Prima di cominciare con la recensione di questo miserabile series finale, partiremmo analizzando quanto accaduto in questi ultimi quarantacinque minuti di Cieli Cadenti con una breve sinossi dell’episodio.
La II Mass viene attaccata. Creepy Marty viene ucciso da un calabrone. Il Divino fa un discorso prima della marcia su Washington. Un charter di motociclisti capitanati dal pilota di aerei di Lost si unisce alle milizie di Mason. Trenta secondi di voci fuori campo e vista aerea del Lincoln Memorial, «Go! Go! Go!», uova di Espheni dappertutto. Gli Espheni sono più cattivi nelle uova che da grandi. Un motociclista curioso si avvicina troppo a un uovo e muore. Anne è incinta. Hal chiede a Maggie di sposarlo, crolla tutto. Il Divino si ritrova da solo e incontra la Regina. La Regina racconta a Tom che in passato gli Espheni sono stati sconfitti dall’Uomo di Neanderthal. Breve animazione con pitture rupestri e chiaro imbarazzo interplanetario per essere stati sconfitti con clave e lance da esseri appena più evoluti di un gibbone. Anne muore. Il Divino uccide la Regina con una trasfusione. Gli Espheni esplodono come fossero fuochi d’artificio. Tom piange. Anne scompare in acqua avviluppata a degli strani tentacoli. Sbuca Pope alle spalle di Tom. Pope inciampa. Pope ha ritrovato fede nell’umanità. Pope inciampa di nuovo. Pope chiede a Mason di sparargli. Il Divino non uccide più. Pope si spegne sulla spiaggia insultando Mason. Tutti si lavano. Tom non vuole essere Presidente delle Nuove Nazioni Unite. A Matt viene offerto un impiego come Segretario di Stato da suo padre. Nepotismo a palate. Anne è resuscitata e porta in grembo la progenie del Divino. «Once upon a time there was a place called America...». Applausi. Hal piange. Bla bla bla…siamo esseri umani…bla, bla, bla…non siamo da soli. Cielo, nuvole, spazio. Fine.
Non ci aspettavamo certo miracoli dal series finale di Falling Skies, in realtà non ci aspettavamo proprio nulla, ma, ammettiamolo, nel profondo un tenue barlume di speranza lo abbiamo conservato fino all’ultimo. Non certo la speranza di assistere a un capolavoro, o di vedere ucciso brutalmente uno dei Mason, a quello abbiamo rinunciato molto tempo fa. Ci saremmo accontentati di un finale dignitoso. E invece ci è toccato “Reborn”.
Esauriti i conati e le bestemmie, al termine della visione appare evidente come la pessima gestione della stagione – già messa in evidenza nelle precedenti recensioni – abbia influito pesantemente sulla riuscita di questo episodio finale. Tralasciando la scontatezza delle vicende e la fastidiosa retorica filoamericana con cui lo squadrone della morte di Rodat ha deciso di ammorbarci senza il minimo pudore da ormai cinque anni, un interrogativo sorge spontaneo: per quale assurda ragione si è deciso di accantonare l’invasione e dunque la conseguente offensiva da parte degli umani in favore di sidestory totalmente inutili, per poi sviluppare tutto in quaranta minuti? Ché poi sviluppare è un termine fin troppo altisonante. Sarebbe meglio parlare di “rigurgito narrativo”: un’accozzaglia di fallimentari espedienti narrativi, letteralmente buttati a casaccio per tutta la durata dell’episodio, apprezzabili dallo spettatore quanto i maccheroni del giorno prima rigurgitati sui piedi del povero malcapitato passato lì per sbaglio.
Ci piacerebbe davvero capire, ad esempio, l’utilità delle “milizie di Mason”, ennesimo sviluppo narrativo di cui non si sentiva il bisogno e che, in fin dei conti, si è rivelato un elemento privo di scopo ai fini della trama. Perché dare tutta questa importanza all’organizzazione delle altre truppe, se poi gli unici ad unirsi alla marcia su Washington sono un charter di motociclisti apparsi a caso solo nell’ultima puntata? Ma poi, la smettiamo di aprire i cancelli a chiunque si presenti? Solo poche ore prima Pope e compagni hanno rischiato di farvi fuori tutti nello stesso identico modo. Sveglia, siete in guerra!
Meno sorprendente – ma non per questo meno fastidiosa – la decisione di optare per il consueto one man show del Divino, diviso dal resto del gruppo dalla più classica delle forzature narrative, il buon vecchio “crollo improvviso”, per combattere da solo la minaccia aliena, rendendo totalmente inutile il resto del gruppo e di conseguenza gli “harleysti di Mason”.
