Fleabag 2×02 – Episode 2TEMPO DI LETTURA 3 min

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Amen.

Dopo una delle puntate migliori dell’intera serie, magistralmente scritta, diretta ed interpretata, con inaspettate rivelazioni e le consuete dinamiche famigliari, questo secondo episodio si ritrova con l’arduo compito di non abbassare l’asticella della qualità e delle aspettative di uno dei prodotti comedy britannici più intriganti degli ultimi anni.
Uscito dalla claustrofobia opprimente e dalla violenza esplosiva del ristorante dell’episodio precedente, ora allo spettatore si presenta un ampio spettro di luoghi e situazioni in cui da un lato ritornano i componenti della famiglia di Fleabag e dall’altro si delineano nuovi personaggi, in particolare il prete. La religione è sempre stato uno dei principali obiettivi dell’umorismo britannico e le scene ambientate in chiesa offrono la possibilità a Phoebe Waller-Bridge di lanciarsi in battute ed osservazioni pungenti, sempre con il suo humour irriverente e strafottente. Inoltre, ad un cast di notevole bravura attoriale si aggiunge Andrew Scott, familiare ai fan di Sherlock per la sua impressionante interpretazione di Moriarty, nei panni ora di un uomo di chiesa impacciato, goffo e che non sembra neanche un prete, come si domanda la protagonista stessa. Il rapporto tra lui e Fleabag sembra essere il fulcro di questa seconda stagione dove la tensione erotica, palpabile sin dai primi minuti del primo episodio, è sì ritrovata impossibilitata da vari fattori (uno su tutti, il voto di castità), ma lascia già intravedere degli spiragli seppur non ancora chiari, soprattutto per via dell’insolito atteggiamento del prete.
Nel frattempo, sebbene Fleabag, come lei stessa ha rivelato precedentemente agli spettatori, stia vivendo una nuova fase della sua vita, più soddisfacente a livello lavorativo e più serena in termini di rapporti interpersonali, dopo la disastrosa cena al ristorante la sua famiglia irrompe a tutta forza e manda in frantumi questo apparente quadro idilliaco. Tra la matrigna che continua a punzecchiarla con subdola ironia e il compagno di Claire che vuole mandarla addirittura a processo, la stabilità emotiva faticosamente raggiunta dopo la morte della sua migliore amica Boo viene messa in crisi, facendo uscire di nuovo allo scoperto la parte più cinica del suo carattere. In realtà, come era del resto prevedibile, neanche questa millantata pace interiore ha delle basi solide: sì, finalmente è riuscita a salvare il caffè dal fallimento e con le altre persone si mostra decisamente più gentile e affabile, ma quella parte di lei che non fa altro che lanciare frecciatine sarcastiche continua a mettere a repentaglio i traguardi conquistati.
In tal senso, la scena dalla psicologa si dimostra efficace nel mostrare sia la capacità di Fleabag nell’analizzare se stessa in modo dettagliato e senza concessioni, sia il fatto che questa consapevolezza dei suoi più reconditi ed oscuri problemi interiori, allo stesso tempo, non le sta portando un effettivo miglioramento della sua situazione, soprattutto sentimentale. Phoebe Waller-Bridge anche questa volta fa sfoggio non solo di una tecnica attoriale oltre la media, attraverso l’utilizzo di una mimica e di una espressività efficace anche nel più piccolo movimento, ma anche di una brillante abilità nel caratterizzare in modo approfondito il suo personaggio in primis, ma anche tutti gli altri che ruotano attorno alla protagonista.
In una struttura a cerchio ben congegnata, sul finale di puntata si torna sul prete, oggetto del desiderio – non puramente sessuale e distaccato questa volta – della protagonista. Non poteva poi mancare il ritorno di Martin, a cui Fleabag, pur cercando di trattenersi, non risparmia un caustico attacco. Ciononostante, l’inaspettata confessione del figlio di Martin e la proposta di appuntamento del prete gettano nuove possibilità d’azione per lei ed interessanti sviluppi di trama.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Aspettative non deluse
  • Bravura di Phoebe Waller-Bridge
  • Umorismo dissacrante
  • Analisi psicologica approfondita dei personaggi
  • Sostenere il confronto con l’episodio precedente

 

Il secondo episodio, pur dovendo fare i conti con una prima puntata davvero notevole, non delude affatto le aspettative e, anzi, dimostra un’attenzione meticolosa per l’analisi dei personaggi, regalando anche momenti di puro divertimento dissacrante.

 

Episode 1  2×01 ND milioni – ND rating
Episode 2  2×02 ND milioni – ND rating

 

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