Se c’è una parola che può ben descrivere questo ennesimo episodio di Grey’s Anatomy (ma in realtà tutti gli ultimi tempi), questa è “solito”.
Provando a cercare la parola sul vocabolario per averne un significato più professionale, emerge questo: “Conforme alla consuetudine, uguale alle altre volte, consueto, abituale”.
Grey’s Anatomy è ormai da tempo diventata la solita serie, con i soliti casi e le solite situazioni. Un fardello che lo spettatore si autoinfligge di propria volontà (più o meno), ben sapendo che quello a cui andrà incontro saranno 40 minuti circa di solite cose.
Il punto, dunque, non è assistere ad un prodotto ormai inevitabilmente ripetitivo per quanto riguarda casi medici e dinamiche dell’ospedale. Il problema emerge quando sono gli stessi personaggi che ripropongono situazioni e addirittura dialoghi già abusati da tempo rendendo noioso qualsivoglia evento.
LE COPPIE CHE NON SCOPPIANO
Innanzitutto, bisogna ringraziare il reparto finanziario della ABC che, probabilmente per motivi di budget, spinge gli autori di Grey’s Anatomy a far ruotare i personaggi in scena. Questo permette delle piccole pause settimanali da alcuni drammi: per l’occorrenza ci si è evitati la faccia da cane bastonato di Owen e la depressione post trauma di Link.
Tuttavia, questo purtroppo non sembra essere un input per gli autori nel concentrarsi meglio sui personaggi che restano. Come sottolineato, infatti, alcune dinamiche risultano il copia e incolla di situazioni simili del passato.
Esempio lampante è Teddy. Quante volte lei e Owen hanno affrontato una crisi matrimoniale negli ultimi anni? Chi scrive non ricorda il numero, ma sicuramente ricorda che sono state parecchie. Ecco perché tutta la scenata di Teddy dal concessionario d’auto non può essere presa sul serio, portando una situazione sulla carta delicata ad apparire superficiale. Stessa solfa per quanto riguarda il ritorno della dottoressa Cass Beckman (interpretata da Sophia Bush), riapparsa magicamente per l’occasione. Durerà almeno il tempo di costruire una storyline seria questa volta?
Ma se Owen e Teddy sono la prima coppia che ancora non scoppia davvero (nel senso che aleggia ancora la loro ombra nelle trame), la seconda è ovviamente quella composta da Lucas e Simone.
Anche qui, la situazione è già intollerabile da diverso tempo e di sicuro non serviva la reazione bambinesca di Lucas a peggiorare il tutto. Quanto accaduto tra Adams e il nuovo specializzando, rientra di diritto in uno di quei “soliti casi” a cui si accennava prima. Una dinamica vecchia e stanca, che procede con uno script scontato con l’inevitabile “rimprovero” della Bailey a sistemare il tutto. Da questo punto di vista, dispiace vedere Adams ripiombare nei soliti comportamenti infantili, frenando sempre la crescita del personaggio.
PICCOLI SHEPHERD CRESCONO
Ma il “solito” copione non si ferma certo qui. Anche in sala operatoria la situazione non cambia, seppur il plus di queste situazioni è la componente emotiva. Per quanto i casi siano sempre simili e, soprattutto, non c’è più quell’attenzione profonda nel far emergere i sentimenti attraverso i pazienti, inevitabilmente questi si presentano sempre meglio delle storyline dedicate ai protagonisti. Sia per il cambio dei personaggi, sia perché si tratta pur sempre di situazioni più difficili e dal futuro incerto.
Ovviamente, non variano molto i comportamenti dei medici che si occupano dei casi. Per l’occasione, prende il sopravvento l’indecisione di Ndugu, seppur questo ha come scopo quel lento ma continuo avvicinamento con Jules. E, per ora, non ci si lamenterà del fatto che Winston ha finalmente trovato qualcosa da fare in questo show dopo l’addio di Maggie.
Presente ancora una volta in questa stagione anche Meredith, che in “Between Two Lungs” si ritrova a fare i conti con i figli ormai adolescenti. La scena, anche simpatica nel suo piccolo, provoca angoscia per il tempo che scorre: vedere un bambino nato nello show alla 9 stagione ormai teenager, rende ancora più concreto il concetto di longevità della serie. E questa appare ancora più esagerata.
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Solito copione per Grey’s Anatomy. Ormai non c’è neanche più bisogno di sorprendersi tanto.
