Grey’s Anatomy 16×12 – The Last SupperTEMPO DI LETTURA 3 min

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Non c’è modo migliore per non dover subito affrontare un problema che prendere tempo. E Grey’s Anatomy sembra proprio si sia messa d’impegno nel prendere spunto in tutto e per tutto da questa filosofia.
Sono ormai passate settimane dall’annuncio shock che ha sconvolto i fan del medical drama della ABC con la notizia dell’addio di Justin Chambers. Un addio reso ancora più traumatico dal suo essere effettivamente già avvenuto: Alex Karev, infatti, non apparirà più in nessun episodio, lasciando risalire il suo silenzioso commiato a “My Shot”. Un addio che avrà senza dubbio messo in agitazione l’intera writers room ma che, tuttavia, non giustifica assolutamente il continuo “prendere tempo” che incalza nelle recenti puntate.
Un prendere tempo che questa settimana si è tramutato in un episodio particolare, che non ha visto minimamente coinvolto l’ospedale e la gran parte dei personaggi, focalizzandosi esclusivamente su due storyline, come se riservare una particolare attenzione su alcuni punti potesse far dimenticare improvvisamente tutto il resto. Quello che ne è emerso, comunque, è risultato un episodio estremamente noioso, sia per la mancanza della sempre dinamica coralità tipica di Grey’s, sia per i personaggi coinvolti.

L’ultima cena


Guidati da una forte presunzione, gli autori continuano a voler cementare, anche in assenza di crossover ufficiali, la fusione con Station 19, elemento che era stato reso ben chiaro con la frequentazione tra Jackson e Vic. In “The Last Supper” però, la situazione viene sottolineata maggiormente portando la stessa Vic e Dean in questo ristretto circolo di protagonisti di puntata. Una forzatura che si rivela ancora maggiore proprio quando la scarsità di character in scena non permette di variare la trama e anche lo spettatore si ritrova così forzatamente a tavola con ospiti indesiderati. Non che i due personaggi siano risultati noiosi o fastidiosi (anzi, Jackson e Maggie in questo li superano abbondantemente), ma hanno pagato a caro prezzo l’intero quadro generale.
Ma la storyline di fondo di questo dodicesimo episodio, riguardava essenzialmente l’imminente separazione tra Richard e Catherine. Un avvenimento che non brilla di certo per originalità all’interno della serie o per i personaggi stessi, riportando soprattutto Webber nello stesso pattern del divorzio (se davvero avverrà) che lo ha contraddistinto negli anni.
Ma ad emergere in maniera negativa è soprattutto la figura di Catherine, con la donna che è risultata ancora una volta con quei suoi tipici tratti altezzosi che in quest’occasione si sono mostrati sotto forma di meri capricci. Al momento, la scenata appare davvero troppo estremizzata, a meno che in futuro questo non porterà a risultati più complessi: se la Fox riuscisse davvero a far chiudere il Pac North, potrebbe forse venir fuori un modo per mettere in scena l’addio di Alex? Per ora non restano che le supposizioni.

Lo zio Saul


La seconda trama settimanale ha invece visto protagonisti due personaggi nuovi a tutto questo focus personalizzato. Il viaggio di Schmitt e Nico è stato presentato in maniera abbastanza artificiosa e, seppur sia stato un modo per mettere sotto la giusta lente d’ingrandimento la loro relazione e il conseguente impatto, la storyline in sé non ha riscosso un altissimo interesse. Sarà forse per la caratterizzazione dei character, con uno Schmitt che appare più adatto sotto una luce comica, ma la profondità dei momenti nella clinica o il successivo abbandono del nido materno, non hanno creato un così grosso effetto.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Alla fine, la cena a casa Webber-Fox è stata la parte più “interessante” della puntata 
  • Rapporto Webber – Maggie
  • Tutti si trasferiscono al Pac North…
  • Episodio centrato su due storyline troppo poco coinvolgenti per meritarsi uno spazio tutto loro
  • E intanto si continua a “prendere tempo” sulla questione Alex
  • …a meno che presto non esista più 

 

Non sappiamo a chi sia venuta la brillante idea di proporre un episodio del genere, speriamo solo non accada più.

 

A Hard Pill To Swallow 16×11 5.56 milioni – 1.1 rating
The Last Supper 16×12 5.47 milioni – 1.1 rating

 

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Nata con la passione per telefilm e libri, cresciuta con quella per la scrittura. Unirle è sembrata la cosa più naturale. Allegra e socievole finché non trova qualcosa fuori posto, il disordine non è infatti contemplato.
Tra una mania e l'altra, si fa carico di un'estenuante sensibilità che la porta a tifare per lo sfigato di turno tra i personaggi cui si appassiona: per dirla alla Tyrion Lannister, ha un debole per “cripples, bastards and broken things”.

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