How To Get Away With Murder 5×12 – We Know EverythingTEMPO DI LETTURA 3 min

Dopo ben 5 anni di visione, gli spettatori hanno imparato a conoscere fin troppo bene How To Get Away With Murder arrivando a capire come il suo modo di fare sia spesso diviso in ben due facciate. Da una parte c’è sempre il caso orizzontale che definisce la stagione e si presenta in maniera lineare, dall’altro, invece, si distribuiscono mille sfaccettature diverse, fatte di complotti e sottotrame presentate in maniera così arzigogolata da non far capire un bel niente.
Come già descritto nelle precedenti recensioni, la trama orizzontale di questo quinto ciclo si è mostrata realmente solo durante il mid-season finale. Prima di allora a farla da padrone erano state perlopiù storyline confuse senza né capo né coda che ancora oggi lasciano perplessi e senza una vera e propria chiusura (il figlio e la sorella di Bonnie??). Con l’assassino di Miller durante il matrimonio, dunque, si è finalmente ricreato quell’evento cardine attorno al quale far girare tutti i personaggi e, considerando il collegamento con la storia del padre di Nate che ad oggi rimane ancora una delle trame migliori presentate, questa situazione si aggiudica tranquillamente la scena, ergendosi a storyline principale della seconda parte di stagione.
Il piano di Nate per scaricare tutta la colpa dell’opera compiuta da lui e Bonnie sulla Governatrice, sembrava procedere nella direzione giusta, soprattutto considerati i dubbi che ancora imperversano sulla figura di Miller, confermati anche dall’ingresso nel quadro di Gabriel. Un percorso, quindi, che si è lasciato seguire in maniera abbastanza lineare, attirando facilmente l’attenzione senza troppi giri pindarici. Non guasta poi, che a tutta questa storia sia stato inserito un bel cliffhanger sul finale di episodio, con la foto pubblicata dalla madre di Connor che ribalta tutti i piani dei protagonisti, mettendo a rischio l’intero alibi di Nate. Un evento abbastanza prevedibile (Oliver davvero non ha pensato alle foto scattate dagli ospiti?) che però serve a tirare avanti (e complicare) la situazione per i prossimi tre episodi che termineranno la stagione.
Ma se la trama principale è ciò che continua ad incuriosire, sono tutti gli altri elementi che gravitano intorno ad essa a risultare così confusionari da diventare quasi fastidiosi. Questo si può tranquillamente definire uno dei maggiori difetti di How To Get Away With Murder, visto e rivisto molte volte nel corso delle passate stagioni; gli intrallazzi che vengono presentati, si ritrovano a sovrapporsi in maniera così frenetica e caotica da non trovare più un senso razionale ad essi. In questo caso la ripresa della morte di Sam  o dell’adozione sfumata di Wes da parte di Annalise e, ancora, il ruolo che si vuole cercare di dare a Tegan, continuano a risultare frenetiche messe in atto per occupare minutaggio che difficilmente alla fine risulteranno importanti, mentre già adesso appaiono prive di senso logico.
La considerazione finale per “We Know Everything” va tutta all’accusa di terrorismo per il quale è stato coinvolto Gabriel. In sé per sé, l’intera situazione è risultata esagerata con l’unico obiettivo di aggiungere altri elementi sconclusionati nel calderone, proprio come si diceva nelle righe precedenti, tuttavia, rivedere Annalise in tribunale a fare ciò che sa fare meglio è stato altamente piacevole, riportando anche solo per pochi minuti l’attenzione su quella parte legal che tanto sta mancando alla serie.

Il finale di episodio fa ripiombare nei guai tutti i personaggi, rovinando il piano studiato a tavolino. Tuttavia, mancano ancora tre episodi al season finale e qualcosa in questi ultimi appuntamenti deve pur succedere.