“You didn’t cause any of this, Joy. Sometimes it helps to feel like it’s your fault because that means you’ve got control. You think, “If I broke it, then I can fix it.”
Castle Rock continua nella sua narrazione facendo scoprire in maniera sempre più approfondita i propri personaggi.
In questo modo vengono confezionate alcune “puntate di raccordo” che all’apparenza servono unicamente a svelare i vari retroscena e background dei protagonisti della serie, non senza comunque rilasciare una certa dose di suspense narrativa.
Così è anche “Restore Hope”, quarta puntata di questa seconda stagione, che però si caratterizza per essere una sorta di “via di mezzo” tra una semplice puntata di raccordo e un vero e proprio “plot twist” interno di una certa rilevanza però ai fini del racconto.
La storia di è ormai divisa in due tronconi ben distinti, seppure legati in qualche maniera tra loro: le vicende della famiglia Wilkies e della famiglia Merrill.
Famiglia Wilkies
Questa è senza dubbi la storyline che va più a rilento in questo episodio anche se è comprensibile considerando che è già stata il fulcro di tutto il precedente episodio e non pare così assurda la decisione di metterla un po’ “in stand by” a favore della famiglia Merrill. Così, per quanto riguarda il rapporto madre-figlia tra Annie e Joy non ci sono grosse novità, se non per il fatto che non vivono più assieme. Questo episodio ha il merito di rilasciare un importante cliffhanger riguardo un misterioso CD (notare l’attenzione ai dettagli per un file risalente al 2004!) in cui è contenuto un documento chiamato The Ravening Angel, che sembra a prima vista essere l’incipit di un romanzo. Dettaglio che genera subito hype per quello che potrebbe potenzialmente significare per il futuro di Annie Wilkes. Hype a parte però, questa sottotrama, messa in questa situazione, ha rilegato il personaggio di Lizzy Caplan fin troppo in secondo piano, così come tutti gli altri personaggi presenti, compreso Abdi che pare non essere in nessun caso sconvolto né incazzato per la strana situazione che si è venuta a creare in casa sua!
Famiglia Merrill
Chi è ben presente in scena, invece, è la sorella Nadia (alias “doctor H.”), interpretata in maniera ottima da Yusra Warsama. L’episodio mostra più nel dettaglio il passato dei fratelli somali adottati dal “benefattore” Pop Merrill facendo venire così alla luce importanti rivelazioni sulla vera natura di Pop e il motivo per cui ha deciso di adottare proprio quei due orfani. Motivazioni che in realtà potevano tranquillamente essere ipotizzabili già nei precedenti episodi, ma che qui vengono resi evidenti con una buona dose di pathos narrativo e di tensione emotiva da parte degli attori.
Il focus della trama sulla famiglia Merrill risulta ancora più evidente negli ultimi dieci minuti dell’episodio, quelli in cui, dopo una buona mezz’ora di “chiacchiere” e indagini fortuite (poiché in questo universo narrativo se qualcuno cerca informazioni su una persona casualmente la trova dopo soli due minuti in un qualche fascicolo-CD-floppy disk ecc…), la “furia omicida” di Castle Rock viene fuori in tutto il suo splendore iconografico. Tutto merito di un Paul Sparks in stato di grazia che come Ace-reverse risulta sempre più inquietante. Anche qui si hanno delucidazioni maggiori sulla famosa area di Jerusalem’s Lot che, in passato, era chiamata “New Jerusalem” e che pare tutt’ora essere “protetta” da alcune “presenze” presenti a Castle Rock e mescolate agli abitanti normali.
Non rimane che vedere come si evolverà il “Piano” di queste presenze e come questo si rifletterà nelle vite dei protagonisti dello show, soprattutto dopo la carneficina finale!
Per il momento la storyline orizzontale latita ancora un po’ risultando molto stazionaria. Solo per questo motivo il giudizio finale è un Save, ma quanto visto negli ultimi minuti riesce nell’intento di suscitare quella curiosità necessaria per andare avanti nella visione.
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Ties That Bind 2×03 | ND milioni – ND rating |
Restore Hope 2×04 | ND milioni – ND rating |
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Laureato presso l'Università di Bologna in "Cinema, televisione e produzioni multimediali". Nella vita scrive e recensisce riguardo ogni cosa che gli capita guidato dalle sue numerose personalità multiple tra cui un innocuo amico immaginario chiamato Tyler Durden!