Crossbones 1×02 – The CovenantTEMPO DI LETTURA 5 min

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Crossbones 1x02 - The Covenant
I motivi che mi spingono a guardare una serie tv e successivamente a contare compulsivamente i minuti che mi separano dall’episodio successivo sono tendenzialmente due: l’amore incondizionato verso lo show e i suoi personaggi, che per comodità chiamerò effetto “Breaking Bad” e, all’opposto, l’odio smisurato per ogni singola vicenda dello spettacolo e il desiderio che tutto il cast venga spazzato via da un’esplosione atomica, ossia l’effetto “Falling Skies”. Insomma, non importa quale sia l’emozione, ma quanto essa sia forte. Ecco, con Crossbones mi trovo nel mezzo. In una sorta di limbo. Ovviamente mi rendo conto che dopo due puntate sia quantomeno prematuro delineare un giudizio accurato sullo show, però una cosa è certa, qualcosa in più poteva essere fatto. A onor del vero la puntata risulta qualitativamente migliore della precedente, subendo una (giusta) battuta d’arresto e smorzando quei ritmi incalzanti che nel pilot ci hanno portato a pensare si trattasse di una miniserie da risolvere in tre episodi.
La puntata inizia mostrandoci un Barbanera in versione “Captain Hook”, rapito dalla sua collezione d’orologi, complimentarsi con il nostro parzialmente invalido consumatore d’oppio preferito, James Balfour, per la riparazione del tanto agognato cronometro longitudinale. Scopriamo dunque quali sono le intenzioni del Commodoro: restituire il dispositivo agli inglesi. Ebbene si, tutto questo marasma di gole tagliate, botte da orbi e omicidi con conseguenti ripensamenti per restituire il maltolto ai legittimi proprietari. In realtà pare esserci una parvenza di logica nel piano di Teach: in pratica, tramite il suo amico di vecchia data Sam Valentine (Stuart Wilson), incaricato appunto di riconsegnare il dispositivo a William Jagger, Barbanera vorrebbe confondere gli inglesi riguardo il suo coinvolgimento nel furto e dunque riguardo la sua reale esistenza, ritornando ad essere solo una leggenda da osteria e continuando ad agire in totale segretezza. Valentine otterrebbe la gloria e in cambio Teach chiederebbe solo un paio di “Hell-burner”, navi-bomba da sfruttare in futuro nella giusta occasione. Inaspettatamente, però, arriva secco il no di Valentine che, forte dei suoi principi da pirata, si rifiuta di collaborare affermando che per gli inglesi questo sarebbe un vantaggio troppo grande, consentendogli di evitare le rotte commerciali e di conseguenza le imboscate da parte delle navi pirata.
Nel frattempo Lowe, sistemato in un tugurio senza un tetto sopra la testa, viene incaricato da lady Kate di dare un’occhiata a suo marito James, pensando forse di avere davanti Gesù Cristo e non un medico. Ovviamente il chirurgo non può fare nulla per le gambe del malcapitato a parte consigliare alla moglie di stare vicino al marito e amarlo. Sulle diagnosi c’è ancora da lavorare, ma in compenso il lavoro da spia sembra riuscirgli meglio e così, dopo aver origliato la conversazione tra Teach e Valentine, si ritrova faccia a faccia con il signor Eisengrim, amico della guardia che il nostro agente 007 aveva fatto sparire nell’episodio precedente e quindi desideroso di vendetta. Una vendetta che molto probabilmente non arriverà mai. Se fosse una puntata di Game of Thrones il nostro amato chirurgo si troverebbe appeso per le interiora al primo albero maestro, ma sappiamo bene che non accadrà. E dunque puntualissimo, ecco riaffiorare il cadavere del malcapitato, proprio mentre Fletch raccoglie spugne-contraccettive per un manipolo di prostitute felicissime di avere rapporti sessuali con dei pirati, dunque inclini a sfoghi violenti e portatori di chissà quali malattie veneree. Dopo un’attenta riflessione di circa un quarto d’ora, l’inutilissimo aiutante di Lowe affonda malamente il cadavere con due sassi, mettendo una seria ipoteca sulla futura impiccagione del suo capo.
Ma non dobbiamo aspettare molto prima di vedere il nostro chirurgo con un cappio al collo, proprio accanto all’amico di Barbanera, entrambi accusati da una giuria di pari di essere i responsabili di un attacco al Commodoro da parte di due uomini totalmente incapaci di utilizzare una spada, e perciò battuti clamorosamente da un vecchio disarmato. Ed è proprio a partire dalle battute finali di questo duello che abbiamo dieci minuti di follia pura, in cui le azioni dei personaggi vengono governate dalla più totale casualità. In primis la decisione di Barbanera di infilzare alla gola uno dei due aggressori, per poi chiedere a Lowe di tenerlo in vita qualche minuto (un altro che ha confuso il chirurgo per il Messia) e scoprire così il mandante dei due “abilissimi” spadaccini. Non era più semplice tenerlo in vita e poi torturarlo fino ad ottenere un nome? Non era certo un assassino professionista, sarebbe crollato dopo un minuto di solletico sotto i piedi. Un altra cosa che mi ha fatto storcere il naso è stata la facilità con cui lady Kate è riuscita a scagionare Lowe con un semplice “lui era con me”. Quanta diplomazia da parte di un’orda di pirati sanguinari. E Eisengrim? Non ha detto nulla a riguardo? Ovviamente stendiamo un velo sull’uccisione di Valentine da parte di Lowe per evitargli la sofferenza procurata dalla lenta impiccagione. In pieno giorno e con un fucile del 1700, come diavolo è possibile che quattro uomini di guardia non solo non abbiano capito da che parte provenisse il colpo, ma addirittura vadano esattamente dalla parte opposta?
La puntata, infine, si conclude con il bacio più scontato e meno atteso nella storia della serialità televisiva, quello tra Kate e Lowe. Un bacio che porta con sè un importante insegnamento, carico di valori e moralità: se tuo marito invalido si fa di oppio per sopportare un dolore insopportabile e a causa di ciò non può soddisfarti sessualmente, non ti preoccupare, fiondati sul primo medico che incontri sull’isola.

