“Look at my hands, count my fingers, look at a clock or a watch. Look away, look back, stay calm, and focused. Think of a door.”
Giunti nella seconda metà del suo arco narrativo, gli autori di Behind Her Eyes costruiscono un episodio ad alta tensione in cui il colpo mortale della roulette russa, guaio in lista di attesa nella precedente recensione viene finalmente inferto.
Da sottolineare è la costruzione della struttura narrativa: i flashback, parte significativa seppur con un minutaggio inferiore, si fanno più distinti e la figura di Rob si delinea in modo più chiaro e, parallelamente, si evolvono i rapporti tra i characters coinvolti.
Finalmente emerge l’elemento soprannaturale e la sua resa risulta davvero azzeccata. Niente bacchette magiche, vampiri o streghe della mente dietro l’angolo ma solo la pura psiche umana con le sue enormi potenzialità. Già il riferimento ai sogni lucidi e simili dice qualcosa sul tono che gli autori hanno voluto dare a questa storia in quanto nell’insieme risulta verosimile: infatti veramente una mente allenata può sperimentare questo tipo di condizione. In particolare, chi soffre di paralisi del sonno, anche abbastanza comune, viene “curato” molto spesso in questo modo e i “terrori notturni” di cui parlano Louise ed Adele risultano molto simili.
IL COLPO MORTALE
Louise: “Do you still love Adele? Does she still love you?”
David: “Oh, she loves me. For whatever that’s worth.”
Louise: “Do you know how ugly that sounds?”
Il colpo mortale arriva in “Rob” e tutti gli altarini vengono svelati per tutti i personaggi coinvolti.
Centrale è quindi lo svolgimento della dinamica tra Louise e David ma anche, e soprattutto, il piano di Adele che viene messo in atto con grande maestria e coinvolgendo l’elemento soprannaturale che non stona ma dà qualcosa in più allo spettatore. La figura di Adele acquisisce maggiore tridimensionalità e questo non può che colpire.
L’interesse morboso di Louise verso i Ferguson mostra comunque la sua vena di follia che fino a qui rimaneva confinata ad un solo pensiero senza conferma.
Il colpo mortale coinvolge, comunque, anche David a suo modo e quindi risulta molto interessante come LaManna abbia gestito le tre situazioni partendo da un solo elemento e sviluppando tre storyline che qui si dividono e riescono a mantenersi del tutto stabili.
COSÌ TANTI SEGRETI
Non è stato così difficile immaginare che i segreti nel matrimonio di Adele e David abbiano portato alla loro rovina. D’altro canto, il tentativo di Louise di far capire ad Adele che David è una cattiva persona non può funzionare dato che è Adele stessa al centro delle menzogne, come testimonia il suo piano segreto e la natura del suo coinvolgimento con Louise.
IL PASSATO CHE RITORNA
Rob: “I love Adele, properly. Everything about her. I don’t want to leave this place. Not if it means leaving her. She thinks Dr. David’s going to take care of her. Nah. She doesn’t get people like I do. Adele’s been protected her whole life. But I know the truth. Like, what actually happened to Adele’s parents. Was David really driving by in the middle of the night just in time to save her? Seems pretty fucking convenient to me. But if Adele thinks I’ll forget about her, she’s wrong. I’m going to look out for her, because I don’t for one second think David will.”
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p style=”text-align: justify;”>Sembra che in questo episodio, finalmente, la verità su Rob sia venuta a galla, almeno in parte. La figura enigmatica di questo compagno di manicomio aveva affascinato dalla sua prima menzione, forse per il poco spazio dedicatogli e il profondo mistero che lo circonda. Ma il passato non muore mai e torna sempre a bussare, soprattutto se esiste un certo diario rosso che racconta molti dettagli.
Come già detto, i segreti sono il prezzemolo di Behind Her Eyes e qui Eve Hewson regala un altro momento culinario in cui questa spezia viene tagliuzzata con molta maestria.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Episodio di ottima fattura che mantiene alta la tensione e lo fa sfruttando un meccanismo narrativo standard come il flashback, qui di grande impatto per le informazioni riportate.
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La notte sognivaga passeggia nel cielo ed il gufo, che mai dice il vero, sussurra che sono in me draghi ch'infuocano approdi reali e assassini seriali, vaghi accenti d'odio feroce verso chiunque abbia una voce e un respiro di psicosfera che rende la mia indole quanto mai nera. Però sono simpatica, a volte.