Foundation 1×07 – Mysteries And MartyrsTEMPO DI LETTURA 4 min

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Recensione Foundation 1x07I only preach what I believe. And I believe the Genetic Dynasty will be the ruin of us all. I don’t claim to see the future. I only have a sense deep in my soul of what is true and what is wrong.”

Foundation continua il suo viaggio dai contorni epici e dalle scenografie mirabili. Tenendo da parte la distanza dai romanzi, lo show mantiene le caratteristiche dell’opera di Asimov che ne fanno un’epopea fantascientifica nel senso più completo e alto del termine, includendo tutta una serie di riflessioni filosofiche sulla natura umana.
Infatti, oltre al già citato scontro tra scienza e fede, ci sono le riflessioni sulla religione e le sue ripercussioni sociali, su privilegi e svantaggi del potere, sull’amministrazione e le forme di governo, sul bene e il male, sulla vendetta e sulla giustizia. Il tutto ammantato dal mistero e dalla tecnologia futurista mentre sullo sfondo paesaggi galattici di qualità cinematografica fanno dimenticare che si è di fronte a un prodotto televisivo.

MISTERI SVELATI


In particolare quest’ultimo aspetto è appannaggio della storyline di Gaal e Seldon. Chiaramente la centralità del personaggio ha portato a scegliere uno stratagemma per farlo tornare in scena in modo coerente, mostrando l’anima strategica del personaggio che non si è fatto scrupolo a sacrificare la vita dei suoi protegés per la salvezza del suo piano. Da un lato delude la scelta di svelare i retroscena della sua morte e il suo ritorno sullo schermo così presto. Sarebbe stato più scenico svelare il tutto a sorpresa più avanti nella narrazione. Dall’altro però strizza l’occhio al pubblico che non era pronto ad essere orfano del personaggio ben interpretato da Jared Harris. E’ anche una scelta necessaria al proseguimento della storyline della stessa Gaal in questa stagione.

I knew what was going to happen before it did. Not through math, not through calculations. I think I can feel the future.

L’episodio si conclude, infatti, con la presa di coscienza di Gaal del suo potenziale circa l’abilità di “sentire” il futuro, caratteristica che la avvicina molto a Salvor, arrivata da poco ad una simile conclusione.

SALVOR VS PHARA: UNO SCONTRO IMPARI


Insieme ai grandi temi non manca l’azione, a cui è dedicata proprio la storyline di Salvor e Phara e della scoperta dell’Invictus.
Lo scontro tra le due leader al momento sembra favorire Phara, ma a livello di scrittura dei personaggi la situazione è opposta.
Infatti, il personaggio di Phara rimane troppo bidimensionale, tanto da non suscitare le usuali compassione e solidarietà nei confronti di una vendicatrice di un popolo usurpato da un potere imperiale. Nonostante le atrocità commesse dall’Impero, i legami creati con la Fondazione (nella persona di Salvor e degli altri abitanti di Terminus) o l’approfondimento di personaggi come Brother Dawn creano un quadro complesso in cui la prospettiva della Invictus scagliata contro Trantor non stuzzicano la stessa speranza di un X-Wing contro la Morte Nera (per citare un celebre episodio del mondo di Star Wars che tanto deve all’universo creato da Asimov che ispira Foundation).

LA MINACCIA FANTASMA


You are reverberations of a dead man’s ego, by nature blind to all that you lack. The soulless creature cannot recognize itself.

La religione del Luminismo di cui Zephyr Halyma sembra destinata a diventare la nuova sacerdotessa ha tutto il sapore di una setta, vista la barbarica usanza di far pellegrinare i seguaci fino a morire. Una pratica che potrebbe essere tanto moralmente discutibile quanto affidare un Impero per secoli allo stesso uomo che si rigenera tramite clonazione e quindi, apparentemente, senza anima.
I discorsi sull’imperatore senza anima e di un popolo di seguaci che vuole inseguire la verità potrebbero scontrarsi con la realtà che parallelamente si fa strada circa Brother Dawn, innamorato di Azura, mentre vaglia l’ipotesi di fuggire dal suo ruolo e dalla sua “famiglia” con lei.

The Empire must be protected from mistakes. Like me.

All’avvicinarsi della prima crisi di Seldon, dunque, non sono solo gli Anacreoniani a costituire una minaccia per l’Impero. Anche tra gli imperatori stessi compaiono i primi segni di instabilità e scelte che probabilmente li distinguono da tutti i Cleon precedenti. Brother Dawn rivela tutte le diversità che lo caratterizzano dai suoi fratelli mentre Brother Day decide di compiere il pellegrinaggio della Grande Spirale. Anche in questi elementi potrebbe risiedere uno dei semi della crisi prevista da Hari Seldon.

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Grandi temi epici in salsa galattica che lasciano spazio all’azione pura e semplice
  • Hari Seldon e il suo Jared Harris
  • Si prepara il campo all’instabilità dell’impero
  • Phara, personaggio poco sfaccettato
  • Hari Seldon tornato troppo presto?

 

Un altro appuntamento con l’epica fantascientifica per Foundation che affronta tutti i temi cari al genere tra mirabili scenografie.

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