Crossbones non può essere definito un capolavoro della serialità televisiva ma, ammettiamolo, avrebbe meritato sorte migliore. La cancellazione è arrivata puntuale grazie agli ascolti non proprio positivi della prima parte di stagione, ma giunge proprio nel momento in cui la serie cominciava finalmente ad ingranare. Un inizio lento in favore di una migliore caratterizzazione dei personaggi può rappresentare un’arma a doppio taglio quando non hai attori in grado di reggere la sfida. John Malkovich è stato semplicemente fantastico nella sua interpretazione, ma come avevo già detto in precedenza, non basta un attore formidabile per mandare avanti una serie televisiva. L’idea di raccontare le vicende di un attempato Barbanera creduto ormai defunto poteva offrire spunti davvero interessanti, purtroppo però, dopo aver assistito a questo discreto finale di stagione, risulta chiaro a tutti quanto Crossbones incarni perfettamente la classica occasione mancata.
Terminati i due episodi la prima cosa a cui ho pensato è il discorso inziale di Lopez, il delegato di rete in Boris, serie televisiva italiana che racconta in modo satirico il mondo delle soap italiane. Durante questo discorso, i membri della troupe vengono minacciati con il copione dell’ultima puntata, “l’attentato”, dove tutti gli attori muoiono, dando un finale alla serie nel caso gli ascolti colassero a picco. Ecco, per un attimo ho avuto il timore che un Boeing si schiantasse su New Providence facendo tabula rasa di tutto e tutti. E diciamolo, non ci sono andato lontano. Praticamente ogni personaggio, principale o secondario, è morto o è stato ad un passo dalla dipartita. Gli aspetti negativi sono presenti anche in questi due episodi, a partire dal recupero di Charlie da parte di Jagger. Come abbia fatto il nostro caro William a recuperare un uomo pugnalato e gettato in mare in una manciata di minuti rimane ancora un mistero. Rimettendolo a nuovo per giunta. Disperato e forzato espediente narrativo direte voi. Yes, indeed.
Con l’ottavo episodio seguiamo principalmente due filoni narrativi: il primo in mare aperto, con la battaglia tra Teach e Jagger, oramai ridotta ad un puro conflitto personale, e il secondo sull’isola di Santa Campana, con il tentativo d’aborto da parte di Kate per evitare l’ennesima umiliazione al povero marito invalido. Lo scontro in mare risulta decisamente più emozionante, non tanto per il fatto che Kate sia assolutamente fastidiosa nel suo comportamento verso Lowe, colpevole solo di averle nascosto la sua vera identità, ma anche per lo scontro di potere tra il Commodoro e il suo vice Charlie Rider. Ottima interpretazione di Malkovich, capace di tratteggiare un Barbanera al confine tra sanità mentale e follia pura e buona prestazione anche per David Hoflin, protagonista morale insieme a Teach e personaggio decisamente più interessante rispetto al main character Lowe.
Ma è con il season (e series) finale che arrivano i colpi di scena. La battaglia tra Teach e Jagger si sposta sulla terraferma, causando dapprima un parziale “ammutinamento” da parte di Eisengrim e compari, che comunque non sembra impensierire più di tanto il Commodoro. La leggenda di Blackbeard, punto cruciale dell’episodio e, perché no, dell’intera serie, sembra dare a Teach la sicurezza che solo un dio sceso in terra potrebbe avere. Una sicurezza che però da sola non basta. Ed ecco che dopo essere stato definito “solo un uomo” da Eisengrim, ad un passo dall’essere sopraffatto dai “tanti”, ci pensa il fato ad elevarlo nuovamente al di sopra dei suoi concittadini. L’attacco di Jagger arriva puntuale e Blackbeard torna ad essere la leggenda dei sette mari, scongiurando la minaccia dell’ammutinamento e guidando la difesa della sua amata New Providence. Tutto quello che accade dopo lo sgozzamento del portavoce inglese porterà al momento cruciale per Teach, lo scontro con il suo nemico giurato, colui che otto anni prima l’aveva ucciso. Non fisicamente. Aveva ucciso tutto quello che “Barbanera” rappresentava. L’incarnazione di ogni ideale piratesco era morto quel giorno e ora, con la morte di Jagger, l’ordine (o meglio il disordine) poteva essere ristabilito. Ed ecco che finalmente, faccia a faccia, un solo colpo in canna, Edward e William si scontrano, per l’ultima volta. Un’ottima performance recitativa e il miglior scambio di battute della serie ci pongono di fronte a due punti di vista diametralmente opposti. Il bene contro il male, la giustizia e la vendetta, luce e ombra, vita o morte. Così Barbanera vince il suo scontro, rendendo Jagger immortale perché caduto per mano di colui che incarna il male puro, ma liberandosi così di quel peso dovuto alla morte dei suoi figli, attribuita, forse per senso di colpa, al suo nemico giurato.
Il passato del Commodoro però continua a riafforare e con lui la sua amata Antoinette, piena di risentimento verso il suo compagno e, di conseguenza, verso la sua nuova signora. Ed e così che nuovamente la “maledizione” di Barbanera esige il suo tributo, prima con Selima e poi con la stessa Antoinette, le due donne che Teach ha amato ma che alla fine non è riuscito a proteggere dal pericolo più grande, se stesso. E così, come da copione, arriva lo scontro con Lowe. Uno scontro che il chirurgo vince senza troppe difficoltà e che ci offre un’immagine di Teach, seduto sul suo “trono” proprio come la prima volta in cui ci è stato presentato, stavolta però più umano, conscio del fatto che quella leggenda per cui ha tanto combattuto non ha portato altro che dolore a lui e a tutti coloro che lo hanno circondato.
Il finale ci lascia un po’ con l’amaro in bocca, pricipalmente per due ragioni. La prima legata allo stupore di vedere il nostro Commodoro malconcio ma ancora in piedi, e in secondo luogo per la curiosità di sapere le reali intenzioni di Lowe, oramai non più uomo del Re ma ufficialmente padrone di se stesso.
PRO:
- Arriva l’azione con colpevole ritardo
- Il confronto finale tra Teach e Jagger
- La scena di Charlie contro tutti
- La storyline di Kate e dell’aborto
- Fletch è riuscito ad arrivare a fine stagione
- Charlie ripescato da Jagger e rimesso in sesto troppo facilmente
Beggarman 1×07 | 2.41 milioni – 0.5 rating |
Crossbones 1×08 | 1.54 milioni – 0.2 rating |
Blackbeard 1×09 | 1.57 milioni – 0.3 rating |
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Ventinovenne oramai da qualche anno, entra in Recenserie perché gli andava. Teledipendente cronico, giornalista freelance e pizzaiolo trapiantato in Scozia, ama definirsi con queste due parole: bello. Non ha ancora accettato il fatto che Scrubs sia finito e allora continua a guardarlo in loop da dieci anni.