Masters Of Sex 4×06 – Family OnlyTEMPO DI LETTURA 7 min

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Bill&Virginia: il risveglio


“I don’t trust you, Virginia”

Coats Or Keys” e “Outliers” hanno rappresentato due punti di svolta, non tanto nella stagione, ma nella serie intera. Il cambio di prospettiva da parte di Virginia si pone al centro del cambio di direzione narrativa così come il nuovo equilibrio di Bill che, per la prima volta, vediamo in uno stato di pace con il mondo, come se perdere l’amante e la moglie, essere stato a tutti gli effetti umiliato pubblicamente in tribunale, vivere da solo e frequentare le riunioni degli A.A. fossero tutti elementi positivi per la sua nuova vita.
In questo modo “Family Only” rappresenta forse il vero nuovo inizio della serie, dove sia Bill che Virginia ci vengono mostrati in forma “capovolta”. Non cambio radicale, bensì frutto di una lenta – certe volte troppo lenta – evoluzione del rapporto tra i due. Il carattere cui assistiamo è quello di un risveglio: tutte le scene a loro dedicate hanno un valore contemplativo. Di fatto nulla accade. Per lo meno fino al dialogo chiarificatore, probabilmente punto di partenza per i prossimi episodi. Dialogo che riesce anche a metterci una pulce nell’orecchio: veramente Virginia ha avuto una rivelazione su ciò che Bill rappresenta per lei? Oppure è solo un caso episodico? La storia parla chiaro e chi conosce le vere vicende di Masters&Johnson saprà darsi una risposta, tuttavia la caratterizzazione di Virginia – unita alla sempre ottima Lizzy Caplan – riesce a mantenere quell’aura di ambiguità (“you don’t love me.” “It’s preposterous!”).
Il cambio radicale di fronte cui sono stati posti i due personaggi principali riesce a muovere il ritmo della narrazione, oltre che a donare nuove sfumature ai due, facendo accrescere così l’interesse per la storia. Simbolico in tal senso l’impatto visivo nella sequenza iniziale: Bill, nel suo sobrio e spoglio appartamento, così come nei suoi indumenti, è circondato da colori spenti e uniformi; Virginia di contro crea un contrasto grazie ad abiti dai colori sgargianti, oltre che da un vistoso rossetto.


Nancy&Art: il fuoco

Nello status di sostanziale immobilità e studio reciproco che ha coinvolto Virginia e Bill in questo episodio, Nancy e Art rappresentano senz’altro la novità della stagione, nonché il motore scatenante di tutti gli importanti sviluppi cui abbiamo assistito nei precedenti episodi. Apprezzatissimo il loro utilizzo per narrare in maniera elegante la pratica scambista, fornendo così una nuova finestra su altri aspetti della sessualità e di come la società li gestisce.
Fondamentalmente Nancy e Art servono per il “lavoro sporco”. Le trame interne allo studio Masters&Johnson sono mosse da loro, dai conflitti che sentono di avere. Persino la storyline secondaria di Lester (che magari tra qualche episodio così secondaria non sarà) viene tirata in ballo grazie ad Art che va nello sgabuzzino a distruggere la registrazione. Poco chiaro perché, nel conflitto tra Nancy e Virginia, invece che tirare in ballo la festa scambista, Nancy non abbia utilizzato la loro scoperta. Se è grave che Art e Nancy abbiano tenuto un colloquio al posto dei titolari, sicuramente una tale violazione della privacy non è da meno.
Motore dell’andamento narrativo, quindi. Questo ovviamente comporta anche che la deriva elegantemente soap che Masters Of Sex certe volte tende a prendere passi molto per le loro scene. Che siano personaggi realmente esistiti o inventati, sinceramente non lo sappiamo. Sicuramente sono un ottimo veicolo per portare avanti le trame.
Degna di nota la loro ultima apparizione di questa 4×06, momento utile a creare una violenta sferzata nel flusso sanguigno di tutti gli spettatori, grazie ad una enorme carica erotica nel loro dialogo (e non solo) e nel loro matrimonio aperto. Da notare il parallelismo con il precedente rapporto tra Virginia e Bill, quando quest’ultimo per non perderla mentiva sui suoi reali sentimenti.


