Designated Survivor 2×11 – GriefTEMPO DI LETTURA 3 min

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Puntuale come un 7 gennaio, con il ritorno a scuola dopo le vacanze di Natale ed ugualmente poco gradito, arriva il nuovo episodio di Designated Survivor, il primo dopo una lunga pausa. Di certo anche gli spettatori più attenti ricorderanno una cosa sola di quanto accaduto fin qui: la morte della First Lady. Evento tragico, insensato e gratuito, come viene confermato anche in questa puntata: è stato un automobilista distratto, perché stava parlando al cellulare.
Questo, da un lato, da modo a un Kiefer Sutherland sempre all’altezza della situazione di mostrare un presidente Kirkman in preda alla negazione. Qui nascono i duetti con un sapiente psicanalista, necessari, in quanto non sarebbe né credibile né accettabile liquidare una così grave perdita come se niente fosse. Citazione particolare, inoltre, per l’incontro in carcere con l’assassino della moglie: non sembri irriguardoso, ma l’unico paragone che ricorre alla mente con questo incontro è quando Papa Giovanni Paolo II andò a incontrare il suo attentatore Alì Agca. In quel caso, però, nessuno ha mai lasciato trapelare cosa i due si dissero.
Purtroppo il lutto causa anche l’inerzia del Commander-in-Chief praticamente su tutti i fronti dei suoi impegni pubblici, almeno fino alla riscossa finale, da salutarsi in stile “Maverick è entrato in partita” (cit. Top Gun).
Per fortuna torna fare ciò che sa fare meglio anche l’agente Hannah Wells: resta lucida e sempre padrona della situazione anche nel brutto frangente in cui si trova coinvolta, in quel di Cuba, offrendo godibili scene d’azione. Lei, d’altronde, si era liberata del tizio con cui amoreggiava buttandolo giù da un ponte…almeno fino al ritorno di lui, nelle scene finali della puntata.
In generale si ha l’impressione che questo episodio segni un tentativo di ripartenza per l’intera serie, un tentativo di cancellare, per quanto possibile i (tanti, forse troppi) errori commessi nel passato per procedere migliorando.
Un indizio in questo senso potrebbe essere anche la “risistemazione” del personaggio di Lyor Boone. Sembrerebbe non essere più solo destinato ad essere un distributore automatico di battute comiche fuori contesto e forse l’introduzione della sua nuova, determinata collaboratrice potrebbe aiutare. Quasi quasi sarebbe anche accettabile una completa cancellazione delle sue caratteristiche di “bambino speciale”, se questo servisse all’economia generale della narrazione.
Volendo cercare segni di speranza, la sinossi del prossimo episodio parla dell’hackeraggio di un missile lanciato nello spazio. Questo farà entrare in scena Kim Raver (sarà 24 reunion) nel ruolo di Andrea Frost, brillante ingegnere capo della Apache Aerospace. Sarà necessaria una collaborazione con la Russia e ci sarà un ruolo anche per Michael J. Fox (sempre un piacere vederlo recitare, quando le sue condizioni di salute glielo permettono). Su questo versante, quindi, è lecito sperare in qualcosa di piacevole.
Maggiore preoccupazione desta, invece, il ritorno dell’agente britannico Damian: dovrà tornare a lavorare con Hannah Wells. Sarà difficile rendere credibile questo punto della trama, alla luce di quanto c’è stato fra i due, nel bene e nel male.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Hannah Wells in azione
  • Il sapiente psicanalista
  • L’incontro di Kirkman con l’assassino
  • Aggiustamenti per Lyor Boone
  • Forse è troppo tardi per tornare in carreggiata
  • L’inerzia del presidente si riflette troppo pesantemente su tutto e tutti, prima dello scossone finale

 

Dopo diverse e travagliate vicende produttive, la serie sta provando a rifondarsi completamente. Ci si augura che non sia troppo tardi, date le diverse pedalate perse nel breve volgere di poche puntate. L’episodio in oggetto, intanto, si dimostra gradevolmente compatto, senza picchi né verso l’alto né verso il basso e con sviluppi della trama piuttosto coerenti. Anche i siparietti “di alleggerimento comico”, di cui si occupano Seth ed Emily, sono mantenuti giustamente in secondo piano rispetto al grande dolore del presidente e al problema con Cuba (non particolarmente interessante, ma utile per fornire la quota action). Il tempo per salvare il salvabile stringe, la stagione è al giro di boa, quindi presto si saprà se l’operazione recupero sarà andata a buon fine.

 

Line Of Fire 2×10 4.39 milioni – 0.8 rating
Grief 2×11 3.72 milioni – 0.6 rating

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Casalingoide piemontarda di mezza età, abita da sempre in campagna, ma non fatevi ingannare dai suoi modi stile Nonna Papera. Per lei recensire è come coltivare un orticello di prodotti bio (perché ci mette dentro tutto; le lezioni di inglese, greco e latino al liceo, i viaggi in giro per il mondo, i cartoni animati anni '70 - '80, l'oratorio, la fantascienza, anni di esperienza coi giornali locali, il suo spietato amore per James Spader ...) con finalità nutraceutica, perché guardare film e serie tv è cosa da fare con la stessa cura con cui si sceglie cosa mangiare (ad esempio, deve evitare di eccedere col prodotto italiano a cui è leggermente intollerante).

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