Mindhunter 1×02 – Episode 2TEMPO DI LETTURA 3 min

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Da tempo immemore gira una leggenda metropolitana che narra che le donne impiegano poco meno di una decina di secondi per decidere se andare  a letto con un uomo. In quanto leggenda non rappresenta sicuramente la verità, ma di certo qualcosa di vero è presente. Le prime impressioni sono davvero importanti, sia per quanto riguarda una possibile nottata di divertimento, ma anche per qualcosa di più serio, come un colloquio di lavoro. Presentarsi da un datore di lavoro comportandosi come Er Monnezza non fa sicuramente salire le proprie chance lavorative.
Quando si parla di serie tv è diverso, ad un recensore serve sempre più tempo per comprendere le potenzialità di una serie, a volte non basta nemmeno il pilot. Ma con Mindhunter è diverso, in “Episode 1”  non si sono riscontrati difetti e le impressioni a caldo erano stupefacenti, tuttavia non bisogna mai salire sul carro dei vincitori ad occhi chiusi, bisogna attendere più puntate per essere certi di che pasta sia fatto uno show. Fortunatamente per comprendere le potenzialità di Midhunter sono bastati solo questi due episodi e quello che si è visto è qualcosa di fenomenale.
La nuova serie di Netflix, diretta e prodotta da uno dei migliori registi della nostra epoca, David Fincher, non è una serie complicata anzi, è alquanto semplice. Non ci sono flashback, non ci sono personaggi  psicopatici, si vuole “solo” raccontare un percorso, raccontare LA svolta nelle indagini criminali. Protagonista di questo viaggio è Holden Ford, interpretato perfettamente da Jonathan Groff, main character che si conferma essere un ragazzo intelligente, sensibile, ma allo stesso tempo alquanto impacciato e divertente. Tra le cose migliori dell’episodio non si può non segnalare il suo continuo confronto con la propria ragazza, Debbie (aka Hannah Gross), la quale l’ha aiutato ad avvicinarsi ad Ed Kemper; i loro scambi di battute sono estremamente interessanti in quanto i due personaggi hanno un background completamente diverso, aiutando così lo spettatore a comprendere meglio i punti di vista di entrambi: quello del sociologo e quello del poliziotto. Difatti Mindhunter narra del punto di incontro tra queste due mentalità, percorso veramente avvenuto negli stessi anni in cui è ambientata la serie.
Artefice di questa svolta è stato John E. Douglas, tra i principali precursori della profilazione criminale. Il percorso che vuole raccontare la serie di Fincher nella realtà è stato molto lento e tortuoso, da parte della polizia c’era una grande antipatia verso le “chiacchere” degli psicologi. Holden, passo dopo passo, incontro dopo incontro, cercherà di unire le due mentalità, per riuscire a comprendere meglio le menti dei criminali. Il primo passo di questo viaggio è stato il suo incontro con Big Ed, psycho-killer tuttora in vita che ha mietuto le sue numerose vittime tra il 1964 ed il 1973. L’incontro tra i due è stato di grande potenza scenica e soprattutto mentale, contornato da dialoghi strepitosi sotto tutti i punti di vista. A fine episodio inoltre rimane un grosso dubbio: il gigante è riuscito a manipolare la mente del protagonista? Questo interrogativo è un chiaro segnale della grande scrittura dei dialoghi, un bel plauso va al fautore, Joe Penhall, sceneggiatore di tutti gli episodi di questa prima stagione.
Insomma, in “Episode 2” non è presente alcun difetto, fatto innegabile della enorme qualità della serie. Regia, trama, attori, ottimi indicatori di qualità, pongono un nuovo quesito: che sia Mindhunter il vero capolavoro di Netflix? I primi segnali sembrano indicare proprio questo. Tuttavia per rispondere alla domanda non si può far altro che vedere i restanti episodi.

 “Psycho killer, qu’est-ce que c’est?
Fa, fa, fa, fa, fa, fa, fa, far better
Run, run, run, run, run, run away
Oh-ho-ho.”

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Jonathan Groff
  • Cameron Britton
  • Regia
  • Sceneggiatura
  • “We were thinking June”
  • Anche sforzandosi non si trova nulla

 

“Il secondo episodio è sempre più difficile, nella stagione di una serie” – semicit.

 

Episode 1 1×01 ND milioni – ND rating
Episode 2 1×02 ND milioni – ND rating

 

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Detto anche Calendario Umano, si aggira nel sottobosco dei prodotti televisivi e cinematografici per trovare le migliori serie e i migliori film da recensire. Papà del RecenUpdate e Genitore 2 dei RecenAwards, entra in tackle in pochi ma accurati show per sfogarsi e dire la propria quando nessuno ne sente il bisogno.

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