“All things have a cycle. After distruction, rebith. Knowledge gives us ways to survive the distruction till the rebirth arrives.” (Instructor Sorn)
Dopo una lunga assenza, come promesso, ritorna Gaal Dornick e lo fa da grande protagonista.
Questa volta il turno in panchina tocca all’imperatore Cleon e ai suoi cloni. Non per questo, comunque, vengono meno le sequenze emozionanti in grado di provocare riflessioni nello spettatore.
Non si ferma nemmeno il discorso sulla religione iniziato nello scorso episodio. Anzi, si fa più chiara la sua contrapposizione alla scienza, come ricerca di una via di salvezza davanti ad eventi catastrofici causati dai mutamenti climatici e non solo.
RITRATTO DELLA SCIENZIATA DA GIOVANE
Un minutaggio importante (i primi venti minuti circa) è dedicato ad approfondire quanto già visto nell’episodio pilota. Gaal è sul suo pianeta natale, dove il fondamentalismo religioso sta prendendo sempre più piede. Lei stessa è Accolita della fede del Risveglio. (Notare: quella di Proxima Opal è la religione del Luminismo. Tutto molto bello.)
Un amico della famiglia Dornick viene giustiziato come eretico. Il lato emotivo dell’evento, come da buona tradizione, ha il sopravvento su quello razionale. Ossia: il simbolismo del buttare a mare il malcapitato, legato ai suoi libri “proibiti” e ad alcuni pietroni, così da educare il popolo, ha il sopravvento sul fornire una motivazione razionale della condanna.
In Gaal questo scatena certamente un’emozione, anche se di segno opposto al previsto: bello vederla tuffarsi per recuperare i trattati scientifici e mettersi a studiarli. Il resto, come suol dirsi, è storia.
GAAL DORNICK, OGGI
Teyarnie Galea passa poi il testimone a Lou Llobell. Si passa “ai giorni nostri”, ovvero al momento in cui la giovane scienziata si risveglia sull’astronave dove era stata messa in criostasi.
La situazione che le si presenta è la seguente: è accusata di complicità nell’assassinio di Hari Seldon. Non sa dove sia diretta la nave su cui viaggia, né è autorizzata a saperlo dal computer.
Il bello di questa parte dell’episodio è proprio vedere Gaal scatenare tutta la sua intelligenza e la sua astuzia per determinare la propria posizione e la destinazione del suo viaggio. Ciliegina sulla torta, per emozione, effetti speciali e arrivo a sorpresa, è il momento in cui lei, sotto la doccia, medita il suicidio e l’astronave, improvvisamente, inverte la rotta.
Molto avvincenti anche le scene finali, in cui Gaal vede un ologramma di Hari Seldon morente. Un buon modo per dare appuntamento alla puntata successiva.
OCCHIO ALLA GRANDE CACCIATRICE
Il minutaggio dedicato alle questioni su Terminus è breve, ma molto significativo.
Si assiste nientemeno che allo scoppio ufficiale e definitivo delle rivolte contro l’Impero. Ad accendere la miccia sono, ovviamente, i sopravvissuti di Anacreon.
Questa sotto trama è ricca di azione, soprattutto in questo episodio, ma ugualmente riesce a fornire spunti di riflessione. Uno è più circoscritto: non si sa chi sia stato, in realtà, a far crollare lo Starbridge. L’evento ha causato grande scalpore in tutto l’universo ma non è mai stato individuato nessun colpevole preciso. Di sicuro si conoscono le conseguenze della tragedia, in fatto di vittime e tentativi di vendetta, messi in atto da chi si è sentito tradito e attaccato.
Infine, un altro spunto, se elaborato, può portare a profondità abissali. Da alcuni brani del dialogo, infatti, viene stabilito un legame fra la Psicostoria e le cosiddette “profezie che si avverano da sé“.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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L’influsso di Hari Seldon sulle vicende della galassia continuerà sicuramente nelle prossime puntate. Le ultime immagini di Raych viste da Gaal, il fatto che l’astronave stia facendo rotta su Helicon e l’ologramma, puntano tutti in questo senso. Intanto, lo show punteggia di grandi emozioni una narrazione molto intrecciata, costretta ad andare lenta in certi punti proprio per la sua stessa complessità. Intanto, dovrebbe proseguire anche il discorso su morte e rinascita, dato che il prossimo episodio s’intitola Death and the Maiden.
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Casalingoide piemontarda di mezza età, abita da sempre in campagna, ma non fatevi ingannare dai suoi modi stile Nonna Papera. Per lei recensire è come coltivare un orticello di prodotti bio (perché ci mette dentro tutto; le lezioni di inglese, greco e latino al liceo, i viaggi in giro per il mondo, i cartoni animati anni '70 - '80, l'oratorio, la fantascienza, anni di esperienza coi giornali locali, il suo spietato amore per James Spader ...) con finalità nutraceutica, perché guardare film e serie tv è cosa da fare con la stessa cura con cui si sceglie cosa mangiare (ad esempio, deve evitare di eccedere col prodotto italiano a cui è leggermente intollerante).