Dopo le prime quattro deludenti puntate, Crossbones cerca di risollevarsi dal baratro in cui è sprofondato con un quinto episodio dove finalmente è presente un po’ d’azione. Lo schifo è ancora presente, naturalmente. Stavolta però dopo i titoli di coda non si avverte quel senso di disagio legato al rimpianto di aver buttato via quaranta minuti della propria esistenza.
“A jolly stick is like a compass. It’ll always guide a man home“. La massima per eccellenza ci viene proposta, ovviamente, dal nostro Commodoro Teach. Una frase che racchiude brillantemente il significato dell’intero episodio, oltre che rappresentare una sofisticata alternativa al più celebre “carro di buoi”. ‘Girl Power’, questo è il tema centrale della puntata. Anzi, a voler essere più precisi ‘Man Weakness’. Infatti, se ad un primo sguardo sembrano essere Lowe, Teach, Balfour e Jagger i veri protagonisti, osservando attentamente le dinamiche sviluppate nel corso dell’episodio, capiamo che l’intento degli autori è quello di confermare la teoria secondo la quale “dietro ad un grande uomo c’è sempre una grande donna”. Diventano così Selima, Nenna, Kate e la misteriosa Antoinette le vere protagoniste delle vicende, direttamente o indirettamente, mettendo a nudo la debolezza che accomuna tutti i personaggi maschili del telefilm e che quindi li pone tutti sullo stesso piano a prescindere dalla propria “fazione”: l’amore verso la propria compagna. Un discorso particolare va fatto per Lowe che invece preferisce le donne altrui, ancora meglio se sposate a poveri invalidi tossicodipendenti.
Il triangolo amoroso Tom-Kate-James assume in questa puntata una piega quasi tragicomica, partendo da scene talmente smielate e scontate da diventare quasi caricaturali (la scena tra Lowe e lady Balfour nel magazzino con quel bacio scontatissimo e fastidioso) finendo con la scena di sesso coniugale durante la quale tutti si sono chiesti come fosse possibile visti i problemi di “legnosità” (cit. Dr. Kelso) di cui soffre il povero maritino. Che tra un cronometro e l’altro abbia trovato tempo per sintetizzare un farmaco contro l’impotenza? Naturalmente tifiamo tutti per te James. Tralasciando la vita sessuale dei coniugi Balfour, Lowe si ritrova, dopo aver sostenuto scambi d’opinione con cani e Fletchy, in Giamaica, d’innanzi al diplomatico ed equilibrato Jagger, intenzionato, tra una tortura e l’altra, a radere al suolo l’isola di Barbanera, trucidando decine di innocenti e risparmiando solo Kate e Fletch su richiesta del chirurgo. Fenomenale la scena in cui viene proposto a Lowe di risparmiare James e lui chinando la testa sospira un semplice “That won’t be necessary“. Naturalmente il nostro eroe avrà un piano per salvare tutti quanti dalla violenza indiscriminata del suo comandante, perché se così non fosse si candiderebbe come peggior “son of a bitch” nella stora della serialità televisiva.
Nenna cerca invece di acquistare una proprietà da un individuo grasso e sudato che in soli dieci minuti rischia di essere evirato brutalmente solo per aver chiesto alla ragazza se avesse bisogno d’aiuto per leggere le varie scartoffie. Così, dopo aver rischiato di perdere la propria virilità ascoltando un monologo tratto da “Il Mercante di Venezia”, il nostro sudaticcio Mr. Morrissey è costretto anche a rivelare alla ragazza che il suo bottino non è sufficiente per coprire la spesa. Fortunatamente Nenna la prende con filosofia e non cerca di strappare nuovamente le gonadi al povero malcapitato.
Facciamo inoltre la conoscenza di un nuovo personaggio, il vecchio barbuto che qualche puntata fa venne avvistato da Fletch. Non ci è dato di sapere chi sia e cosa stia facendo, ma visto che perfino il Commodoro si rivolge a lui con un molto educato “my lord”, possiamo aspettarci che ricopra un ruolo fondamentale nel piano di Teach.
L’episodio prosegue con la fuga di Lowe, inseguito da un manipolo di guardie inglesi con dei gravi handicap visivi e di sicuro non adatti alla carriera militare. Dopo aver sparato una marea di colpi con una cadenza di fuoco più vicina ad un’arma semi-automatica piuttosto che a un moschetto di fine ‘700, il nostro immortale si lancia dalla scogliera perdendo un quantitativo di sangue decisamente esagerato per la ferita che in realtà ha subìto. Il tutto “impreziosito” da una ripresa in stile GoPro che dovrebbe rendere figo il suo lancio dalla scogliera e che invece si rivela una buffonata plateale.
Infine, confermando la tendenza della serie di propinarci finali di puntata privi di qualsiasi emozione, Lady Selima, tra lo stupore generale, finalmente esce dalla sua abitazione, incrociando lo sguardo colpevole di Charlie (“where’s the poop Charlie?“) e finendo per maneggiare frutta tra le bancarelle del mercato. Naturalmente c’è spazio anche per una delle visioni mistiche di Teach, accompagnata da una scena che non si capisce se sia fatta male apposta o sia un tributo a qualche film della Asylum.
PRO:
- La massima di Teach
- I disegni di Barbanera nell’ufficio di Jagger
- La scena lesbo tra Nenna e Rose
- Il vecchio barbuto
- Il triangolo amoroso Lowe-Kate-James
- L’accanimento di Lowe verso il povero invalido tossicodipendente
- La scena della visione mistica finale
- La visuale GoPro del salto dalla scogliera
- Munizioni infinite e moschetti semi-automatici
Antoinette 1×04 | 2.29 milioni – 0.4 rating |
The Return 1×05 | 2.76 milioni – 0.6 rating |
Quanto ti è piaciuta la puntata?
0
Nessun voto per ora
Tags:
Ventinovenne oramai da qualche anno, entra in Recenserie perché gli andava. Teledipendente cronico, giornalista freelance e pizzaiolo trapiantato in Scozia, ama definirsi con queste due parole: bello. Non ha ancora accettato il fatto che Scrubs sia finito e allora continua a guardarlo in loop da dieci anni.