Una pecca di cui sono afflitte molte sit-com è la trama orizzontale, elemento quasi mai presente e che spesso non viene inserito perchè “tanto bisogna far ridere per 20 minuti, non c’è bisogno di una storia seria”. Giusto? Sbagliato. Se c’è una cosa che ormai i produttori e gli sceneggiatori televisivi dovrebbero aver imparato è che il pubblico è
diventato sempre più pretenzioso, vuole sempre più dettagli e più profondità in ciò che guarda e quindi non basta più gettare lì quattro battute in croce ed aspettarsi che le persone ti seguano ogni settimana. Certo i canoni della sit-com rimangono sempre molto più blandi rispetto ad una comedy alla New Girl però non per questo motivo non dovrebbero averne una.
diventato sempre più pretenzioso, vuole sempre più dettagli e più profondità in ciò che guarda e quindi non basta più gettare lì quattro battute in croce ed aspettarsi che le persone ti seguano ogni settimana. Certo i canoni della sit-com rimangono sempre molto più blandi rispetto ad una comedy alla New Girl però non per questo motivo non dovrebbero averne una.
Questo intro è dovuto al fatto che, anche se in maniera molto leggera, è stata introdotta una sorta di mini storyline di ben due puntate (OMG) anche in Men At Work, segno che evidentemente questa cosa l’hanno capita anche gli sceneggiatori. Ok non è nulla di che, ma il fatto che ci sia la nuova fiamma di Milo, Molly, per ben due episodi di fila è già qualcosa di apprezzabile, e noi apprezziamo. Così come apprezziamo che ricompaia anche se per una sola scena la nuova capo redattrice del giornale, al secolo Peri Gilpin. Piccole cose che fanno ben sperare per una futura parvenza di trama orizzontale.
Parlavamo di una storyline di ben due puntate poco fa perchè se in “Downshift” abbiamo conosciuto Molly (Sarah Wright) e già c’erano dei problemi circa la velocità a cui procedeva la relazione con Milo, in “The Good, The Bad & The Milo” dobbiamo salutarla o meglio proviamo a salutarla, visto che i tentativi di mollarla gentilmente sono andati quasi tutti a vuoto. Non vi nascondo la mia sorpresa nel rivederla nella puntata successiva perchè ero abituato ad un reset generale degli status quo ad ogni fine episodio, però non vi nascondo nemmeno che una volta rivista mi è dispiaciuto doverla salutare definitivamente perchè, a conti fatti, è l’ultima donna con cui Milo si è frequentato seriamente dopo Lisa e nessuno vorrebbe che questa sit-com si trasformasse in un clone di How I Met Your Mother con Milo che imita Ted. Nessuno.
Se le storie di Milo alla ricerca dell’amore sono un clichè, le dinamiche “Gibbs & Tyler in the real world” sono sempre dannatamente divertenti. Non ricordo episodio in cui i due, se abbinati nella stessa storyline, abbiano deluso ed infatti anche stavolta hanno fatto centro con l’aggiunta di un arrogante quanto amabile “kebabbaro” interpretato da Maz Jobrani. Loro due sono uguali e al tempo stesso diversi e lo si vede in ogni frangente, dalla chiacchierata in sala relax dell’ufficio fino agli ordini dal “kebabbaro”: stesso stampino, diverso impasto. La battuta pronta e le gaffe da troppa fiducia sono un must solo che c’è sempre un rovescio della medaglia, e si chiama Neal. Nel momento in cui nè Gibbs nè Tyler lo accompagnano i suoi momenti sono davvero i peggiori, non c’è niente da dire. Poi se alle sue scene ci aggiungiamo la presenza della fidanzata bè, è meglio mandare avanti veloce perchè tanto non ci perdiamo niente…
PRO:
- Gibbs che scopre il suo amore per Gibbs
- Gibbs-Tyler-Kebabbaro
- Storyline amorosa di Milo
CONTRO:
- Neal, e anche sua morosa
- Si poteva prolungare la love story di Milo per almeno un’altra puntata…
Solita buona dose di risate intervallate dalla solita presenza scomoda di Neal che tutto sommato alla fine danneggia la scena anche meno del solito.
VOTO EMMY 2×04
VOTO EMMY 2X05
