Il nome di questa serie potrebbe sembrare uno scioglilingua ma in realtà è facilmente decifrabile e scomponibile in un più esaustivo “I Disadattati Ed I Mostri di Bobcat Goldthwait”. Ora, giustamente, la domanda è: ma chi è Bobcat Goldthwait? Al secolo noto come Robert Francis Goldthwait, è un poliedrico personaggio americano noto ai più per il suo humour nero che, in questo specifico caso, si diletta per la prima volta in una serie tv in cui ricopre il triplice ruolo di showrunner, sceneggiatore e creatore della serie. E si sta parlando di una serie molto particolare visto che è strutturata in stile antologico (quindi con puntate non collegate tra loro che si concentrano su trame differenti e hanno cast e protagonisti totalmente diversi di volta in volta) e, pur volendo toccare punte horror, gode comunque di uno humour particolare. In stile Goldthwait insomma.A dare luce al progetto c’è truTV, un cable network
“Hey, hey, hey, what do you say? I’m B-B-B-B-Bubba the Bear!“
Ad inaugurare le danze nel ruolo di protagonista c’è Seth Green, noto ai più per il suo ruolo in Buffy o come voce di Chris Griffin in Family Guy (I Griffin), che interpreta un doppiatore di un cartone animato chiamato Bubba The Bear. Tutto normale fino a qui, tranne se si omette il fatto che ad un certo punto il cartone animato diventa reale e prova costantemente ad ucciderlo, e da qui si può avere un’idea del perché del titolo Bobcat Goldthwait’s Misfits & Monsters.
In una sorta di interazione attore umano/cartone estremamente simile a Chi Ha Incastrato Roger Rabbit?, “Bubba The Bear” si dimostra estremamente divertente da seguire nonostante la tematica non proprio comica. Il fatto che il personaggio di Green, Noble Bartell, non capisca se stia impazzendo o meno fa ovviamente parte del gioco, così come la condivisione di questo dubbio con lo spettatore che, per tutta la durata dell’episodio, è concentrato nella ricerca di elementi che gli possano rivelare la verità. Niente è lasciato al caso e tutto è raccontato con estrema ambiguità, voluta e anche riuscita visto che solo il finale riesce a rivelare il mistero e, in qualche modo, anche a chiudere il cerchio.
Green è molto bravo a rendere credibile la lucida follia di un uomo che si trova sopraffatto dagli eventi e prova a dare un senso alle sue visioni, anche la scrittura e la regia fanno il loro sporco lavoro, cosa non del tutto scontata se si parte dal pregiudizio che una serie del genere in un canale misconosciuto possa avere una qualità piuttosto bassa. Ed invece la sorpresa, forse dettata anche proprio da queste aspettative molto basse, garantisce all’episodio un’ottima aura che non può che convincere lo spettatore a proseguire la visione di questa nuova serie antologica.
“Bubba the Bear is real. And he’s trying to kill us.“
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| Bubba The Bear 1×01 | ND milioni – ND rating |