Sulla morte della Regina in seguito a una trasfusione letale ci pare inutile spendere ulteriori insulti. Quello su cui invece occorre assolutamente spendere un quantitativo modesto di imprecazioni sono le motivazioni nascoste dietro l’invasione, in realtà vendetta personale della Regina contro i terrestri – più precisamente uomini primitivi – che in passato sconfissero gli Espheni probabilmente con lance e clave ricoprendo di ridicolo l’intera razza aliena. E se allora l’invasore venne battuto da esseri umani poco più intelligenti di un australopiteco, questa volta la Regina ha dimostrato certamente un’ottima capacità strategico-organizzativa, fermando lo sterminio nel momento di massima superiorità, organizzando i sopravvissuti in ghetti e allestendo utilissimi campi di rieducazione pseudo nazisti, per poi farsi uccidere in venti secondi da un professore intrappolato in un bozzolo col suo inseparabile cilindro di lattice luminoso stermina-alieni. La verità è chiaramente una sola: nessuno degli autori ha mai avuto una chiara visione delle motivazioni nascoste dietro l’invasione.
Sulla resurrezione di Anne cosa possiamo dire? Forzatura, deus ex machina, avremmo molti termini a nostra disposizione, ma forse per un ritorno alla vita avvenuto grazie a dei poteri magici alieni non bene specificati queste espressioni non sono sufficienti. Purtroppo abbiamo un decoro da mantenere e dunque la parola esatta la lasciamo a voi.
Infine, sul fronte Pope, la delusione è tanta, forse troppa. Un’uccisione a sangue freddo del Divino avrebbe certamente fatto guadagnare a quest’ultimo episodio un voto altissimo, più che altro per l’estrema gioia che ne avremmo ricavato. E invece, oltre al danno anche la beffa. Redenzione lampo per la nemesi del Divino, richiesta di uccisione e rifiuto del grande Tom Mason, che così riesce pure a passare per bravo ragazzo.
Gli ultimi minuti della serie sono un mix di american pride, nepotismo senza pudore, sorrisi e lacrime fasulli e una folla di americani così tanto “americani” che anche Ronald Reagan direbbe: “No dai, state esagerando”. La pochezza del discorso conclusivo di Tom rappresenta solo la naturale chiusura di questo pietoso finale, giusta ricompensa del pessimo lavoro operato in questi cinque anni, dando inoltre un nuovo valore alla parola inutilità.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Reunion 5×09 | 1.76 milioni – 0.5 rating |
Reborn 5×10 | 2.39 milioni – 0.6 rating |
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Ventinovenne oramai da qualche anno, entra in Recenserie perché gli andava. Teledipendente cronico, giornalista freelance e pizzaiolo trapiantato in Scozia, ama definirsi con queste due parole: bello. Non ha ancora accettato il fatto che Scrubs sia finito e allora continua a guardarlo in loop da dieci anni.
Divertente leggere le vostre recensini su falling skies. Mi mancheranno
Non preoccuparti Jack, troveremo presto qualche nuova perla trash da recensire, colmando così l'enorme vuoto lasciato da Cieli Cadenti! Magari Rodat passerà al genere comedy e ci regalerà uno spin-off sulla famiglia Mason in stile Casa Vianello. Tutto può succedere quando si parla del Divino!
la serie mi e' parsa molto fiacca,l'ho vista poiche' ho voluto vedere come fosse andata a finire.miscugli di cose che francamente mi hanno lascitao basito:figlia che si immola facendosi esplodere, poi torna e vuole di nuovo uccidere tutti,eserciti di skitters che prima non ci sono, dopo due minuti sono a 1 km da qualsiasi accampamento…invasione e sterminio non studiata bene …eserciti di alieni abbastanza scarsi.un altro alieno che dice di saperli socnfiggere ma le navi stellari si limitano a fare da ponte radio,insomma se qualcuno si ricorda le puntate di star trek,quando il cpaitano kirk formava una squadra, uno moriva sempre ,come mason quando torna dalle sue missioni…uno muore sempre, e li devo dar ragione a Pope, che sbiella troppo e troppo in fretta, non si capisce mai che cosa abbia in testa fino a quando non sbrocca .con le potenzialita' teconologiche a loro disposizione,gli alieni,sono stati ricacciati x una seconda volta da un gruppo di pseudo soldati.e l'ultima puntata,fatta apposta per chiudere tutto,saltava a pie' pari su tutti gli argomenti,creando un finale simile a warehouse 13,dove si capisce che han fatto di tutto per finirlo e senza troppo interessarsi al risultato.
speravo in WAYWARD PINES, ma ahime' sappiamo come e' finita
Scream 71 ha detto tutto…io speravo che Pope facesse saltare la testa di Mason ma quella era vera fantascienza. Mi chiedo come han fatto a fare 5 stagioni..forse perchè c'era Steve dietro.
Complimenti infiniti al.recensore di questa ultima puntata, ho riso per, e condiviso ogni parola!!
Vomitevole finale di sstagione, che vince di gran lunga il premio come peggiore cagata della storia, degna conclusione di una serie davvero mediocre. E rabbia incolmabile, per l'enorme tempo perso a seguire sta schifezza, a discapito di tanti altri prodotti piu interessanti…!