“Sit in how I’m singing you of love/ of a Prince and a Peasant of your/ Despite for his name/ they friends are became/ who’s know that their fate has in store?/ They meet at the castle each day/ Together they laugh and they play!/ They take lots of walks/ and share lots of talks…/ They’re spending extensive moments of time together!/ But really like what’s going on?/ He seems into her but he’s weird!/ What he’s doing there?/ You see, with this hand… ya, this is so hard to watch./ She’s also not helping it much!/ Look how she’s punching in his arm!/ She’s triyng to flat? Oh Look, now it hurt!/ She’s punching too hard in his arm./ And so that’s the tale of a star-crossed pair/ Or are they true normal friends?/ Clarity would be nice, for everyone involved, in terms of knowing how it proceeds more verses…”
La tanto attesa orizzontalità di questa serie si è fatta finalmente vedere negli ultimi due episodi, fino a raggiungere il suo apice in questa puntata.
Tralasciando, infatti, il mistero del perché si continui a mantenere come titolo “Miracle Workers”, che nella prima stagione poteva avere senso ma in questa appare sempre un po’ fuori dal contesto, la storia d’amore fra Chauncley (Daniel Radcliffe) e Alexandra (Geraldine Viswanathan) si rivela finalmente come il vero leitmotiv di stagione.
Il che non era certo una novità, come già detto, ma qui diventa fin troppo accelerata soprattutto considerando che Alexandra non sembrava così tanto interessata a Chauncley fino ad una puntata fa. Tale buco di sceneggiatura viene però abilmente camuffato dal menestrello che fa da voce narrante iniziale cantando le vicende dei due, quindi di fatto riassumendo abilmente quello che altrimenti avrebbe necessitato di almeno altri tre episodi.
Un escamotage abbastanza palese, ma comunque apprezzabile sia per l’originalità della scelta sia per l’effettivo effetto comico che produce. L’uso del menestrello, inoltre, non può non richiamare alla mente Galavant, altra serie comedy a tema medievale a cui lo show sembra volersi rifare in questo episodio. Non solo per l’utilizzo di canzoni come sfondo e commento delle situazioni, ma proprio per il tipo di ironia che, prendendo solo come scusante l’ambientazione medieval-fantasy, fa satira principalmente sui tic e le nevrosi contemporanee.
A tal proposito non si può non apprezzare il re-inserimento di Steve Buscemi in qualità di co-protagonista dello show e non solo come mera “spalla comica”. La scena al pub con gli amici, le battute politicamente scorrette (qui contro i druidi, ma si può leggere la cosa come metafora di qualunque minoranza etnico/religiosa o filosofia alternativa) e il fare da spaccone che in realtà rivela un certo qualunquismo e populismo richiamano alla mente i fasti del film Le Iene di Tarantino, per cui si può dire che per Buscemi è un gradito “ritorno alle origini”.
Non si sa se la sua storyline con la strega druida avrà o no un proseguo nel corso delle prossime due puntate (ma verosimilmente ci si concentrerà più su Chauncley e Alexandra), ma almeno in questa puntata il personaggio dimostra finalmente di reggere un’intera storyline anche da solo, e con un proprio arco evolutivo.
L’episodio in questione è di semplice raccordo, ma ha il merito di introdurre degnamente quelli che saranno gli ultimi due episodi stagionali dello show nei quali la “love story” fra i due co-protagonisti avrà in qualche modo il suo epilogo definitivo (se nel bene o nel male, solo gli autori lo sanno).
Ma intanto la puntata in questione regge bene il ritmo e i tempi comici, e sebbene lo sviluppo sia abbastanza prevedibile, è comunque un bel passo avanti rispetto a come era stata la première dello show!
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Day In Court 2×07 | 0.72 milioni – 0.2 rating |
First Date 2×08 | 0.86 milioni – 0.2 rating |
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Laureato presso l'Università di Bologna in "Cinema, televisione e produzioni multimediali". Nella vita scrive e recensisce riguardo ogni cosa che gli capita guidato dalle sue numerose personalità multiple tra cui un innocuo amico immaginario chiamato Tyler Durden!