Libby&Bram: la scoperta

Teoricamente il personaggio di Libby, in una serie come le altre, avrebbe perso importanza. Per quasi tre stagioni è stata vista come l'”ostacolo” che prima o poi doveva essere tolto di mezzo. Certo il suo personaggio e il lavoro portato avanti da Caitlin Fitzgerald l’hanno resa una delle figure più apprezzate e meglio riuscite. Tant’è che il suo sviluppo ha pochi eguali nella storia della televisione. Andrebbe analizzata la progressione di queste quattro stagioni, proprio partendo da lei. Si pensi alla seconda stagione, alla Libby in preda ad attacchi di razzismo contro la sua domestica, oppure addirittura alla prima stagione, dove l’adorante moglie subiva in silenzio tutte le ingiustizie che il marito le faceva subire. Non è solo lei ad essere progressivamente cambiata, bensì l’intera ambientazione della serie. Se in quattro stagioni sono passati 10 anni (non certo un arco di tempo sconvolgente per una serie televisiva) è anche vero che quei 10 anni sono un periodo chiave per la storia del XX secolo. La fine degli anni ’50 e la fine dei ’60 cambiano radicalmente i costumi della gente e Libby se ne fa portabandiera. Il nudismo era solo uno dei tasselli mancanti alla nuova libertà raggiunta dal personaggio, ormai vera e propria donna indipendente in grado di intimidire un rampante avvocato sicuro di sé, abituato a “cercare le uscite più vicine per scappare il giorno dopo”.
Ciò che capiamo da questa analisi del personaggio è che l’intera serie regala evoluzioni e cambiamenti radicali nei personaggi, in maniera sicuramente graduale per lo spettatore. Eppure bisognerebbe far caso a come i salti temporali “trascinano” i personaggi in evidenti cambi di carattere. In una progressione temporale standard, noi avremmo visto la Libby delle prime stagioni solo attraverso eventuali flashback, per evidenziare la radicale differenza del personaggio. Invece ci limitiamo semplicemente a ricordarla, come una persona che conoscevamo e che abbiamo solo visto sporadicamente negli ultimi dieci anni. Un andamento temporale lineare crea quindi un effetto particolarissimo sullo spettatore.
Curioso notare come sia Caitlin Fitzgerald, sia David Walton (l’attore che interpreta Bram) fossero già apparsi nella scorsa stagione di New Girl, interpretando lei una vecchia fiamma di lui, in quel momento impegnato con la protagonista. Accadeva qui.


Betty&Helen: il sonno

Quando una serie sforna regolarmente episodi di alto livello, giudicarli con un becero voto diventa difficile. A quel punto esiste un elemento discriminante: il finale. Il finale rappresenta una percentuale minima in un episodio (soprattutto nei lunghi episodi di Masters Of Sex), eppure è ciò che determinerà il nostro stato d’animo nei minuti – o nelle ore, se non nei giorni – seguenti.
“Family Only” sarebbe passato come semplice episodio di transizione, legittimo, come già detto, dopo due tappe così importanti come i precedenti due episodi. Tuttavia, una delle storyline secondarie, di cui stavamo forse anche mettendo in dubbio la sua utilità, subisce un violento strappo. Guardando a posteriori, la morte di Helen era abbondantemente annunciata. Helen e Betty appaiono per la prima volta in questo episodio da sdraiate e Helen racconta un sogno. Seguono discorsi sui genitori e molti dettagli riguardanti il parto. Viene persino scomodato nuovamente Barton, personaggio storico della serie non certo regular. Insomma, ad un certo punto i segnali erano più che evidenti.
Occorre ora capire, freddamente, non lasciandosi trasportare dall’emozione (dalla tanta emozione) a caldo, se questa svolta drammatica avrà una sua utilità sulla trama generale, oppure se sarà solo un elemento di contorno nel variegato palcoscenico della serie. E’ naturale che lo straziante finale, con Betty chiusa letteralmente fuori dai genitori di Helen, non fa che evidenziare un ulteriore spaccato su tematiche sociali. Ovviamente, poi, non possiamo giudicare le intenzioni. In questo momento ci troviamo esclusivamente alla fine di “Family Only”, possiamo solo supporre le direzioni che prenderà la serie alla luce di questo evento. Sebbene eterogenea questa doccia fredda all’interno di un episodio con meno scossoni emotivi dei precedenti, non si può non applaudire la resa drammatica del tutto. Con l’eleganza e la perfezione che Masters Of Sex sa padroneggiare alla grande.

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Scena finale di Nancy e Art
  • Libby sempre più libera
  • Il nuovo Bill
  • Tutta la sequenza finale, nella sua resa scenica
  • “Proceduralizzazione” dei pazienti, utilizzandone pure uno già visto (Bob)
  • La nuova Virginia
Il problema di “Family Only” è che va necessariamente messo a paragone con i due capolavori precedenti. Pesa anche la divisione con l’accetta tra i sottili e importanti scambi interpersonali a determinare lente evoluzioni di trama e la coltellata finale inferta allo spettatore e a Betty. Coltellata che rischia di oscurare tutto quanto mostrato in questo episodio. In ogni caso, sempre altissimi livelli.
Outliers 4×05 0.34 milioni – 0.1 rating
Family Only 4×06 0.50 milioni – 0.1 rating

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Approda in RecenSerie nel tardo 2013 per giustificare la visione di uno spropositato numero di (inutili) serie iniziate a seguire senza criterio. Alla fine il motivo per cui recensisce è solo una sorta di mania del controllo. Continua a chiedersi se quando avrà una famiglia continuerà a occuparsi di questa pratica. Continua a chiedersi se avrà mai una famiglia occupandosi di questa pratica.
Gli piace Doctor Who.

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