Come ha fatto il serial stesso in questa puntata, togliamoci anche noi un pesante fardello: il tie-in con “Captain America: Civil War”. Dopo l’annuncio che una puntata di Marvel’s Agents Of S.H.I.E.L.D. sarebbe stata utilizzata come metodo d’esplorazione delle conseguenze del terzo film del Capitano, le preoccupazioni vertevano su quanto spazio avrebbe occupato tale tie-in e quanto questo collegamento con il capitolo conclusivo della trilogia di Capitan America avrebbe sottratto minuti al proseguimento della trama generale della terza stagione. Fortunatamente, grazie a un abile trucco degli showrunner, il serial ABC/Marvel Studios riesce a incastrare perfettamente gli eventi del primo film della Phase 3 del Marvel Cinematic Universe con la guerra contro Hive.
In diverse sinossi si potevano leggere frasi come: “Emancipation will deal with Captain America: Civil War’s aftermatch“; leggendo quel termine, aftermatch, subito si pensava a una puntata tipo “The Well” in cui si sarebbero affrontate di petto le conseguenze del film, oltre che raccogliere i cocci seminati nel lungometraggio. E invece è un barbatrucco. “Emancipation”, per soddisfare le esigenze di continuare una sua storia senza troppe “contaminazioni esterne” e di adattarsi al cambiamento socio-politico del MCU, seleziona accuratamente un aspetto del lungometraggio che possa sia essere anonimo e riempitivo e, contemporaneamente, utile per comprendere maggiormente “Captain America: Civil War” e il futuro sviluppo di questo universo narrativo.
I vincitori sono gli Accordi di Sokovia, non solo maggiormente spiegati ma visti anche “in azione” grazie agli spiegoni di Glenn Talbot. La scelta di trattare in maniera più dettagliata gli Accordi si dimostra azzeccatissima per il fatto che, non solo si collega direttamente al film senza svelare troppi elementi topici della trama, ma anche perché sottolinea come gli Accordi siano una vera e propria legge integrante del Marvel Cinematic Universe che andrà a influenzare (chi più, chi meno) le prossime produzioni cinematografico-televisive. Ma come detto righe sopra, l’approfondimento della versione cinematografica dell’Atto di Registrazione è semplicemente un elemento riempitivo che arricchisce la puntata senza fare da elemento trainante. Gli elementi trainanti sono ben altri.
A fine visione si realizza come “Emancipation” si presenti come un enorme specchietto per le allodole atto a far credere che la puntata andrà in una certa direzione, per poi prenderne una completamente diversa: in parole povere, l’episodio risulta concepito in funzione del ribaltamento narrativo a cui assistiamo a pochi minuti dalla fine, nonché punto di snodo della serie. Mentre pare di vedere l’ennesimo ammutinamento di uno dei membri del Team Coulson, in realtà ci troviamo davanti alla vera vendetta degli agenti S.H.I.E.L.D. capitanata da Phil in risposta alla pugnalata alla schiena ricevuta da Hive in “The Team“. In tutte le sequenze che ci accompagnano alla fine, diversi sono gli aspetti encomiabili di questa porzione di episodio, due in particolare: “l’evasione” di Lincoln dalla base e l’entrata in scena di Lash.
La fuga di Lincoln è una sequenza magistralmente scritta e diretta, non solo perché lascia credere agli spettatori che l’Inumano stia davvero passando dalla parte del nemico (e, di conseguenza, prepara il terreno per il successivo colpo di scena) ma anche per il taglio più classico e stealth che si è deciso di dare alla sua fuga. Più Metal Gear Solid e meno Mercenari insomma, e, proprio per questo, l’intera sequenza va premiata poiché è anche parte del genere spionistico organizzare fughe silenziose in cui si privilegia la tattica all’azione. Azione che comunque arriva nell’episodio grazie all’inaspettata entrata in scena di Lash, personaggio che ci si aspettava di vedere in futuro, ma non come “asso nella manica” del Team Coulson: della serie “in amore e in guerra tutto è lecito”.
Ottima la trovata di usare l’ex-Andrew Garner come pezzo da novanta contro Hive e ottimo anche il combattimento che ne segue; meno riuscita e decisamente discutibile, però, la decisione di ucciderlo all’interno della sua stagione d’esordio e con così poche apparizioni sul groppone. Se dovessimo fare seduta stante un necrologio per descrivere il personaggio, indubbiamente dovremmo etichettarlo come uno degli elementi peggio gestiti della stagione, soprattutto in questa seconda parte. Con la sua morte, come se non bastasse, si preclude poi qualsiasi tipo di approfondimento futuro che potesse avvicinarlo alla missione della sua originale controparte cartacea, sbarrando così la strada a eventuali sviluppi che di certo sarebbero stati molto interessanti. Era un personaggio giovane e che tanto poteva dare, personaggio che più avanti avrebbe potuto anche essere tolto di mezzo, ma non dopo una così povera caratterizzazione. Così è solo un semplice spreco di potenziale del materiale cartaceo disponibile. Magari potrebbe tornare in futuro come hanno fatto molti altri personaggi ma, se così fosse, a che pro ucciderlo in “Emancipation”? Solo per azzeccare una “morte illustre” prima del season finale e aumentare la drammaticità della run sul Fallen Agent? Se così fosse, il personaggio si dimostra ulteriormente sprecato e inserito solo per fare numero.
- Come la scorsa puntata, anche in “Emancipation” si sprecano i riferimenti a quanto accaduto in “Captain America: Civil War”, terzo capitolo della saga cinematografica di Capitan America che ha cambiato la faccia del Marvel Cinematic Universe. La novità sta, però, nel citare esplicitamente gli Accordi di Sokovia: la versione MCU dell’Atto di Registrazione dei Supereroi, legge governativa che impone ai superumani di registrare presso le autorità le proprie generalità anagrafica e descrizione e funzionalità dei propri poteri.
- “Emancipation” è il tie-in ufficiale con “Captain America: Civil War”.
- “Non sono l’uomo che sussurrava agli Inumani” dice a grandi linee Mack quando viene atterrato da Lincoln, citando la celebre pellicola “L’uomo che sussurrava ai cavalli” basata sull’omonimo romanzo.
- Fanno il loro debutto i Primitivi Alfa. Sono una razza di ominidi creati dagli Inumani per evitare alla loro scarsa popolazione lo svolgimento di qualsiasi tipologia di lavoro manuale, svolto, per l’appunto, dagli Alfa come schiavi. Data la loro funzione nella società inumana, sono stati realizzati tramite ingegneria genetica per possedere una forza fisica immensa, un quoziente intellettivo estremamente ridotto e la totale impossibilità di riprodursi, motivo per il quale nascono unicamente tramite clonazione. Prima comparsa: Fantastic Four #47 del 1966.
- In questa puntata James sembra aver preso definitivamente la catena come sua arma per eccellenza, catena che nei fumetti usa davvero come arma di ordinanza.
- Questa è la terza parte di una saga (composta da quattro episodi) intitolata “Fallen Agent”, saga composta dagli episodi: “The Singularity“, “Failed Experiments“, “Emancipation”, “Absolution & Ascension”. Questa run avrà come culmine la morte di un membro importante del cast protagonista. Per fomentare l’hype, la Marvel ha rilasciato un’immagine promozionale al riguardo che rende omaggio alla storica copertina The Amazing Spider-Man #121 del 1973: storia in cui Gwen Stacy muore. L’immagine è stata realizzata da Greg Land e potete vederla cliccando qui.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Failed Experiments 3×19 | 2.92 milioni – 0.9 rating |
Emancipation 3×20 | 2.93 milioni – 0.9 rating |
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