Comunicazione di servizio
Fear The Walking Dead è una serie nelle cui recensioni scatta da sempre l’inevitabile paragone con la sua serie madre. Questo particolare (e la serie di commenti probabilmente ripetitivi che caratterizzano il resto delle recensioni) ha spinto la redazione di RecenSerie ad un nuovo sistema di stesura. Lo sparuto team di superstiti che ancora persevera nel recensire suddetta serie svolgerà un lavoro cooperativo. I lettori avranno modo di seguire un’interazione spesso negata dalla scrittura distaccata delle restanti recensioni. I tre recensori (Martin, Fabrizio, e Valerio) interagiranno tra loro, instaurando una dialettica che, con la forma del dialogo (anzi, del trialogo), punterà a commentare questa settima stagione di Fear The Walking Dead.
Ogni settimana uno dei tre recensori assumerà il ruolo di “intervistatore” stuzzicando gli altri due con tematiche e punti di interesse individuati durante la visione.
RAPIDE RIPRESE
Valerio: Innanzitutto un mix di elementi. Sarah è praticamente in coma da due giorni ma inizia subito a cercare Wendell con lo spirito di un esploratrice allenata. Dove si trovano loro c’è sì una testata radioattiva, ma i paesaggi della Toscana, quanto stanno lontani rispetto agli scenari marziani delle scorse puntate?
Fabrizio: Fa probabilmente tutto parte del piano ben più grande degli autori di confondere lo spettatore su ogni fronte: personaggi che ritornano e che nessuno si ricordava esistessero, cambi di clima e radiazioni che colpiscono solo alcune zone e, naturalmente, la rimozione totale di coordinate spazio-tempo per permettere ai personaggi di muoversi liberamente ed incontrarsi frequentemente (al momento più opportuno) a prescindere da quanto siano lontani tra di loro.
Martin: Mi piace pensare che l’elicottero abbia volato per centinaia di chilometri ma invece a quanto pare tutto è molto vicino al villaggio olimpico di Victor. In tutto ciò a volte ci sono nebbie radioattive, a volte splende il sole, a volte si è in Toscana. Niente ha senso qua. Sorge comunque una domanda: ma tutti i character comparsi ad inizio puntata perché non hanno partecipato alla ricerca?
Valerio: Quanto è furba la scelta di reinserire pochi personaggi alla volta per svoltare la mezza stagione? Siamo a metà e l’unico filo conduttore è stato Victor e un po’ Morgan, ma ogni volta il focus è stato differente, e manca ancora Alicia.
Fabrizio: Sarebbe furba se i personaggi avessero un minimo di spessore. Al momento gli unici personaggi che sono al centro di una trama che potrebbe suscitare il minimo interesse (Victor e Morgan) limitano le loro interazioni a brevi e sporadici scambi di idee (sempre le solite tra l’altro), mentre tutti quelli di cui non frega nulla a nessuno sembrano aver guadagnato di diritto un episodio filler ciascuno. Sotto questo punto di vista, comunque, c’è da dire che non è da tutti avere la sicurezza che ha il team di Fear The Walking Dead nel proporre costantemente idee fallimentari, in una serie che ormai sguazza nel pattume da anni, e continuare comunque per la propria strada a testa alta. Questo bisogna riconoscerglielo.
Martin: Si beh, si può davvero parlare di furbizia e poi incentrare un’intera puntata su un character inutile di cui ho appena imparato il nome nonostante sia nello show da anni? Tra l’altro ho scoperto anche una parentela che probabilmente mi ero dimenticato sin dalla prima volta che lo avevano annunciato, giusto per far capire quanto sia importante sta Sarah. Che furbi.
RAPIDE REDENZIONI
Valerio: Un giudizio rapido sul personaggio di cui ho dimenticato il nome che vuole vendicare il fratello ma si ricorda poi improvvisamente di essere un boy scout e si scusa con tutti.
Fabrizio: Dico solo: picconata con giravolta.
Martin: Un mattacchione.
Valerio: Quanto è alla frutta una serie che non riesce nemmeno a rispettare una regola basilare per non far incazzare gli spettatori, ovvero non uccidere animali? Soprattutto non ucciderli in maniera totalmente idiota. Ma poi se quello era Rufus, il cane che sta con Morgan e Grace chi è? Ma avevano ancora un cane? Forse mi confondo.
Fabrizio: Una sequenza che secondo me riassume perfettamente il pensiero espresso poco fa sul team di Fear. Anche se forse è stata la miglior scelta per la carriera del cane.
Martin: Detesto i maltrattamenti cinematografici (e non) sugli animali, quindi sfondi una porta aperta. Se questo era l’escamotage per far rinsavire il boy scout allora direi che gli sceneggiatori potrebbero anche dimettersi.
RAPIDE CONSIDERAZIONI
Valerio: Malgrado tutto, si può considerare questo episodio leggermente migliore, anche soltanto per l’elementare semplicità con cui si svolge, senza complicare tutto quanto?
Fabrizio: In un mondo di ciechi è fortunato chi ha un occhio solo.
Martin: No, francamente non mi è piaciuto affatto. Sarah, se questo è il suo nome, è totalmente inutile e anche incomprensibile metà delle volte che apre la bocca; il boy scout assassino si redime dopo 28 minuti; Morgan si teletrasporta come Varys costantemente e questo episodio, in generale, non ha alcun senso di esistere.
Valerio: Dopo Alicia anche Wendell. Ma non è che ci sono degli attori che non ne vogliono più sapere e per non farli fuori li stanno occultando per farli apparire solo appena appena in qualche episodio e non pagarli come regular?
Fabrizio: Beh, Wendell è un tizio su una sedia a rotelle in un’apocalisse zombie/nucleare. Il personaggio col tasso di sopravvivenza forse più basso in un contesto simile. Se l’attore se ne fosse tirato fuori veramente, come potremmo biasimarlo?
Martin: Ti direi che hai trovato una spiegazione molto intelligente e sarei d’accordo con te ma allora non capisco la comparsata iniziale di mezzo cast che poi sparisce nel nulla.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Episodio che fa gridare meno allo scandalo esclusivamente per la sua maggiore semplicità, da renderlo quasi elementare. Se un filler inutile diventa uno dei migliori episodi è tutto dire.
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Approda in RecenSerie nel tardo 2013 per giustificare la visione di uno spropositato numero di (inutili) serie iniziate a seguire senza criterio. Alla fine il motivo per cui recensisce è solo una sorta di mania del controllo. Continua a chiedersi se quando avrà una famiglia continuerà a occuparsi di questa pratica. Continua a chiedersi se avrà mai una famiglia occupandosi di questa pratica.
Gli piace Doctor Who.