 

PRO:

  • Le spugne-contraccettive
  • L’Hip Hip Hurra di Barbanera durante la conversazione con Valentine
  • Forse non vedremo più Fletchy
CONTRO:
  • I dieci minuti di follia dal duello tra Barbanera e i due spadaccini peggiori dei sette mari
  • L’inizio della scontatissima storia d’amore tra Kate e Lowe
  • Lowe continua ad essere “l’immortale”

 

Crossbones intrattiene ma non entusiasma. La serie viene trainata magistralmente da un John Malkovich perfetto nella recitazione e che riesce a dare al suo personaggio una personalità ben al di sopra di Lowe e compagni. Lo show non decolla in questa seconda puntata ma porta comunque un miglioramento, seppur minimo, alle vicende trattate nel pilot. La speranza è che nel prossimo episodio, intitolato “The Man Who Killed Blackbeard”, si faccia luce su qualche vicenda del passato del Commodoro, mostrandoci il Barbanera della locandina (quello figo) con cui la NBC ci ha magistralmente presi all’amo.

 

The Devil’s Dominion – 1×01 4.89 milioni – 1.1 rating
The Covenant – 1×02 3.64 milioni – 0.9 rating

 

 

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Ventinovenne oramai da qualche anno, entra in Recenserie perché gli andava. Teledipendente cronico, giornalista freelance e pizzaiolo trapiantato in Scozia, ama definirsi con queste due parole: bello. Non ha ancora accettato il fatto che Scrubs sia finito e allora continua a guardarlo in loop da dieci anni.

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