Nuova produzione originale targata Netflix di impianto prettamente spy-storical-drama, nonché prima serie Original portoghese (per chi ama le serie “esotiche”).
Glòria ripesca una storia davvero interessante ambientata nel contesto europeo della Guerra Fredda. Una storia totalmente sconosciuta perfino nella propria madrepatria che rende veramente difficile trovare testimonianze (qui un articolo in portoghese per chi volesse approfondire) ma che si ricollega davvero molto bene, e sotto diversi aspetti, all’attualità.
RARET: DI COSA SI PARLA?
RARET è il nome dell’ufficio di trasmissione dei programmi di Radio Free Europe, un programma di comunicazione creato dal Congresso degli Stati Uniti nel secondo dopoguerra per “promuovere i valori e le istituzioni democratiche tramite la diffusione di informazioni e idee fattuali”. Di fatto, lo scopo di Radio Free Europe era quello di diffondere messaggi di propaganda pro-occidentale (leggasi: pro-USA) all’interno delle frequenze radio dei paesi del Blocco Sovietico.
La sede di questo programma in Europa era la cittadina di Glòria do Ribatejo in Portogallo, da cui il nome della serie.
Ed è in questo contesto storico che si svolge la vicenda di Joao Vidal (Miguel Nunes), ingegnere delle comunicazioni nato e cresciuto in una famiglia dell’alta-borghesia portoghese, incaricato di occuparsi proprio della trasmissioni della RARET. Peccato che Joao nasconda un segreto: si tratta in realtà di una spia del KGB con il compito di sabotare le trasmissioni della radio dall’interno.
THE AMERICANS IN SALSA PORTOGHESE
L’atmosfera da The Americans, dunque, la fa da padrone in questa particolare spy-story il cui ritmo incalzante è evidenziato fin dalle primissime scene. Nella prima sequenza, infatti, si assiste al furto di una preziosa bobina della RARET. La scena è caratterizzata da una regia di alto livello e da una costruzione drammatica amplificata da una buona soundtrack d’antan perfettamente amalgamata nel periodo storico.
Periodo storico che viene sviscerato dai dialoghi fra i personaggi, dai modi di fare (interessante la scena durante il ricevimento in casa Vidal) e dai continui riferimenti alla dittatura portoghese e alla guerra con le colonie.
Grazie a tutti questi elementi emergono sia il punto di forza che il punto debole della serie. Da un lato, infatti, il periodo storico viene ricostruito in maniera impeccabile, dall’altro però il ritmo narrativo risulta un po’ troppo altalenante e lento, sfociando in alcuni casi nel didascalismo puro.
OTTIMO CAST
Per fortuna questi difetti sono compensati da interpretazioni decisamente positive, sia da parte degli attori “locali” che stranieri. Infatti, Glòria è una co-produzione e in quanto tale si avvale di un cast internazionale. Oltre al già citato Miguel Nunes, è da segnalare la presenza di Matt Rippy (già visto in The Crown) e Stephanie Vogt (vista in The Royals) nei panni degli inquietanti coniugi Wilson, probabilmente i main villains di questa prima stagione.
Sebbene, a volte, i toni scivolino spesso nella soap-opera, almeno in questo episodio pilota non c’è quell’esagerazione tipica di questi prodotti. Anzi, l’episodio risulta perfettamente bilanciato nella sua parte più prettamente spionistica come nelle “note di colore” che riguardano i rapporti fra i personaggi della vicenda e gli eventi storici di cui fanno parte.
Al momento, dunque, Glòria si conferma una buona serie per intrattenere il pubblico amante delle spy-stories e degli historical-drama, risultando anche un buon prodotto per riflettere sul potere e l’importanza dei media e della retorica politica.
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Primo prodotto Original portoghese made in Netflix. Una vicenda ambientata in piena Guerra Fredda in quel di Glòria do Ribatejo, ridente cittadina portoghese in cui pullulano spie ed intrighi da parte di entrambi i Blocchi del dopoguerra.
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Laureato presso l'Università di Bologna in "Cinema, televisione e produzioni multimediali". Nella vita scrive e recensisce riguardo ogni cosa che gli capita guidato dalle sue numerose personalità multiple tra cui un innocuo amico immaginario chiamato Tyler Durden!