Con molta calma ma alla fine anche questa terza stagione ha ingranato la marcia giusta. Ci è voluto un po’, anche un po’ troppo, ma il ritmo della storia ha finalmente cominciato ad aumentare venendo scandito principalmente dalla presenza del nuovo villain della stagione, tale Gregory Sallinger, un character che prende liberamente spunto dal misconosciuto Foolkiller, villain dell’Universo Marvel di terza/quarta categoria. Da quando Sallinger è entrato in scena la stagione ha preso una piega diversa, si è inserita infatti una componente di pericolo che era mancata a tutti gli episodi precedenti (cioè dalla 3×01 alla 3×04 in pratica) e da li poi è scattato qualcosa.
Se sulla carta avere un serial killer come nemico poteva non funzionare, nella pratica sembra invece accadere il contrario, principalmente grazie all’ottima interpretazione di Jeremy Bobb (qui al suo massimo splendore) e alla pericolosità rappresentata dalla sua intelligenza. Tuttavia, fino ad ora, mancava veramente un movente a Sallinger, movente che finalmente viene spiegato grazie ad un interessante scambio di punti di vista con Erik.
Sallinger: “I am here to witness the moment you realize your true worth.”
Erik: “My my worth?”
Sallinger: “You are crippled by good looks and charm, and they afford you a pride in your underfed mind. You’ve teamed with an arrogant alcoholic who embodies fortune over ability. She has not earned her powers. She’s cheated.”
Erik: “Yeah. Cheaters suck.”
Sallinger: “And because she has cheated, you two were able to do me harm. Do you see that this is unfair?”
Facendo un rapido OT, nel panorama seriale Dexter ha rappresentato una bellissima variazione sul tema serial killer e, come tale, ha fatto storia (tralasciando qualsiasi commento sul discutibile finale). Una storia a cui chiaramente molti sceneggiatori guardano con interesse per creare personaggi o trame intriganti che prendono ovviamente spunto da Dexter Morgan. Gregory Sallinger, per quanto poco possa avere in comune con la sua controparte fumettistica, ha ben più cose in condivisione con Dexter e anche l’aspetto di Jeremy Bobb (capelli tendenti al rosso, mascella squadrata, vestiario simile) non aiuta la separazione dei due character. Nonostante questa somiglianza possa essere un lato negativo per molti, è altresì innegabile che ci siano delle differenze (come è giusto che sia) e che Sallinger in realtà sia estremamente intrigante sia dal punto di vista psicologico che da quello narrativo, il che porta fondamentalmente ciascuno spettatore ad apprezzarlo o a ritenerlo una scopiazzatura in salsa supereroistica.
Il “momento della verità”, quello in cui Dexter/Sallinger si toglie la maschera e si sente finalmente libero di esprimere la sua vera natura, è utilissimo per portare alla luce un character per ora rimasto nell’ombra o, per meglio dire, semplicemente visto dall’esterno e a cui mancava una connotazione ben definita. Il dialogo con Erik lo tridimensionalizza ulteriormente, ne enfatizza la psicologia malata ed al contempo amplifica la pericolosità insita in un personaggio che non vuole e non può redimersi. Insomma, si conosce finalmente il villain di stagione ed era ora visto che si è appena raggiunta la metà della stagione.
Ovviamente la puntata mantiene sempre i suoi lati negativi che, al solito, vede in scena Malcolm e Jeri. Il problema principale di entrambi i supporter character è il distacco che intercorre le loro storie e quella principale, una separazione così netta ed inefficace da rappresentare ogni volta una sorta di interruzione nell’episodio. Una maggiore coesione alleggerirebbe la visione e li renderebbe più partecipi e magari anche più utili alla trama visto che Malcolm è leggermente utile ma Jeri è fondamentalmente senza punti di contatto con Jessica e Trish. Una bella occasione persa.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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AKA I Wish 3×05 | ND milioni – ND rating |
AKA Sorry Face 3×06 | ND milioni – ND rating |
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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.