Lo scorso 1° aprile, si è consumato un piccolo grande evento nel mondo seriale. Christopher Meloni, infatti, è tornato dopo dieci anni a rivestire i panni del detective Elliot Stabler.
Il personaggio è tornato “a casa”, ma principalmente per aprire un nuovo capitolo del longevo franchise ideato da Dick Wolf, intitolato Organized Crime.
Durante i suoi anni di assenza da New York (città dove è ambientata anche la nuova serie) Stabler sarebbe stato in Italia, tra Roma e la Puglia, ad indagare i legami del “triangolo di ferro” tra mafia italiana, albanese e russa. Questo ovviamente gli ha creato dei nemici.
RITROVARSI
Ritornare a New York significa ritrovare Olivia Benson. La riunione fra i due fornisce una buona metà delle emozioni di questo crossover, ma non avviene certo in un contesto tranquillo e sentimentale.
I due si rivedono inaspettatamente, quando la moglie di Stabler resta vittima di un attentato. Elliot e Olivia non si sono sentiti durante tutti questi anni, lei nel frattempo ha adottato il piccolo Noah. Non c’è tempo, però, di sedersi a dipanare le questioni rimaste in sospeso: bisogna trovare i responsabili dell’assassinio.
Sul fronte personale, inoltre, Stabler deve elaborare il lutto insieme ai suoi figli (soprattutto il più piccolo, nato durante un memorabile episodio della nona stagione). L’escamotage narrativo di eliminare la moglie, comunque, sembra più orientato a permettere nuove relazioni sentimentali all’irascibile detective, piuttosto che ad un riavvicinamento con l’ex partner.
L’IMPORTANZA DEL GIOCO DI SQUADRA
Rispetto a tutti gli altri prodotti del franchise Law & Order e anche a quelli del mondo di Chicago, una caratteristica salta agli occhi: non c’è gioco di squadra. I membri del team destinati ad affiancare Stabler nella lotta al crimine organizzato non vengono presentati, sono solo ombre sui muri.
Molto più spazio viene dedicato alle figure dei criminali, padre e figlio, interpretati dagli ospiti speciali Chazz Palminteri e Dylan McDermott.
Questa scelta di sicuro vuole diversificare il prodotto ed essere funzionale alla struttura di Organized Crime, dove il caso da risolvere si dipanerà attraverso molte puntate. Buona parte degli spettatori, però, si saranno di certo accostati alla visione perché già abituati alle produzioni Dick Wolf, nelle quali è sempre di primaria importanza una squadra di protagonisti molto affiatata, quasi una famiglia.
La scommessa, per quanto meritoria, è dunque azzardata. Solo il tempo dirà se si rivelerà vincente.
CONSIDERAZIONI GENERALI
Anche in Organized Crime, confezione e impaginazione sono quelli tipici del mondo Law & Order (compreso il mitico cicalino volta pagina). Chazz Palminteri dà vita ad un personaggio che fa piacere odiare, razzista e sessista. Non fa fatica, data la lunga e prestigiosa carriera alle sue spalle. Il figlio gli ha sempre tenuto testa. Massimo atto di sfida: sposare una moglie afroamericana, professoressa universitaria e prenderne il cognome.
Un elemento di interesse per continuare a seguire la serie potrebbe essere vedere se il ragazzo cederà alla tentazione di entrare come socio negli affari di famiglia (Sinatra, come il vecchio Frank). Gli altri personaggi, come si diceva, sono per ora solamente abbozzati. Si spera vivamente in un loro approfondimento nelle prossime puntate.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Non si sa quanto questo nuovo prodotto potrà piacere a chi non è già avvezzo al mondo di Dick Wolf. Chi è già affezionato ai personaggi potrà invece trovare le loro nuove avventure, come sempre fruibili e assolutamente sul pezzo (si nominano Covid e assalto al Campidoglio dello scorso 6 gennaio). Nelle prossime puntate, si vedrà se si rivelerà premiante la scelta di spostare il discorso sull’importanza della famiglia dai “buoni” ai “cattivi”. Per ora il vilain Palminteri è classicissimo ma funziona. Questo è fondamentale.
Nota a margine: avendo a che fare con mafiosi italiani, avendo alle spalle un lungo soggiorno a Roma, Stabler si produce in qualche frase nella lingua di Dante. Il risultato è un po’ spagnoleggiante (“Estoy aspettando el dinero“), ma si è sentito di peggio.
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Casalingoide piemontarda di mezza età, abita da sempre in campagna, ma non fatevi ingannare dai suoi modi stile Nonna Papera. Per lei recensire è come coltivare un orticello di prodotti bio (perché ci mette dentro tutto; le lezioni di inglese, greco e latino al liceo, i viaggi in giro per il mondo, i cartoni animati anni '70 - '80, l'oratorio, la fantascienza, anni di esperienza coi giornali locali, il suo spietato amore per James Spader ...) con finalità nutraceutica, perché guardare film e serie tv è cosa da fare con la stessa cura con cui si sceglie cosa mangiare (ad esempio, deve evitare di eccedere col prodotto italiano a cui è leggermente intollerante).