Gen V è tornato e la seconda stagione non poteva che iniziare con sangue, violenza e qualche evacuazione corporea sulle note di “Eyes” di Dj Serafin, così per condire il tutto e ristabilire che quello che si sta guardando è proprio Gen V.
Gli autori non si sono traditi neanche con questa premiere, più complessa di altre, e hanno mantenuto quel quid che contraddistingue lo spinoff di The Boys.
La perdita di uno degli interpreti principali ha creato un vuoto che gli autori hanno deciso di non colmare con un sostituto: proprio come nel mondo reale, per chi guarda la serie, la morte viene resa off screen e il flusso degli eventi continua senza fermarsi, non perchĂ© “the show must go on”, ma per fedeltĂ e realismo.
Il grande merito di Gen V sta nel non aver preso una strada totalmente differente dalla serie madre.
La prima stagione, infatti, si collocava a cavallo della terza e della quarta di The Boys, ma non andava a creare grosse difficoltĂ interpretative per lo spettatore. Questo, infatti, aveva modo di comprendere la consequenzialitĂ degli eventi in maniera abbastanza semplice rispetto a altri universi narrativi come quello della Marvel, in cui serie tv, film, spinoff e fumetti si intrecciano, con un risultato alle volte disastroso.
“FOR CHANCE”
Una premiere piĂą complessa per tanti motivi, primo fra tutti, ma non l’unico, la morte di uno degli interpreti principali della prima stagione.
Il giovane Chance Perdomo, star di Chilling Adventures of Sabrina, primo importante progetto che lo aveva fatto conoscere al grande pubblico, a marzo 2024 ha, infatti, perso la vita in un incidente in moto, lasciando un vuoto immenso nei cuori dei suoi familiari, degli amici, dei suoi fan ma anche della produzione di Gen V, che aveva per lui grandi piani per le stagioni a venire.
La promessa dei creatori Craig Rosenberg, Evan Goldberg e Eric Kripke è stata di ricordare sempre il personaggio di Andre e così è stato, almeno per quello che si vede in questo primo episodio che celebra il suo coraggio e muove le azioni degli altri protagonisti per riavviare la stagione.
GUARDIANS OF GODOLKIN
Cypher: “But thanks to our brave Guardians of Godolkin, that program was esposte and shut down. And luckily, every trace of the virus was destroyed. But we cannot rely on luck anymore. And we can’t trust humankind either. And that is why, as your new dean, I will be preparing you for this brave new world. Bevande it is high time that humans and rate traitors like Starlight learn that what runs through our veins is true Vought blue”.
Le vicende della seconda stagione ripartono esattamente alla riapertura ufficiale del semestre, con un nuovo Rettore, l’inquietante e sospetto Cipher, e una nuova politica che guida la scuola.
Il governo di Homelander sull’America è evidente e la sua influenza arriva fino alla Godolkin. La riscrittura della storia ha portato poi Starlight nella parte della criminale a piede libero e la Godolkin è protetta da Cate Dunlap e Sam Riordan, super dagli evidenti problemi psicologici che ora sembra essere tenuto a bada grazie ai poteri di Cate.
Emerge un tema, importante e d’impatto: alcuni super si sentono insidiati dagli umani, contro i quali la futura repressione viene appena lasciata intendere. SarĂ questa una linea narrativa che verrĂ portata avanti durante la stagione?
SUPER SĂŚ, MA NON EROI
E qui si arriva al punto focale di Gen V e dell’universo narrativo di The Boys. I personaggi hanno quasi tutti dei super poteri, sono sovraumani nelle forze, ma profondamente umani nell’agire. Imprigionati alla fine della scorsa stagione, del gruppo solo Marie è riuscita a fuggire ma non ha guardato mai dietro di sĂ©, cercando unicamente la sorella.
La protagonista di Gen V scappa ma poi cede e utilizza i suoi poteri solo per salvare un gruppo di ragazzi insidiati da alcuni bulli pro Homelander. Il cedimento di pochi attimi la porta dritta nelle mani di Dogknott, tremendo cacciatore di taglie dai poteri canini che pensa solo al proprio tornaconto.
L’incursione di Starlight è una boccata d’aria fresca per lo spettatore, che viene riallineato con The Boys e può ben sperare in qualche altro ritorno negli episodi che seguiranno.
A questo si aggiunge il nuovo mistero sul segretissimo “progetto Odessa”, vero motivo, apparentemente, per cui Thomas Godolkin ha fondato la scuola per super. I presupposti per una stagione di successo ci sono tutti anche se l’impressione generale è di un inizio stentato, un arrancare fino all’ultimo frame dell’episodio.
| THUMBS UP 👍 | THUMBS DOWN 👎 |
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Una premiere che sembra non ingranare a dovere, anche se la stessa sensazione si percepiva negli episodi iniziali della prima stagione. Ma la qualitĂ della serie madre e della prima stagione nel complesso fanno ben sperare e mettere da parte, al momento, i dubbi su “New Year, New U”.
