Marvel’s Jessica Jones 3×05 – AKA I WishTEMPO DI LETTURA 5 min

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Trish: Uh, I wish I didn’t kill your mom.
Jessica: I wish she wasn’t a mass murderer.

 

Quanti di noi, almeno una volta nella vita, non avrebbero voluto avere a disposizione il leggendario genio della lampada e chiedergli i nostri desideri più reconditi, anche quelli che fatichiamo ad ammettere persino a noi stessi? Purtroppo nella vita reale nulla di tutto ciò esiste, e se le serie sui Defenders targati Marvel/Netflix hanno una caratteristica comune, specie rispetto ai loro colleghi del grande schermo, è proprio quella di voler condire un contesto fatto di super-uomini con una forte base di iper-realismo. E rispetto a tutti, Jessica Jones è da sempre quello più aderente alla “vita vera” di tutti, perlomeno sul piano umano e morale, vedi la profonda auto-distruzione in cui navigano la maggior parte dei suoi protagonisti.
“AKA I Wish” è probabilmente l’episodio più emblematico in questo senso, in cui tutti si trovano a fare i conti con i propri sbagli. Ognuno reagisce in modo diverso, ma con un’assoluta amarezza di fondo. Perché qui, ritornando al paragone precedente, non c’è nessuna macchina del tempo che permette di annullare un certo schiocco. Non potendo tornare indietro, Jessica & Co. sono chiamati ad affrontare i propri errori, ad ammetterli inizialmente e poi a rimediare ad essi. Rispetto agli Avengers che dalla loro si possono rifiutare di farlo, i vigilanti di Hell’s Kitchen sono in qualche modo costretti dalle circostanze ad andare avanti. Ed è dalla loro scelta tra fare comunque la cosa giusta e, invece, chiudersi piuttosto nell’auto-commiserazione, che si misura la portata del loro eroismo.
Per quanto la si veda ripetere continuamente di non sentirsi affatto un’eroina, con tanto di espressioni di disgusto alla sola parola, questa terza stagione è iniziata proprio con Jessica che sembra aver finalmente accettato le proprie responsabilità. Certo, da qui a diventare sul serio la nuova Capitan Marvel ce ne passa, specie per un’anti-eroina d’ambientazione noir com’è lei. Ma il suo percorso, fin dal principio, procede in quella direzione e, dopo tante deviazioni, sembra essere arrivata una svolta decisiva con l’ammissione a Trish sulla vera natura di sua madre, colei che, pur avendone l’occasione, aveva scelto di non voler rimediare ai propri errori.
È in rapporto a Jessica e al suo percorso di consapevolezza che possono esser lette le figure di Erik e Trish, fino ad ora almeno, ossia come fossero le due perfette rappresentazioni del suo inconscio. Il primo, da cui non a caso è attratta, è praticamente lei due stagioni fa. Pur dotato di poteri, decide di non esercitarli, annegarli nell’alcol o al massimo usarli per il proprio tornaconto. Nel frattempo però non può fare a meno di proteggere i propri cari, come la sorella Brianna (interpretata da Jamie Neumann, già vista in The Deuce, evidentemente avvezza al ruolo di prostituta), anche se questi non ne vogliono sapere. Il rifiuto nei confronti di Trish, d’altro canto, può essere diretto anche al suo nuovo stile di vita. Proprio la sorellastra, infatti, che una volta poteva considerarsi tutt’altro che una persona candida e felice, è riuscita a compiere quel percorso che invece lei ancora non completa appieno. La loro rappacificazione allora non può che significare anche la sua personale riconciliazione con quella parte di sé.
Cade a fagiolo, a questo punto, il villain Gregory Sallinger, che in questo episodio ci viene mostrato chiaramente nel pieno del suo modus operandi. Le dà dell’ipocrita, le dice di volerla “smascherare”, mettendo così in luce, anche letteralmente, tutto il conflitto interiore della donna. Lui che, invece, sembra essere perfettamente consapevole di quello che é, ossia il suo completo opposto. Malvagio assassino, senza poteri, senza scrupoli, ciò che inoltre lo render davvero pericoloso è il suo essere privo d’alcuna emozione, almeno all’apparenza, particolarità che lo rende un inappuntabile e geniale calcolatore. Pur sembrando la brutta copia di Dexter (sperando in un finale migliore), pur non parendo così interessante a livello di motivazioni, è altrettanto indiscutibile che tutte le sue azioni siano accompagnate da un’atmosfera di tensione estremamente efficace e spaventosa, proprio per il suo essere sempre un passo avanti a tutti.
Chi altro in questo episodio viene messo sotto scacco dall’intelligenza del proprio nemico, per quanto in modalità decisamente più tragiche, è Jeri Hogarth. Lei è perfetta rappresentazione del “vorrei…”, come il ritorno di fiamma con Kith vuole testimoniare. Il personaggio dell’avvocato ha sempre viaggiato su di una grigia linea di confine morale, divisa tra l’essere capace di provare un amore appassionato e lo spietato egoismo messo in pratica pur di soddisfarlo, ma ora più che mai viene posta di fronte alle conseguenze delle sue azioni, ora cioè che sono arrivate ad interessarla direttamente. Stessa cosa dicasi per Malcolm, sul punto di fare il percorso inverso di Trish e Jessica, avendo messo al servizio le sue straordinarie capacità per un tornaconto personale, prima che quest’ultimo terribile evento lo risvegliasse. Adesso tocca a entrambi fare la propria scelta, perché non esiste il genio della lampada, ma allo stesso tempo tutti possono sbagliare, perché a definirci è quello che facciamo per rimediare e poter infine andare avanti.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • I Wish…” 
  • Cinque episodi per riappacificare Jessica e Trish, gestione esemplare 
  • Sallinger e il terrore che scatena in ogni cosa che fa 
  • Tutta la storyline di Jeri e Malcolm, dai potenti e sconvolgenti twist 
  • Brianna/Berry 
  • Originalità dell’addetto al casting: non solo nella scelta di un rosso per un simil-Dexter, ma anche nella selezione, magari a caso, di una delle prostitute di The Deuce
  • Le battute affidate alla nuova assistente di Jessica, decisamente troppo “perfette” 

 

“AKA I Wish” non brillerà per originalità, specie per quanto riguarda la presentazione del villain, ma resta decisamente avvincente, nonché in netta risalita rispetto al recente passato. Marvel’s Jessica Jones torna a puntare sul carattere “anti-eroico” e ambiguo dei suoi protagonisti, abbandonando la brutalità fisica per un più interessante scontro morale, meritevole di tutti i “ringraziamenti” del caso.

 

AKA Customer Service Is Standing By 3×04 ND milioni – ND rating
AKA I Wish 3×05 ND milioni – ND rating

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