Marvel’s Agents Of S.H.I.E.L.D. 4×13 – BOOMTEMPO DI LETTURA 6 min

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Come si fa a trasformare un episodio palesemente di passaggio, in uno da ricordare? Spingendo l’acceleratore sul personale.
Con “BOOM”, Marvel’s Agents Of S.H.I.E.L.D. comincia a raggiungere il punto focale della sua storia e sia chiaro che siamo consci di dirlo mentre si è ancora ben lontani dall’avere una trama orizzontale. La 4×13 è stata una puntata in cui si è dato molto spazio agli antagonisti della quarta stagione, dove è stata regalata loro una personalità oppure ci si è prodigati per una maggiore sfaccettatura della stessa.
Nel primo caso rientra sicuramente il Superiore che – anche se non esce completamente dall’etichetta “generic russian villain” – comincia ad avere il suo perché, mettendo in evidenza le ideologie che l’hanno portato ad un odio così profondo per gli Inumani. Se Jeffrey Mace può avere tratti in comune con Capitan America (nella puntata maggiormente accentuati) il Superiore ha sicuramente punti in comune con il Teschio Rosso; tale caratterizzazione del villain è infatti azzeccatissima poiché non solo i due personaggi si presentano come dei “successori” dell’ideologie promosse da Cap ed il Teschio, ma anche perché il Superiore è quel personaggio che rappresenta l’odio razziale fatto a persona che ci vuole in ogni storyline sull’integrazione etnica. Assieme a lui ci va anche Shockley che si distingue per il particolare merito di essere la trasposizione di Nitro, villain di cui potete trovare una breve (ma esauriente) descrizione qui in fondo, nello specchietto Facce da Fumetto. Come leggerete, le sue origini sono molto diverse e rivisitate rispetto alla sua controparte cartacea ma il neo-arrivato Nitro svolge molto bene la sua funzione di “ariete”. È infatti lo sviluppo dei suoi poteri che causa la morte della senatrice Nadeer, sequenza che ha dato letteralmente una botta di vita alla trama; inoltre Nitro è stato anche utile ed efficace come antagonista da rendere partecipe nelle battaglie con poteri (e poi era da un po’ che il serial non trasportava qualche personaggio dei fumetti nella serie).
Nel secondo tipo va inserito invece Radcliffe dato che in “BOOM” viene fatta un’importante rivelazione sul suo passato, cosa che permette al personaggio di assumere un’identità completamente nuova e che di sicuro non ci si aspettava di vedere quando comparì nella stagione scorsa. Qui Holden viene rappresentato come il classico personaggio che ha reagito ad una brutta notizia in malo modo, elaborando la tristezza e la depressione con ciò con cui si è sempre distinto: la tecnologia. Dietro al progetto LMD c’è quindi un motivo molto più personale del semplice sviluppo bellico e del “make S.H.I.E.L.D. great again“, trasformando Radcliffe in un personaggio tragico e determinato. La rivelazione della sua storia d’amore con Agnes Kitsworth gli conferisce una umanità e una tridimensionalità che ricordano quasi Grant Ward, che era malvagio per un motivo ben specifico e comprensibile. La backstory condivisa di Holden e Agnes finisce, di conseguenza, per influenzare anche Aida che subisce una leggera evoluzione caratteriale per osmosi. Descritto in questa maniera, il personaggio si contrappone direttamente a Coulson che si trova in una situazione speculare a Radcliffe e che porta l’ex-Direttore SHIELD a comportarsi in maniera a lui analoga, umanizzando ancora di più il personaggio di Clark Gregg.
Indubbiamente gli aspetti più incisivi della puntata sono questi, affiancati ad altri più ovvi (come i combattimenti tra super e no) ai quali risparmiamo ogni commento in quanto sarebbero dei complimenti, e noi li abbiamo finiti perché questa serie sta dannatamente andando bene anche se i ratings drammatici dicono il contrario. L’unica pecca dell’episodio è proprio l’elemento che permette alla serie di dare vita ad un nuovo ritmo incalzante, ovvero la morte della Senatrice Nadeer. Per come era stato strutturato il personaggio, Nadeer poteva dare ancora molto alla trama e presentarsi come un meschino ostacolo politico, proprio come successo nella 4×11; un ostacolo politico al pari di un Thunderbolt Ross di un Capitan America: Civil War o (se siete nostalgici) di un Henry Peter Gyrich. Questo avrebbe potuto dar vita a scenari narrativi davvero interessanti ma forse il serial non voleva inserire troppi nemici e ha deciso di sacrificarne uno e usarlo come miccia che avrebbe scatenato il risollevarsi della storia. La scelta e la resa rimangono impeccabili, però è un vero peccato per il set-up della Nadeer che prometteva bene.

