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Riassumiamo brevemente il tutto prima di elargire offese e complimenti: Jon prende in custodia una donna del Popolo Libero a cui però non riesce a tener testa, soprattutto a livello dialettico quando sono da soli nel mezzo del nulla più freddo del mondo; Arya miete indirettamente un’altra vittima pur di riuscire a sopravvivere non facendosi scoprire da Tywin Lannister; King Joffrey, chiamato dagli amici anche “Il Re Bastardo”, continua a vivere nel suo mondo fatato in cui tutti gli vogliono bene e gli obbediscono ciecamente salvo scontrarsi con la dura realtà ricevendo una palla di sterco sulla faccia, scatenando una sommossa popolare e venendo schiaffeggiato dal sempre sia lodato zio Folletto; Mother of Dragons, provando a racimolare soldi e barche in tutta Qarth, scopre che qualcuno è entrato nei suoi alloggi, ha sterminato tutto e tutti e dulcis in fundo le hanno portato via i draghetti; Brann perde Winterfell con un’allegra chiacchierata con l’ex membro adottivo della famiglia Stark di nome Theon Greyjoy.
Ok, ci siamo? Ora che avete la mente fresca partiamo subito da ciò che non mi è piaciuto e cioè Theon Greyjoy e la favola del figliol prodigo. Constatando puntata dopo puntata che Game Of Thrones è ambientato in un mondo di narcisistici figli di puttana, Theon è solo l’ultimo che compie gesti inconsulti e senza uno scopo ben preciso. Passi il fatto che a Winterfell c’è un bambino che comanda, senza offesa Bran, e che può sembrare facile la conquista quando il gatto Robb non c’è, il topo Theon perde il senno e tra una decapitazione e l’altra è seriamente convinto di poter dimostrare a suo padre di valere qualcosa, o almeno più della sorella che voleva portarsi a letto. Non parliamo neanche del fatto che da una puntata all’altra sia già arrivato a Winterfell dalle Isole di Ferro, non proprio un viaggetto da compiere in nottata, diciamo più una Oslo-Taranto per intenderci. Grossa mancanza per un serial in cui le tempistiche sono molto importanti…
Di Daenerys ne parleremo alla prossima puntata perchè tanto, a parte farsi fregare da sotto il naso i draghi presumibilmente dall’inquietante Pyat Pree, non combina molto altro. Mi interessa soffermarmi solo su Joffrey, re sbarbatello che finalmente viene schiaffeggiato a dovere oltre ad aver fatto una figura di merda nel senso più puro del termine. A causa sua purtroppo ne va di mezzo anche la bella Sansa che cercando di mettersi in salvo finisce in un vicolo cieco dove rischia lo stupro di massa fino a quando il Mastino non squarta i corpi degli stupratori. Scene epiche che difficilmente dimenticheremo.
PRO:
- Arya rischia tantissimo e si gioca il suo 2° morto gratis
- Mega schiaffon del Folletto all’idiota del Re
- Il Mastino di Joffrey è un cazzutissimo duro!
- King Joeffrey riceve una palla di merda in faccia: applausi e tanta stima a chi l’ha lanciata…
- L’ancella di Bran che sgozza la guardia dopo un bacio
CONTRO:
- Jon Snow crea il suo solito casino
- Il salto temporale inspiegabile con cui Theon passa dal suo castello a Winterfell
- Sono stati rubati i draghi, probabilmente dal tizio pelato che nella puntata precedente si è sdoppiato
Nel complesso una puntata discreta che alterna approfondimenti delle varie “situation” senza tuttavia alterarne lo status in maniera definitiva, ad eccezione di Winterfell. Non sono rimasto soddisfatto di come è stata trattata la vicenda di Theon ma forse è stato scelto appositamente di dare un taglio surreale all’intera scena. Rimango sempre nell’attesa che le cose si movimentino sempre di più fino alla guerra.
VOTO EMMY
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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.