Sapevamo che questo season finale non avrebbe svelato alcun mistero. Tutto è rimasto pressoché uguale, tranne alcuni ruoli che si sono evoluti cambiando la propria funzione nello svolgimento della trama.
In primis lo Sceriffo Langston cambia totalmente la sua posizione. Tutta colpa di una moglie che torna dall’aldilà con un fardello pesante. Purtroppo l’uomo non è in grado di affrontare la situazione al meglio, anzi, in realtà il rifiuto e l’abbandono della moglie lo spingono a tirare fuori la sua vera natura: cattiva e vendicativa, anche se forse agisce solo in maniera troppo avventata. L’ormai ex signora Langoston era già stata introdotta, in modo subdolo, diverse puntate fa e di per se non ha un ruolo prioritario ma svolge comunque una funzione importante ora: quella di essere la goccia che fa traboccare il vaso della pazienza dello sceriffo, e quella di smuovere Maggie che in fin dei conti in sette puntate ha rivestito i panni di un personaggio piatto e senza personalità. Date a Cesare quel che è di Cesare: Devin Kelley alias Maggie ha finalmente modo di far esplodere il personaggio in una reazione forte e così l’attrice da sfoggio di saper recitare anche parti drammatiche, e Maggie vomita addosso alla madre troppi anni di rancori mai espressi.
Per quanto riguarda Bellamy, invece, sembra che il suo ruolo inutile nella prima stagione si possa spiegare come non casuale. Sembra davvero che gli autori abbiano fatto una scelta ben ponderata e non è stato un caso se l’uomo è rimasto spesso marginale rispetto la trama stessa del telefilm. Inoltre, il cliffhanger finale fa si che scatti il meccanismo della curiosità nel telespettatore e lascia presupporre che la sua funzione sarà più centrale nella prossima stagione.
Insomma, la città è nel caos per colpa di un vecchio e non sepolto rancore, i risorti sono sparsi ovunque, Maggie è in manette e Arcadia è in quarantena. La follia dilaga e i cittadini si trovano a dover affrontare una nuova realtà, diversa e piena di interrogativi. Tutto questo si riassume con l’idea che gli autori sanno esattamente come gestire la serie e che hanno saputo con astuzia mettere molta carne al fuoco.
Come già accennato più volte, si conferma la qualità di questa serie tv che anche se a volte schiaccia fin troppo il freno riesce comunque a coinvolgere il telespettatore fomentando la sua curiosità che di volta in volta si trova a poter fare nuove teorie, smantellare le vecchie o rafforzare quelle ben radicare da sette puntate. Ma sopra ogni cosa c’è da dire che il più grande vanto di Resurrection è la durata della stagione che è perfetta per non stancare ma soprattutto lo è per il genere che viene trattato, infatti a lungo andare anche solo tredici puntate avrebbero rischiato di stancare e annoiare.
Passiamo infine all’angolo delle domande e delle toto-ipotesi della settimana. Per il season finale le grandi domande sono:
- Che cosa sono quegli insetti incisi sul dorso e svuotati? Mosche, scarafaggi?
- Bellamy è davvero il figlio della coppia di risorti?
A tutto ciò va aggiunta l’ipotesi quasi scontata che Bellamy non sia li per caso e di conseguenza Jacob non sarebbe risorto a casualmente in Cina, anzi, la sua comparsa in quel luogo e in quel momento è voluta. Perché?
- Rachel che rivede se stessa sul tavolo dell’obitorio
- Maggie che tira fuori gli attributi e di conseguenza l’attrice mostra la sua abilità recitativa
- Trama sapientemente gestita che ci lascia con molteplici dubbi
- Ancora non ci capisce lo scopo di Caleb, ci verrà mai svelato?
- “Torn Apart” è la conferma del fatto che questa prima stagione è stata decisamente positiva
- Lo Sceriffo Langston e il suo rancore, disposto anche a sacrificare la famiglia
- Qualche discrepanza e dubbio nella storia di Bellamy e dei suoi genitori. Sembra quindi che il poliziotto sia originario di Arcadia ma vedendo la sua età e quella di Harold pare che qualcosa non torni. Non dovrebbero essersi conosciuti? Harold non dovrebbe ricordarsi almeno dei genitori di Bellamy?
Schemes Of Devil 1×07 | 7.46 milioni – 1.9 rating |
Torn Apart 1×08 | 8.16 milioni – 2.1 rating |
VOTO EMMY
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Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.