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“Non è attratta dalla mia oscurità come Lila; non è cieca come Rita; e non ne ha bisogno come Lumen. Accetta tutto di me anche il mio lato oscuro, mi accetta così come sono. Allora perché sto andando via da lei? Perché quando due sostanze chimiche si mescolano possono entrare andare in combustione ed esplodere.”
Dexter, esattamente come Icaro, vola eccessivamente vicino al Sole e finisce per danneggiare irrimediabilmente le proprie ali compromettendo il proprio percorso.
La puntata, complice una chiusura in grande stile di della puntata precedente, parte fin da subito con il pedale dell’acceleratore schiacciato: Dexter e Hannah si trovano ancora insieme, uniti da un istinto animale portato in scena nel finale di “Do The Wrong Thing” e che qui sembra protrarsi il giusto per permettere a Michael C. Hall di portare all’attenzione del pubblico l’ennesimo monologo del suo caratteristico personaggio.
“Chemistry” rappresenta un episodio desideroso di portare avanti la propria narrazione in ogni singolo passaggio: grazie all’intervento di Quinn, Isaak riesce ad uscire di prigione, tornando così in libertà e, di conseguenza, nuovamente sulle tracce di Dexter. Ma è il quadrilatero amoroso, già appuntato come nota d’interesse nella scorsa recensione, a rappresentare il vero nucleo centrale dell’intera narrazione: Sal Price, lo scrittore sulle tracce di Hannah, si avvicina sempre di più a Debra e dopo l’appuntamento che le è riuscito a strappare sembra riuscire ad insinuarsi nelle grazie della tenente; parallelamente, Dexter, sta lentamente portando avanti un processo di innamoramento nei confronti di Hannah (e viceversa, sembrerebbe) che potrebbe risultare fatale. Niente di nuovo, sembrerebbe. Quasi: Debra, recuperate le informazioni riguardanti il caso Randall-Hannah da Sal, si mostra più che interessata ad incastrare la novella fioraia per chiudere definitivamente il caso. Uno scontro al femminile che, però, vede entrare in scena le controparti maschili: Dexter, mosso da un sentimentalismo (insolito e che poco gli si addice) mascherato da falsi ideali, si introduce in casa di Sal per manomettergli tutti i dati riguardanti Hannah gelosamente raccolti in anni di studio e che avrebbero permesso allo scrittore di incastrare la ragazza per sempre. Verrebbe da chiedersi per quale motivo una persona, uscendo di casa, debba lasciare tranquillamente acceso il proprio pc, soprattutto senza alcun tipo di protezione su una sequenza di dati così importanti. Esisterà forse qualche backup gelosamente custodito? Considerata la semplicità della messa in scena del sabotaggio di Dexter risulta difficile crederlo.
La puntata, complice una chiusura in grande stile di della puntata precedente, parte fin da subito con il pedale dell’acceleratore schiacciato: Dexter e Hannah si trovano ancora insieme, uniti da un istinto animale portato in scena nel finale di “Do The Wrong Thing” e che qui sembra protrarsi il giusto per permettere a Michael C. Hall di portare all’attenzione del pubblico l’ennesimo monologo del suo caratteristico personaggio.
“Chemistry” rappresenta un episodio desideroso di portare avanti la propria narrazione in ogni singolo passaggio: grazie all’intervento di Quinn, Isaak riesce ad uscire di prigione, tornando così in libertà e, di conseguenza, nuovamente sulle tracce di Dexter. Ma è il quadrilatero amoroso, già appuntato come nota d’interesse nella scorsa recensione, a rappresentare il vero nucleo centrale dell’intera narrazione: Sal Price, lo scrittore sulle tracce di Hannah, si avvicina sempre di più a Debra e dopo l’appuntamento che le è riuscito a strappare sembra riuscire ad insinuarsi nelle grazie della tenente; parallelamente, Dexter, sta lentamente portando avanti un processo di innamoramento nei confronti di Hannah (e viceversa, sembrerebbe) che potrebbe risultare fatale. Niente di nuovo, sembrerebbe. Quasi: Debra, recuperate le informazioni riguardanti il caso Randall-Hannah da Sal, si mostra più che interessata ad incastrare la novella fioraia per chiudere definitivamente il caso. Uno scontro al femminile che, però, vede entrare in scena le controparti maschili: Dexter, mosso da un sentimentalismo (insolito e che poco gli si addice) mascherato da falsi ideali, si introduce in casa di Sal per manomettergli tutti i dati riguardanti Hannah gelosamente raccolti in anni di studio e che avrebbero permesso allo scrittore di incastrare la ragazza per sempre. Verrebbe da chiedersi per quale motivo una persona, uscendo di casa, debba lasciare tranquillamente acceso il proprio pc, soprattutto senza alcun tipo di protezione su una sequenza di dati così importanti. Esisterà forse qualche backup gelosamente custodito? Considerata la semplicità della messa in scena del sabotaggio di Dexter risulta difficile crederlo.