 

 

Poteva RecenSerie non sbattersi per voi e raccattare tutte le curiosità e le ammiccate d’occhio per la nuova stagione di Marvel’s Agents Of S.H.I.E.L.D.? Maccerto che no, doveva eccome! Per la gioia dei nostri carissimi lettori, ecco a voi la “guida” a tutti i vari easter egg e trivia disseminati nella puntata.

  1. L’episodio citato da Coulson in cui viene infilzato da un’asta asgardiana si riferisce alla scena del film Avengers in cui viene trapassato allo scettro di Loki.


Facce da Fumetto
Conosciamo un po’ di più i volti noti (e ignoti) dell’Universo Marvel cartaceo trapiantati qui, in questo serial televisivo dedito ad espanderne l’universo.
Nitro

Comparso per la prima volta su Captain Marvel #34 del 1974, Nitro si conferma subito come uno dei più temibili avversari della prima incarnazione di Capitan Marvel: l’alieno Kree Mar-Vell, al secolo Robert Hunter. Nitro ottiene il potere di causare esplosioni dopo essere stato modificato geneticamente dalla razza aliena Kree e scagliato subito contro Cap. Marvel nel tentativo di sconfiggerlo, senza ottenere però alcun successo.
A parte il continuare a contrapporsi a Mar-Vell, il villain non si è mai distinto per particolari meriti, se non in due occasioni. Durante un loro combattimento, Nitro causa indirettamente la morte di Cap. Marvel, esponendo quest’ultimo a un gas che gli ha causato un cancro fatale. Per via della genetica modificata dell’eroe, la malattia non si è manifestata subito, ma lentamente e nel corso degli anni, fino a consumare Mar-Vell; la struggente storia della sua morte è raccontata nella graphic novel La Morte Di Capitan Marvel. Il secondo “merito” avviene invece su  Civil War #1 del 2007, dove viene attaccato assieme ad altri supercriminali dal gruppo di supereroi teenager New Warriors, all’epoca protagonisti di un reality show. Per riuscire a sfuggire dal supergruppo, Nitro innesta i suoi poteri facendo saltare in aria una scuola nelle vicinanze causando la “Tragedia di Stamford”. Questo evento porta all’approvazione dell’atto di registrazione dei superumani e alla successiva guerra civile.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • La morte della Senatrice Nadeer
  • I villain
  • Habemus Nitro!
  • Holden Radcliffe: tra determinazione e tragedia
  • Quake VS Nitro
  • La morte dela Senatrice Nadeer

 

“BOOM” è una puntata di passaggio utile soprattutto a mostrare un punto di svolta per la trama orizzontale, lasciando poi sul finire dell’episodio elementi per seguire la prossima. Ma l’operazione più importante fatta in questa 4×13 è la caratterizzazione dei villain della serie che qui mostrano lati della loro personalità che riescono a tridimensionalizzarli egregiamente. Più che sugli eventi in sé, Marvel’s Agents Of S.H.I.E.L.D. ha preferito lavorare sulle emozioni dei personaggi per permettere non solo ai protagonisti di essere più coinvolti emotivamente, ma anche di creare dell’empatia con lo spettatore. A volte non è importante creare qualcosa di originale, quanto più organizzare caratterizzazioni e trame in modo che risultino familiari allo spettatore, così da rispecchiarsi al suo interno. E badate bene: familiare ≠ già visto.

 

Hot Potato Soup 4×12 2.15 milioni – 0.6 rating
BOOM 4×13 2.08 milioni – 0.6 rating

 

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