Men At Work 3×06 – 3×07 – 3×08 – Hi, Jude – Molly – Suburban GibbsTEMPO DI LETTURA 4 min

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Men At Work sta lentamente ricollocandosi in quella categoria di sit-com fatte per occupare i palinsesti televisivi italiani nelle afose estati o per sostituire, prima o poi, altre serie come La Vita Secondo Jim che hanno fatto della normalità il loro cavallo di battaglia. Solo che la creatura di Breckin Meyer non era così un tempo, era
leggermente più ambiziosa di tutte le altre sit-com sul mercato e, grazie alla sua caratterizzazione prettamente rivolta al pubblico maschile, anche più appetibile. Questo non lo dico in quanto appartenente al pubblico di riferimento ma semplicemente perchè da sempre, ed è innegabile, i ragazzi fanno ridere molto più delle ragazze. E’ un dato di fatto. Il punto della questione sta però che Meyer provando a dare una sferzata alla pressoché inesistente trama orizzontale (siamo in una sit-com in fin dei conti) ha rovesciato degli equilibri che non stanno rispondendo molto bene alle novità e, anche se la cosa è apprezzabile, purtroppo i risultati non stanno rendendo onore al merito. Fondamentalmente per ridar vita alla serie sono state fatte tre modifiche importanti in questa stagione: rompere il fidanzamento storico di Neal; inserire un nuovo ma irritante capo redattore; far licenziare Milo tentando di introdurlo alla carriera di scrittore.

Di tutte queste, l’ultima è quella che sta rivoluzionando maggiormente Men At Work anche perchè, ammettiamolo, di Neal non ce ne frega poi molto visto che è sì un protagonista, ma uno di quelli che ha ragion d’esistere solo in virtù degli altri. Comunque si diceva che Milo ha mollato tutta la sua normale routine quotidiana, il suo stipendio ed i suoi amici per tentare la carriera di scrittore di romanzi, una scelta coraggiosa che va premiata anche se non sta dando alcun frutto. Il personaggio di Danny Masterson sta veleggiando verso l’infinito in uno stato confusionale che ha dell’incredibile: vuole scrivere un romanzo ma quando ci prova o si ubriaca o trova dell’altro da fare ed ovviamente la pagina Word rimane intonsa. Questa crisi che sta affrontando Milo però si sta riflettendo in senso negativo nello show che spesso e volentieri si concentra più sul suo personaggio che sugli altri per mandare avanti la narrazione, essendo in difficoltà lui lo è anche la serie di conseguenza. Certo ci sono episodi come “Molly” che possono far sorridere più di altri se non altro per l’abbondante uso di droghe che scaturiscono effetti deliranti ma i pregi dell’episodio finiscono qui.

Da “Hi, Jude” in poi, oltre al concretizzarsi di questa situazione di stallo narrativo, si è vista l’introduzione di un ennesimo personaggio, stavolta femminile, volto a sostituire Milo al Full Steam Magazien. La “fortunata” di nome Jude sembra aver da subito instaurato un feeling abbastanza importante con i tre ragazzi rimasti ma soprattutto, come dimostra sia “Hi, Jude” che “Suburban Gibbs”, con Tyler e Gibbs. C’è puzza di romanticismo nell’aria…
Ad ogni modo le solite battute azzeccate non mancano così come non mancano momenti stranianti che rendono ironico e surreale il contesto e questa è una cosa che va riconosciuta. Ciò che sta svanendo piano piano è il dove si vuole andare a parare perchè ok che siamo su una sit-com ma un minimo di coerenza ci vuole sempre e così anche noi non la disdegneremmo. Si sorvola troppo facilmente sui problemi finanziari che ora dovrebbero affliggere Milo, si molla di punto in bianco la relazione costruita da Neal mentre è sotto l’effetto della droga ed infine si appiattisce il personaggio di Gibbs che anzi andrebbe tridimensionalizzato meglio dopo la cancellazione del matrimonio di convenienza in “I Take Thee, Gibbs”. La cosa che irrita è appunto l’introduzione di un cambiamento importante ma la mancanza di coraggio nel dargli maggior risalto e sostanza in vista di un giovamento anche per la serie. Insomma non è che ci voglia un genio a capirlo.
Meyer mi stai ascoltando?
Piccola curiosità prima di concludere: in “Molly” compare Alanna Masterson, la sorella di Danny Masterson, che in The Walking Dead ricopre il ruolo di Tara Chambler. Ormai la serie è una cosa per pochi intimi.

PRO:

  • Festa a base di droghe
  • Neal ha una nuova fiamma
  • Biggs 
CONTRO:
  • Inconcludenza della nuova esperienza creativa di Milo
  • Gibbs trattato sempre in maniera molto superficiale
Sono puntate che si lasciano guardare nel bene o nel male ma manca quell’appeal in più che garantiva la voglia di vedere subito un altro episodio. La paura che Men At Work stia finendo le proprie (buone) idee non è una cosa da trascurare.
Gigo-Milo 3×05 1.63 milioni – 0.7 rating
Hi, Jude 3×06 1.45 milioni – 0.6 rating
Molly 3×07 1.76 milioni – 0.7 rating
Suburban Gibbs 3×08 1.69 milioni – 0.7 rating

VOTO EMMY

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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.

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