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Hannibal 3×06 – DolceTEMPO DI LETTURA 5 min

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“Dolce” si presenta come episodio molto più paradossale e onirico del solito, risultando creativo e vincente da un lato, ma mostrando il fianco più debole dall’altro.
Dopo la notizia della cancellazione del serial da parte di NBC, lecita è stata la reazione dei fan che hanno gridato all’ingiustizia considerando il livello qualitativo di telefilm ben più scarsi che ancora infestano le reti televisive e non. Analizzando le stagioni e il prodotto, ci rendiamo conto però che un format come questo non può durare in eterno, semplicemente perché si rischia di cadere nel manierismo puro e semplice, tralasciando storia e ritmo, necessari al suo svolgimento.
Fino ad ora il montaggio delle scene, l’attenzione quasi maniacale al dettaglio e i dialoghi sono stati all’altezza, ma si riuscirebbe davvero a mantenere questo standard qualitativo per, ad esempio, sei stagioni? La storia ci insegna che rinunciare ad alcuni prodotti al momento giusto è la scelta migliore perché consegna agli spettatori qualcosa che si potrà solo rimpiangere per la sua bellezza e coerenza; ci sono fan di alcune serie che ancora si sentono traditi da quello che hanno vissuto negli ultimi episodi delle loro serie preferite, per non parlare di finali assolutamente inadeguati per quelle che erano state le promesse iniziali.
Tornando all’episodio, si ha la netta e ovvia sensazione di essere al punto di svolta: Hannibal ha una taglia sulla testa e deve lasciare l’Italia, Will arriva a Firenze e Bedelia decide di mettere in atto il suo piano. La scacchiera muove le sue pedine e su tutte la mossa più intrigante è quella della Dott.ssa Du Maurier: una fascinosa e doppiogiochista Gillian Anderson si inietta sostanze psicotrope per apparire plagiata da Lecter, si finge all’oscuro delle intenzioni di Hannibal con Jack e Will per poi vendere il dottore alla polizia corrotta dai Verger. Bedelia fin da subito ci è apparsa misteriosa, un personaggio imprevedibile e ora abbiamo la certezza dei suoi intenti: salvarsi e condannare Hannibal nonostante spesso ci sia sembrata davvero devota a lui, soprattutto perché anche lei ha dei lati oscuri che Lecter sembrava essere riuscito a tirar fuori.
L’altro momento importante è l’incontro tra i due “amanti” Will e Hannibal. I due si vedono davanti al quadro botticelliano e, ancora una volta, la connessione è fortissima. Si guardano, si scrutano, si vogliono capire a fondo, anche se sanno perfettamente che il loro rapporto finirà nel sangue: l’immagine dei loro volti fumosi che si uniscono e sovrappongono sono l’esempio di un’estetica meravigliosa ed efficace che rafforza la narrazione, regalando un’emozione importante allo spettatore, permettendogli di comprendere gli stati d’animo dei due uomini.
Lo stesso non si può dire per ciò che accade tra Margot e Alana: la fotografia della scena di sesso che le vede protagoniste è a livello di immagine perfetta, sensuale, un caleidoscopio di corpi in simbiosi, che geometricamente si incastrano e poi si lasciano. Da qui, però, quello che si diceva ad inizio recensione: questo segmento narrativo rallenta troppo il ritmo della puntata e soprattutto non si sentiva il bisogno di questa unione tra la Bloom e la sorella di Mason. E’ vero, Verger, nella sua raccapricciante visione malata, vuole ricongiungersi a Margot permettendole di realizzare il desiderio di avere un figlio (anche se le ha fatto strappare l’utero in uno dei momenti più brutali della scorsa stagione). La prescelta “mamma in affitto” sembrerebbe Alana: l’avvicinamento sessuale tra le due donne però non è necessario e sembra essere messo lì per rimarcare il cambiamento della Bloom dopo il trattamento subito da Lecter.
Il culmine narrativo, però, si raggiunge a fine episodio dove da un paio di puntate sembrano concentrarsi i veri colpi di scena: all’ultima cena fiorentina di Hannibal gli invitati sono un Will incosciente e Jack che, dopo l’incontro carico di tensione avuto con Chiyoh, cade nella trappola del dottore. Un flash delle cene a tre a Baltimora ci balza subito nella mente, ma ci rendiamo conto che tutto è cambiato; Lecter sta per aprire il cranio di Will, un chiaro omaggio al film “Hannibal” con Hopkins, perché ormai è certo che per perdonarlo, per capirlo a sua volta, deve necessariamente mangiarlo. La scena è surreale, tanto da chiederci se avvenuta realmente, e viene bruscamente interrotta per ritrovare il dottore e Graham appesi a testa in giù come maiali, nella tenuta di Mason.
Verger, riuscirà a realizzare il suo desiderio di cibarsi di Hannibal, laccato come se fosse un’anatra?
Con il ritorno dei protagonisti negli Stati Uniti, si apre la seconda parte di stagione: il segmento narrativo che ha coinvolto l’Italia sembra finito ma la caccia da parte dell’FBI è ancora aperta.
L’altro punto interrogativo riguarda Chiyoh: la donna, nel dialogo con Bedelia, spiega che vuole intrappolare Lecter e riservargli il trattamento avuto a sua volta da lui; eppure, quando le si para davanti il momento di poter almeno ferire il dottore, sceglie di colpire Will, dimostrando la sua fedeltà verso Hannibal. Cosa farà ora? Vorrà ancora vendetta o si schiererà definitivamente dalla parte del suo predatore?

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • L’incontro tra Hannibal e Will
  • Bedelia e il suo piano 
  • Colpo di scena finale
  • Estetica non sempre a servizio della narrazione che rischia di rallentare la trama
“Dolce” è la puntata che apre ufficialmente le porte alla seconda parte della stagione: riuscire a tenere alto il livello estetico ed insieme narrativo è una sfida per gli sceneggiatori che, se riescono a vincere, consegneranno ai posteri tre stagioni d’eccellenza.
Contorno 3×05 1.29 milioni – 0.4 rating
Dolce 3×06 1.40 milioni – 0.4 rating

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