Castle Rock 2×05 – The Laughing PlaceTEMPO DI LETTURA 5 min

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Carl Wilkes: “Go ahead and take her for a dance, and I’ll be back with more pages soon enough, sweetheart.”
Annie Wilkes: “More pages for who, Daddy?” 
Carl Wilkes: “My number one fan!”

Nella pagina Wikipedia di Castle Rock, tra i vari personaggi/interpreti ricorrenti di questa seconda stagione, c’è anche il nome di John Hoogenakker (conosciuto per il ruolo di Scott Garland nella serie Colony e per quello di Matice in Jack Ryan), descritto come “un uomo legato da un rapporto complesso con Annie Wilkes“.
In effetti finora lo si era visto solo sotto forma di “zombie” nelle visioni di Annie, e già lì s’intuiva che doveva avere avuto un ruolo importante nel passato di Annie e che (probabilmente) era la causa del girovagare continuo suo e di Joy.
“The Laughing Place” scioglie finalmente ogni mistero intorno al passato della misteriosa ex-infermiera e rivela molti dettagli sull’ormai famoso incipit di questa seconda stagione. Per farlo, regista e autori scelgono di concentrare il tutto in un unico episodio di raccordo (mettendo da parte, per una volta, la famiglia Merrill) in cui si scoprono molti retroscena e si fa luce finalmente sul personaggio-Annie Wilkes, qui interpretata sempre magnificamente da Lizzy Caplan ma anche da una serie di attrici che ne ripercorrono il percorso dall’infanzia all’adolescenza. E in questo va fatto un plauso al responsabile del casting della serie che è riuscito ad individuare le attrici perfette per ogni età rendendo sempre più credibile e “vivo” il personaggio di Annie Wilkes..
Tornando a John Hoogenakker, si scopre fin da subito che il suo personaggio è nientepopodimenoche Carl Wilkes, il padre di Annie. Scrittore disoccupato, e in preda a una evidente frustrazione/depressione, è alla ricerca continua del successo letterario. In attesa che questo arrivi si preoccupa di dare un’istruzione alla figlia che sembra dimostrare, già da piccola, una personalità alquanto disturbata (oltre a probabili problemi di dislessia). E come ogni buon padre antivax e terrapiattista che si rispetti la sua soluzione per insegnarle a leggere è quella di farle fare da “revisore” al suo romanzo (le cui pagine non sembrano essere molto adatte ad una bambina). Da qui incomincia, ovviamente, un climax da dramma famigliare che si conclude in una tragedia (quasi) annunciata e nel ritorno al “presente” con annesso cliffhanger che preannuncia un azzeramento della storyline di Joy-Annie vista finora.
Normalmente un episodio del genere rischierebbe di annoiare lo spettatore visto che crea una parentesi troppo lunga che spezza la continuity generale della serie ma, per fortuna, la rivelazione finale (che l’episodio costruisce piano piano) e l’intreccio ad alto tasso di suspense e tensione motiva lo rendono uno degli episodi più apprezzabili di questa seconda stagione. E il merito sta tutto nell’hype che il personaggio di Annie Wilkes riesce a creare nello spettatore. È indubbio, infatti, che proprio lei sia il principale motivo d’interesse di questa stagione, per i continui rimandi all’opera di King, che qui diventano anche una riflessione meta-letteraria sul valore educativo della scrittura e sulla rilettura dei classici dell’infanzia (bellissimi i commenti anti-disneyani su Fratel Coniglietto e su Pinocchio).
Nella parabola discendente di Annie Wilkes vita e letteratura s’intrecciano continuamente (e qui si avverte l’influsso kinghiano in merito), leitmotif che viene ripreso in tutti i dialoghi scritti dal duo Vince Calandra-Daria Polatin e mostrato magnificamente nella stupenda regia-fotografia di Anne Sewitsky (che qui si fa perdonare il terribile episodio di Black Mirror da lei diretto).
Una puntata che, con il suo ritmo narrativo, scorre tranquillamente e non fa pesare per nulla la sua ora di durata, necessaria comunque per descrivere tutto il percorso evolutivo della “fan numero uno” di Stephen King.
Ottimi anche i comprimari che si affiancano di volta in volta ad Annie, dal già citato John Hoogenakker alla madre-infermiera/dentista psicopatica (protagonista del miglior plot twist visto finora in questa serie), fino al personaggio di Rita, determinante per l’evoluzione del personaggio.
Per il resto (a parte una certa prevedibilità verso i minuti finali), la puntata si rivela ottima, rivelandosi sì un episodio di puro fan-service, ma un fan-service costruito intelligentemente che comunque lascia spazio a importanti rivelazioni e sviluppi narrativi interessanti per quanto riguarda questa storyline.
In attesa di scoprire cosa ne sarà del duo Annie-Joy (ma anche della famiglia Merrill, qui lasciata completamente da parte dopo due episodi quasi mono-tematici) ci si può lasciare tranquillamente trastullare in questa “pausa” che gli autori della serie hanno concesso agli spettatori. Una pausa che sa quasi di vero e proprio regalo poiché svela loro, in una volta sola, tutti i retroscena del personaggio più interessante della serie e risponde alle domande che sicuramente questi si stanno ponendo fin dal primo episodio.
Si parla ovviamente di spettatore neofita dell’opera di King, ma anche quello “esperto” può finalmente vedere rappresentato sullo schermo ciò che lo stupendo film di Rob Reiner del 1990 lasciava solo intuire.
Un “Luogo Cel Gran Ridere”, dunque, per tutti gli spettatori di Castle Rock (anche se poi in realtà si ride ben poco) che difficilmente delude le aspettative e si colloca in un punto ben preciso della tram per cui tutto può ancora accadere e succedere. Per la gioia dei “fan numero uno” del Re del Terrore.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Background su Annie Wilkes
  • Lizzy Caplan e John Hoogenakker
  • Il responsabile-casting dello show che ha scelto le attrici giuste per ogni età di Annie Wilkes…
  • Riferimenti all’opera di King ma anche rilettura dei classici per l’infanzia (Pinocchio e Fratel Coniglietto)
  • Episodio fan-service ma fatto bene!
  • Cliffhanger finale
  • … e il make-up artist della serie che poteva invecchiare un po’ di più tutti gli altri personaggi!

 

Tutto quello che avreste voluto sapere su Annie Wilkes e non avete mai osato chiedere! A metà stagione gli autori di Castle Rock si prendono una pausa e fanno luce sul passato di Annie, non senza concedere un ultimo cliffhanger mozzafiato sul “presente”. Per i veri appassionati di Stephen King (ma anche per i neofiti) un episodio da non perdere!

 

Restore Hope 2×04 ND milioni – ND rating
The Laughing Place 2×05 ND milioni – ND rating

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Laureato presso l'Università di Bologna in "Cinema, televisione e produzioni multimediali". Nella vita scrive e recensisce riguardo ogni cosa che gli capita guidato dalle sue numerose personalità multiple tra cui un innocuo amico immaginario chiamato Tyler Durden!

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