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How To Get Away With Murder 1×07 – He Deserved To DieTEMPO DI LETTURA 4 min

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Ormai il gap tra flashforward e presente si fa sempre più risicato e con esso anche gli elementi mancanti per la ricostruzione dell’omicidio perpetrato nella notte del falò. Seguendo questo trend appare evidente che in due puntate le due linee temporali convergeranno in una sola e finalmente sarà più chiara l’esatta dinamica dell’evento che sta monopolizzando gran parte delle domande. Nel frattempo però c’è tutto il tempo per preparare il terreno nell’attesa della famigerata serata e ovviamente ci sono cose che devono accadere, situazioni che devono modificarsi e altarini da svelare.
“He Deserved To Die” svolge esattamente la funzione per la quale è stata costruita, cioè imbastire alcuni degli eventi clou che all’epoca del “Pilot” sembravano essere decisamente assurdi. Si parla ovviamente di scene come il primo bacio tra Wes e Rebecca, il tradimento di Laurel e, ultimo ma non meno importante, il possibile e plausibilissimo movente dell’omicidio di Lila Stangard: l’essere incinta del Prof. Sam Keating. Se fino ad ora le strutture degli episodi alternavano tre filoni (flashforward, caso del giorno ed evoluzione della trama orizzontale nel presente), qui in “He Deserved To Die” le ultime due convergono in una sola perchè al banco degli imputati è chiamata Rebecca. L’accelerazione data alla trama è apprezzabile quanto necessaria per mantenere il tenore della serie ad alti livelli senza precipitare nella ripetitività classica di un procedurale medio, se si considera poi che la scelta di ABC e produttori è stata quella di ridurre il tutto a 15 episodi invece dei canonici 22-24, il tutto comincia ad assumere un significato ben preciso ed è sempre più evidente la presenza di uno schema chiaro e puntiglioso di tutte le vicende. Questa particolare lungimiranza che in genere si riscontra solamente nei prodotti via cavo, sta permettendo ad How To Get Away With Murder di salire nell’olimpo delle migliori nuove serie della stagione 2014/15, segno evidente che anche nei 5 network principali si possono fare buone cose, se si vuole.
Magari vi è sfuggito ma ogni puntata è costruita intorno ad un personaggio in particolare, scelta che ne permette di esaltare pregi e difetti ma anche di tridimensionalizzarlo qualora abbia avuto poco spazio a disposizione fino ad ora. Questa scelta può passare inosservata se si guarda all’armonia con la quale si avvicendano le varie scene, però c’è e che lo si voglia ammettere o meno è un’ottima cosa perchè concede spazio a tutti ed è un escamotage perfetto per le serie con un cast folto e dalle personalità diametralmente opposte, come Lost in pratica.
Come era prevedibile il processo per l’omicidio della Stangard è ricco di colpi di scena che catturano per i doppi e tripli giochi con cui tra accusa e difesa si cerca di tirare l’acqua al proprio mulino, a farne le spese, come spesso accade, però è la giustizia stessa che spesso perisce di fronte a questo tipo di sotterfugi. Rebecca è l’imputata numero 1 sulla carta ma in realtà, dopo l’ultima notizia riguardante la gravidanza della defunta, tutti gli occhi ora sono puntati sul marito di Annalise che, pur di non far trapelare la notizia avrebbe potuto ucciderla risolvendo due problemi in uno. Il movente c’è ed è anche solido, tuttavia se c’è una cosa che abbiamo imparato guardando How To Get Away With Murder è che le situazioni hanno sempre più di una sfaccettatura e quest’ultima cambia anche molto spesso, quindi prima di puntare il dito è il caso di aspettare. Questa però è una delle qualità più importanti della serie che infatti la sfrutta sapientemente e con coscienza non facendo mai cose a caso e comunque avendo sempre un obiettivo preciso a cui fare riferimento.
Il fatto che questo sia un episodio contraddistinto da una serie di svolte sentimentali (WES e Laurel in primis ma anche Connor) non rende disarmonica nè la narrazione nè lo rende “fuori luogo” rispetto agli standard tenuti fino ad ora, anzi. I risvolti amorosi, necessari per avvicinarsi ai vari flashforward, sono giustificati da eventi e luoghi propizi che li legittimano e li rendono adatti anche al contesto seriale ed al target di pubblico a cui mira How To Get Away With Murder. Tutto funziona bene, piace ed intrattiene senza mai stancare ed esagerare. Certo, al solito, alcuni momenti dentro e fuori l’aula sono un po’ troppo romanzati ma fa parte della serie e bisogna accettarla nel pacchetto seriale.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Evoluzione della trama orizzontale
  • Coerenza nei colpi di scena
  • Velocità e ritmo della narrazione
  • Momenti troppo romanzati dentro e fuori l’aula del tribunale

 

Al solito How To Get Away With Murder intrattiene, diverte e porta avanti la narrazione nel miglior modo possibile. Non ci si può davvero lamentare per gli standard imposti dalla serie e “He Deserved To Die” gli rispetta appieno.

 

Freakin’ Whack-a-mole 1×06 8.68 milioni – 2.7 rating
He Deserved To Die 1×07 9.18 milioni – 2.8 rating

 

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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.

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