint Of Last Resort (Part 1)” dimostra egregiamente di essere una piacevole e intrigante visione, capace di appassionare, lasciare con il fiato sospeso e desiderare al più presto la rimessa in onda del serial demoniaco. Dunque, non resta che darci appuntamento per il 9 Gennaio 2015 per “The Saint Of Last Resort (Part 2)”, nella speranza di trovare una mid-season premiere altrettanto soddisfacente.

 

Blessed Are The Damned 1×07 3.10 milioni – 0.8 rating
The Saint Of Last Resort (Part 1) 1×08 3.54 milioni – 1.1 rating

 

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