“A volte bisogna accettare la propria natura, non è necessario crearsi un alibi. Credo che tu abbia solo paura di ammetere che ti piace uccidere.”
Ma anche Sal entra in gioco: prima da Hannah, raccogliendone la testimonianza sul suo effettivo ruolo in un omicidio addossato a Randall fino a quel momento; successivamente da Dexter dove, dopo un acceso diverbio, crolla stroncato da un attacco di cuore (furbescamente indotto da Hannah) morendo nel salotto di Dexter. Anche in questo caso la parte investigativa lascia il tempo che trova visto che Dexter, forse perché poliziotto e collega, non viene minimamente preso in considerazione come possibile colpevole. E considerata il quadro della situazione (litigio acceso e successiva morte di Sal), il tutto non può che risultare decisamente superficiale.
Sembra essere accantonata per sempre la caccia al colpevole nei confronti di Hannah, visto che prove e testimoni sono stati eliminati definitivamente. Sembra, per l’appunto, perché Debra, scossa per la morte di Sal (a cui stava iniziando a legarsi) e assetata di giustizia chiede al fratello di abbracciare il proprio oscuro passeggero e di uccidere Hannah. Una richiesta insolita, diretta e che tuttavia risulta coerente con l’evoluzione (o involuzione, dipende dai punti di vista) portata avanti dal personaggio di Debra in questa settima stagione. La scoperta del doppio lavoro di Dexter e del suo codice l’avevano inizialmente spaventata e frastornata, ma ben presto Debra aveva accettato il tutto come un male necessario. Un male che, in questo caso, potrebbe nuovamente tornarle utile. Proprio come era stato con Speltzer.
Sembra essere accantonata per sempre la caccia al colpevole nei confronti di Hannah, visto che prove e testimoni sono stati eliminati definitivamente. Sembra, per l’appunto, perché Debra, scossa per la morte di Sal (a cui stava iniziando a legarsi) e assetata di giustizia chiede al fratello di abbracciare il proprio oscuro passeggero e di uccidere Hannah. Una richiesta insolita, diretta e che tuttavia risulta coerente con l’evoluzione (o involuzione, dipende dai punti di vista) portata avanti dal personaggio di Debra in questa settima stagione. La scoperta del doppio lavoro di Dexter e del suo codice l’avevano inizialmente spaventata e frastornata, ma ben presto Debra aveva accettato il tutto come un male necessario. Un male che, in questo caso, potrebbe nuovamente tornarle utile. Proprio come era stato con Speltzer.
PRO:
- Lo scrittore ed il pericoloso quadrilatero che si sta andando a creare (Sal-Debra-Dexter-Hannah)
- Yvonne Strahovski
- L’ultima richiesta finale da parte di Debra verso Dexter: uccidere Hannah
- Proseguono le indagini di LaGuerta
- Isaak torna in libertà
CONTRO:
- Intromissione in casa di Sal: pura e semplice fantanarrazione
- Nessuno sembra porre dubbio di quanto accaduto a casa di Dexter eppure è appena morta una persona…
Una puntata dal coefficiente decisamente alto, ma che si ritrova rovinata da alcuni dettagli veramente osceni che ne inficiano la valutazione. Una sufficienza, quindi, meritata, ma che poteva tranquillamente essere una valutazione ben più alta.
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Conosciuto ai più come Aldo Raine detto L'Apache è vincitore del premio Oscar Luigi Scalfaro e più volte candidato al Golden Goal.
Avrebbe potuto cambiare il Mondo. Avrebbe potuto risollevare le sorti dell'umana stirpe. Avrebbe potuto risanare il debito pubblico. Ha preferito unirsi al team di RecenSerie per dar libero sfogo alle sue frustrazioni. L'unico uomo con la licenza polemica.