Ciò che Bryan Fuller sta realizzando con Hannibal è un grandissimo atto di coraggio e professionalità artistica; gli spettatori che stanno subendo il fascino del male da parte di questa serie, sono di fronte ad un nuovo colpo di scena, piazzato con estrema audacia e che rende ancor più succulenta la
visione degli episodi.
Hannibal spinge i suoi pazienti a trasformare in realtà i loro istinti animaleschi: la sua terapia li guida fino a quel momento e lo psichiatra, avido di curiosità, si gode lo spettacolo. Will è per il Dr. Lecter, la classica scheggia impazzita: l’istinto è affiorato si, ma la guida di Hannibal non è più possibile, perchè Graham si muove da solo nei meandri della propria oscurità.
In “Shiizakana”, il punto cardine della puntata è appunto il divenire animali, non solo per il caso della settimana, agghiacciante ma per il modo in cui questo si ricollega al rapporto tra i due protagonisti. Hannibal spinge sempre più Will a scavare a fondo, ad abbracciare il proprio istinto di morte, nonostante sappia perfettamente che questo si scatenerà proprio su di lui; Graham giunge all’amara consapevolezza che non è più la manipolazione dello psichiatra ma è lui stesso ad avere bisogno uccidere, di sentire la potenza di una vita spegnersi fra le mani. Ed è qui che entra in gioco il cambiamento di rotta dello show: nella bellissima scena finale, Will porta ad Hannibal il risultato della sua caccia; egli non è più solo l’esca viva che solletica il pesce, si sta tramutando sempre più nello stesso predatore.
L’amore, è l’altra tematica fondamentale dell’episodio, già proposta in altre puntate ma qui chiaramente visibile: Hannibal ama Will, platonicamente, ed è attraverso questa pulsione insistente che, visto del potenziale nell’amato, vuole aiutarlo a tirarlo fuori. Ecco perchè ne è ossessionato, perchè attratto dalla sua oscurità, perchè vuole condividerne i successi; il Dr. Lecter ci spiega in un passaggio, la sua definizione dell’amore, che in modo sicuramente contorto ma con una coerenza ferrea, fa capire il motivo della sua “missione” verso Graham :”Attraverso questo amore, vediamo il potenziale di colui che amiamo.
Attraverso questo amore, permettiamo al nostro amato di vedere il suo
potenziale. Esprimendo questo amore, il potenziale del nostro amato si
concretizza“. A questo proposito ci accorgiamo una volta di più della vuotezza del rapporto tra Hannibal e Alana, confrontata con la passione che Lecter mette nella sua “amicizia” con Will. Graham sogna di uccidere Hannibal con le proprie mani, di tramutare questo istinto in qualcosa di caldo e tangibile, non celato dietro alla freddezza di un arma da fuoco. C’è un desiderio di intimità tra i due e la loro relazione viene sublimata nella morte, quella che Will vuole dare al Dr. Lecter. L’amore, per Hannibal è indissolubilmente legato alla morte, perchè è l’unico modo che conosce per spiegare il suo concetto di affetto ed emozione.
In “Naka-Choko” assistiamo al rinnovato rapporto, sotto l’ombra dell’omicidio, tra Will e Hannibal: il dono fatto dall’ex profiler al dottore altro non è che l’uccisione di Randall Tier, il serial killer dell’episodio precedente e in una scena surreale e recitata perfettamente, vediamo i due uomini spalleggiarsi, lanciarsi frecciatine davanti alla scena dell’omicidio, alla creazione di morte costruita da Will che per una volta non è solo profiler empatico, poichè è sua la mano di chi ha compiuto l’opera. La chimica tra i due è così palpabile che anche Jack Crawford, davanti alla scena del delitto. se ne accorge: il momento è molto intenso, a livello visivo di vero impatto, dimostrando ancora una volta il tratto artistico dello show.
L’amore provato da Hannibal in “Shiikazana”, qui si racconta con rinnovato vigore e da un punto di vista fino a questo momento inedito: nella scena di sesso tra Alana, sempre più accecata e il Dottore, si sovrappone quella tra Will e Margot Verger, la ragazza che vuole liberarsi dal fratello carnefice. La donna è spinta da Hannibal nelle braccia di Will, così da trovare una soluzione al suo problema e poter uccidere liberamente il gemello Mason, ma quello che più ci interessa è la sovrapposizione dei volti nelle scene dell’amplesso: da un lato Will, sostituisce al viso di Margot quello della Dott.ssa Bloom, dall’altro Hannibal, per un breve frammento, vede in Alana il volto di Will, a conferma della sua dichiarazione di emozoni verso l’uomo.
La connessione, così forte, spinge il Dr. Lecter a credere che Will sia il suo compagno più affine e sarà questo il punto debole dove colpire.
Chi nutre dubbi, davanti all’idillio tra Hannibal è Will, è Freddie Lounds: non solo Jack si è accorto del legame tra i due, la giornalista, che decide di indagare da sola sulla cosa, è la vittima (?) che sigilla, con un pasto e quindi con la condivisione dell’atto del cannibalismo, l’intesa tra la coppia sempre più collaudata.
Ma non lasciamoci sfuggire quello che non ci è stato fatto vedere: nonostante l’evolversi dell’istinto oscuro di Will, l’uomo sta solo facendo in modo che il Dr. Lecter gli dia totale fiducia, per poi colpirlo e prendersi la sua vendetta. La complicità fra i due è reale, ma questo spalleggiamento è soltato una strategia: Hannibal lo capirà o ne resterà vittima?
- La declinazione d’amore da parte del Dr. Lecter
- L’evoluzione di Will e la sua strategia per incastrare Hannibal
- Dialoghi intrisi di “non detto”, ancor più interessante di ciò che è esplicitamente palesato
- Fotografia eccellente
- I fratelli Verger, magistralmente interpretati
- La cecità assoluta di Alana
Mads Mikkelsen e Hugh Dancy fanno un lavoro ottimo e le sapienti mani di Fuller, stanno disegnando una storia dai contorni sempre più foschi e inquietanti, che non lasciano indifferenti, catapultando il pubblico in un universo orrorifico davvero affascinante.
Su-zakana 2×08 | 2.80 milioni – 0.8 rating |
Shiizakana 2×09 | 2.45 milioni – 0.9 rating |
Naka-Choko 2×10 | 2.28 milioni – 0.9 ratings |
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Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.