Questo nuovo prodotto Disney inizia regalando allo spettatore sequenze meravigliose, in cui i personaggi fanno surf alle Hawaii, perfette per una romantica fine estate. Peccato che tutto l’incanto termini nel momento in cui vengono pronunciati i primi dialoghi.
La goffaggine passa il livello di guardia.
Poi, per fortuna, l’episodio procede alternando altre goffaggini (soprattutto il fratello minore di Doogie, innamorato di un’amica della sorella maggiore, fa tanto cliché inserito al posto sbagliato) a momenti molto più validi e piacevoli.
Per recensire bene lo show, comunque, sarà opportuno fare un passo indietro e cominciare dal principio.
UN ROMANTICO OMAGGIO
La serie si rifà dichiaratamente alla serie Doogie Houser M.D., che debuttò nel 1989 e che vedeva come protagonista un allora giovanissimo Neil Patrick Harris. Non la riprende letteralmente, ma solo negli elementi principali: protagonista già medico alla tenera età di sedici anni, con genitore medico, tra l’altro suo capo. Cambia però l’ambientazione: sono state scelte le Hawaii, attingendo al vissuto personale della sviluppatrice del soggetto Kourtney Kang (scelta, come si diceva, assolutamente vincente). Tra i produttori figurano inoltre Jesse e Dayna Bochco, rispettivamente figlio e vedova di Steven Bochco, celebre produttore e sceneggiatore. Quest’ultimo, con David E. Kelley, diede vita a Doogie Houser.
In questa nuova versione c’è un cambio di genere per Doogie e per il genitore capo. Idea apprezzabile, ma non come quella di dare spazio ad un personaggio eccezionale, pur con i suoi punti deboli.
UNA SIMPATICA FAMIGLIA
Dinamiche e comicità dello show nascono dalla dicotomia fra il lato, per così dire, cognitivo della protagonista, studentessa geniale, e quello emotivo, di sedicenne che pubblica video in rete, presa dal batticuore per il primo ballo con il ragazzo che le piace. Questa disparità si riflette anche sui genitori, in particolare sulla madre, un po’ capo della dottoressa, un po’ genitore apprensivo di un’adolescente (la signora, fra l’altro, è irlandese cattolica di Philadephia, come Grace Kelly).
Tutto, essendo prodotto Disney, viene trattato con occhio benevolo e sorridente. A questo provvede soprattutto il padre, rilassatissimo surfista indigeno che vende granite sulla spiaggia e cattura polpi a mani nude. Per continuare coi contrasti, c’è anche il fratello maggiore di Lahela (questo è il vero nome della protagonista). Quello, quando a scuola prende la sufficienza, è già festa nazionale.
L’AMICO DEL CUORE
La presenza di un cardiopatico non più giovanissimo tra i pazienti della dottoressa Kamealoha svolge più di una funzione. Da un lato, fornisce quel tocco drammatico utile a bilanciare eventuali eccessi di zuccheri nella vicenda (per Lahela è il tempo delle mele, ma l’azione non si svolge in Francia, quindi il ballo viene interrotto da una chiamata di emergenza). Dall’altro, non meno importante, aggiunge alla colonna sonora un grande classico del rock come Have You Ever Seen The Rain?, scritto esattamente cinquant’anni fa dai Creedence Clearwater Revival.
Il brano, da allora, ha avuto molteplici cover. Qui, in versione originale, contribuisce a rendere emozionante il finale dell’episodio. Al benaugurante “passaggio di consegne” fra il defunto e la ragazza, si uniscono i genitori che vedono Lahela e capiscono che la bimba è finalmente diventata grande.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Prodotto corretto in stile Disney, non brilla certo per originalità. A dare un tocco in più sono i paesaggi delle Hawaii. Peyton Elizabeth Lee e Jason Scott Lee guidano il cast con mano sicura, anche attraverso alcuni passaggi non esattamente ben congegnati. Lei, nonostante la giovane età, ha già una solida esperienza alle spalle avendo impersonato Andi Mack, in un’altra serie Disney Channel. Per il ruolo del padre lui, invece, si è preso una pausa dai suoi soliti ruoli d’azione. Questo pilot, comunque, si merita una sufficienza piena, con possibilità di aggiustamento e miglioramento. Consigliato a chi cerca una storia senza Avengers, ma vuole anche stare lontano da personaggi senza qualità.
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Casalingoide piemontarda di mezza età, abita da sempre in campagna, ma non fatevi ingannare dai suoi modi stile Nonna Papera. Per lei recensire è come coltivare un orticello di prodotti bio (perché ci mette dentro tutto; le lezioni di inglese, greco e latino al liceo, i viaggi in giro per il mondo, i cartoni animati anni '70 - '80, l'oratorio, la fantascienza, anni di esperienza coi giornali locali, il suo spietato amore per James Spader ...) con finalità nutraceutica, perché guardare film e serie tv è cosa da fare con la stessa cura con cui si sceglie cosa mangiare (ad esempio, deve evitare di eccedere col prodotto italiano a cui è leggermente intollerante).