Dio solo sa quanto tutti noi avessimo bisogno di una doppia dose massiccia di Californication. In due episodi succede di tutto e succede come sempre nel modo più inaspettato e confusionario possibile ed il marchio di fabbrica Moody & Co. si vede lontano un miglio. In un epoca in cui un telefilm ha successo solo se si contraddistingue dalla massa, Californication si erge sopra la plebe per il suo abilissimo modo di coniugare le stranezze hollywoodiane, gli epic fail runkliani e la necessità di mostrare un seno in ogni puntata per poter rimanere di diritto in onda su Showtime. Se questa dovrebbe essere la normale prassi, in queste due puntate il tutto è portato ad un’esilarante escalation da una serie di festini omosessuali e reunion lostiane, insomma si è davvero lungi da un pronosticato calo qualitativo.
La cosa migliore che Kapinos potrva fare era quella di riformare la coppia Hank/Charlie perchè se da soli riescono a reggere da soli la baracca, insieme spaccano tutto. Le risate che Hank si fa quando guarda Charlie che finge di essere penetrato da Robbie Mac non sono risate finte ma sono risate reali di un David Duchovny che si diverte veramente nel girare le scene con il suo scapestrato agente. E fidatevi se vi dico che trovare una chimica simile sul piccolo schermo è rarissimo. Certo i due sono aiutati da degli script audaci che garantiscono una certa dose di eccentricità ma al di là di questo la chimica trai due c’è e si vede perchè gli sguardi, le intese e la tempistica delle battute sono tutte cose che non si possono creare dal copione ma devono venire naturali. E al duo Duchovny/Handler viene benissimo.
Della serie “tutti i nodi vengono al pettine” avevo pronosticato la scoperta della finta omosessualità di Charlie per fine stagione e invece fortunatamente mi sono sbagliato visto che un paio di cartoni sullo stomaco ed un quasi atto di sesso orale hanno sancito la fine della pantomima. Ed ora? Il nostro Runkle è di nuovo punto e a capo come il suo unico cliente con la particolarità che stavolta i ruoli sono invertiti ed è Hank a correre in aiuto di Charlie e non viceversa. La bromance trai due non finirà mai e anzi sono momenti come questi che la saldano sempre più e che soprattutto rendono grande lo show.
L’assenza di Becca e Karen non si fa sentire per niente ma anzi forse aiuta a rendere migliori gli episodi che viaggiano a ritmo serrato tra uno spacciatore di Lostiana memoria e uno strumento di tortura per il pene che neanche nel Medioevo poteva essere in voga. Bisogna però notare come Kapinos si soffermi sempre sui solito schemi e quindi la femme fatale di Moody di questa stagione è destinata ad aprire le gambe molto velocemente nelle prossime puntate: grosso errore. Invece che ricadere in questa che ormai si può considerare una routine per Hank, sarebbe stato piacevole andare oltre la “botta e via” con la femme fatale ma le vecchie abitudini sono dure a morire e tutto sommato possiamo anche capire perché…
Parlando invece di Marcy, si può dire che quella a cui assistiamo è circonvenzione di incapace? Ophelia la sta plagiando a mani basse ed è una cosa che prima di tutto snatura un personaggio che è sempre stato sopportabile solo per essere una ninfomane logorroica e volgare e poi fa crescere istinti omicidi in noi spettatori. E francamente io non guardo un telefilm per irritarmi, anzi… La speranza è che Ophelia rimanga vittima di uno dei suoi macchinari infernali oppure che riscopra le gioie del sesso perchè solo in quel caso potrebbe risultare vagamente sopportabile.
Concludo con una postilla su Atticus: mi è piaciuto, stranamente mi è piaciuto, però mi riservo di dare un giudizio completo su di lui solo fra qualche puntata perché secondo me non lo abbiamo ancora visto al meglio delle sue possibilità.
PRO:
- Il pompino forzato
- Reunion lostiana
- Runkle pestato nel proprio studio
- Hank & Charlie strike again
- Hank si fa Faith: davvero vogliamo ricadere per l’ennesima volta in questo clichè?
- Non si può sopportare Marcy insieme ad Ophelia, davvero non si può…
Il voto è riferito all’episodio 6×05 che si merita tutto il suo 4,5/5 mentre per la 6×04 direi che un 4/5 è più che sufficiente. Visto e considerato come era iniziata la stagione aspetterei a cantar vittoria ma sicuramente un miglioramento crescente c’è stato ed è sotto gli occhi di tutti…
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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.