Men At Work 2×09 – 2×10 – Long Distance Tyler – Weekend At PJ’sTEMPO DI LETTURA 3 min

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Quando si arriva alla fine della stagione volontariamente o involontariamente si fa sempre una valutazione globale dell’annata del serial in osservazione ed essendo queste le ultime due puntate della 2° stagione, Men At Work non è esente da questa consuetudine ma anzi è arrivato il turno di fare il punto della situazione.
La logica con cui ci si approccia ad una nuova sitcom è fondamentalmente una sola, la risata facile, ma per apprezzarla a fondo non bastano solo delle buone battute ma anche dei personaggi principali e secondari che sappiano farsi apprezzare e desiderare. Men At Work non si è fatta certo notare per qualche caratteristica unica nel suo genere, anzi si è andata a posizionare volontariamente in quel ramo delle comedy rivolte prettamente ad un pubblico maschile poco pretenzioso che si accontenta di risate facili e di una presenza femminile meramente ridotta ad una botta e via sia sullo schermo sia con i protagonisti. Partiamo subito da un presupposto: se i personaggi non si sono evoluti in queste due stagioni, almeno il loro universo e la loro background story si è ampliata rispetto alla misera storyline di Milo e Lisa della scorsa stagione. Eventi come l’inserimento di una fidanzata per Tyler con un passato “importante”, mollata giusto giusto in “Long Distance Tyler”, o l’entrata in scena di un nuovo boss del magazine, in “The New Boss“, o anche la presenza per un paio di episodi di una fidanzata di Milo, hanno cominciato a costruire un piccolo microverso a piccoli passi. Certo alcuni sono personaggi che difficilmente rivedremo ma il semplice fatto che ce li ricordiamo e non li abbiamo dimenticati già al termine dell’episodio è pur sempre un miglioramento.

Se “Long Distance Tyler” segna l’addio alla nel entry amorosa di Tyler per via di distanze incolmabili, “Weekend At PJ’s” è invece un ennesima divertente variante di tue temi molto ricorrenti nella Hollywood degli ultimi anni: matrimoni ed hangover. PJ, noto ai più per essere il suocero di Neal nonché proprietario del magazine dove lavorano i quattro ragazzotti, si sposa per l’ennesima volta con una spogliarellista ed organizza il matrimonio nella sua villa negli Hamptons. Ovviamente niente può andare bene ed infatti in una piacevole reunion post sbornia, che vale da sola la visione della puntata, scopriamo cosa è successo la notte scorsa dove a sorpresa è stato celebrato anche il matrimonio per la bromance Milo-Tyler. Nessuna nuova invenzione o situazione vista in una serata di festa e alcol, però pur sempre qualcosa di divertente e apprezzabile anche per i più brontoloni. Alla fine sono cose che spesso accomunano le serate alcoliche dei ragazzi, le cazzate della sera le si scopre la mattina e, nonostante sia difficile trovarsi sposati con il proprio migliore amico la mattina dopo, lasciamo il beneficio del dubbio sul fatto che possa accadere anche a noi. 
Niente di nuovo sotto il sole quindi, solo una rivisitazione dell’ormai classico “drunked weeding” che però alla fine non stanca mai per ora. Certo nella prossima stagione bisognerà osare qualcosa di più per non risultare noiosi nel lungo periodo ma nel complesso Men At Work ne esce migliorato dopo due stagioni. I ragazzi stanno crescendo…

PRO:

  • Neal e Milo ubriachi
  • Bromance Milo-Tyler
  • Rapporto a distanza di Tyler
CONTRO:
  • Gibbs vagamente sotto utilizzato

Come detto prima gli episodi sono stati gradevoli così come la stagione che tra alti e bassi si è dimostrata superiore e più caratterizzata rispetto alla scorsa. Miglioramenti se ne possono ancora fare e, anzi, vanno proprio apportati, però nel complesso Men At Work si conferma una sit-com divertente senza troppe pretese che è in grado di far ridere e di ridere di sè stessa. Per fare il grande passo e balzare nell’olimpo delle comedy deve crescere ancora molto però.

VOTO EMMY

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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.

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