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Realtà o finzione? Per 40 episodi questo è stato l’interrogativo che ha ossessionato ogni singolo spettatore di Mr. Robot. In “409 Conflict” finalmente (sadismo di Esmail permettendo) lo spettatore può godersi la visione senza che il dubbio consumi la sua esistenza, ciò che sta accadendo è vero, è giunta finalmente l’ora della resa dei conti tra Elliot e Whiterose. E non potrebbe essere più soddisfacente.
Nelle ultime settimane Mr. Robot ha dato prova della sua unicità, alternando saggi Babbi Natale ubriachi a sconvolgenti rivelazioni paterne con una tale naturalezza da eclissare accostamenti impossibili quali orsi polari e fumosi uomini in nero di lostiana memoria. Ogni singolo episodio ha contribuito attivamente alla progressione della trama, lasciando veramente poco spazio ad eventuali digressioni narrative. Tutto ciò che abbiamo visto finora non può far altro che convergere in questo nono episodio, forse la conclusione più soddisfacente dopo la sequela di disgrazie e rivelazioni inaspettate vista fin qui.
Nelle ultime settimane Mr. Robot ha dato prova della sua unicità, alternando saggi Babbi Natale ubriachi a sconvolgenti rivelazioni paterne con una tale naturalezza da eclissare accostamenti impossibili quali orsi polari e fumosi uomini in nero di lostiana memoria. Ogni singolo episodio ha contribuito attivamente alla progressione della trama, lasciando veramente poco spazio ad eventuali digressioni narrative. Tutto ciò che abbiamo visto finora non può far altro che convergere in questo nono episodio, forse la conclusione più soddisfacente dopo la sequela di disgrazie e rivelazioni inaspettate vista fin qui.
“Angela is alive.“
Il tanto atteso incontro del Deus Group ha finalmente luogo, gli uomini più ricchi e potenti del mondo si ritrovano a conversare del più e del meno nella sala congressi di Cipriani, Broadway. Nel frattempo, Price si appresta a prendere parte al suo personale canto del cigno, partecipando ad un meeting che ha l’unico scopo di permettere ad Elliot di rintracciare il luogo dell’incontro del Deus Group. Il faccia a faccia tra i due personaggi viene alternato al frenetico hacking del protagonista, prima fase di un piano che non ammette errori di sorta. Esmail conferma di essere un mago nella costruzione della tensione, alternando la spavalderia di Price al cospetto del ministro Zhang al lunghissimo tentativo di hacking dei due fratelli. Quasi 50 minuti di girato che volano via come fosse l’episodio serale di Scrubs che guardiamo prima di andare a dormire. Pura e semplice poesia.
La morte di Angela diventa così la spinta alla base delle motivazioni di tutti i partecipanti al colpo finale: il desiderio di vendetta di Price, la voglia di riscattarsi di Elliot, il bisogno di realizzazione di Darlene, ogni singolo elemento diventa indispensabile per la riuscita del piano e il rimpianto diventa un’arma al servizio della giustizia. La fsociety risorge dalle ceneri, incoraggiando la gente di New York ad affrontare i membri del Deus Group raggiungendoli nel luogo dell’incontro, mentre nel frattempo le vie di uscita vengono bloccate scatenando il panico tra i vari chauffeurs nel seminterrato. Per la prima volta possiamo scorgere il terrore negli occhi del ministro Zhang, disperato a tal punto da “riportare in vita” Angela, con la promessa di un nuovo inizio per Elliot, una nuova vita senza il peso degli errori compiuti fino a quel momento. Questa volta però, non c’è spazio per la manipolazione, far leva sulla disperazione non ha più effetto su coloro che oramai hanno perso tutto, ed ecco che sotto agli occhi attoniti di Whiterose, i conti bancari degli uomini più ricchi del mondo vengono prosciugati, togliendo ogni risorsa all’esercito oscuro che ha perseguitato i nostri protagonisti per quattro stagioni.
Angela lives on in the lives of the people who love her – l’amore diventa la benzina che alimenta la determinazione dei fratelli Alderson, risoluti nel voler ribaltare la situazione così da distruggere definitivamente WhiteRose. Gli smartphone degli uomini più potenti del mondo cominciano ad essere inondati di notifiche e il ministro Zhang, alle prese con un Price oltremodo gongolante, realizza che la fine è vicina. Seguirà uno sparo che ufficialmente chiuderà il match, trasformando il ministro in pubblico omicida. Un gesto improvviso e avventato che sancisce anticipatamente la fine di Whiterose e che regala al personaggio di Philip Price una conclusione un po’ amara che, nonostante tutto, non riesce a riscattare il character, esempio vivente del fatto che la maggior parte delle volte le scelte giuste vengono compiute per le ragioni sbagliate.
La morte di Angela diventa così la spinta alla base delle motivazioni di tutti i partecipanti al colpo finale: il desiderio di vendetta di Price, la voglia di riscattarsi di Elliot, il bisogno di realizzazione di Darlene, ogni singolo elemento diventa indispensabile per la riuscita del piano e il rimpianto diventa un’arma al servizio della giustizia. La fsociety risorge dalle ceneri, incoraggiando la gente di New York ad affrontare i membri del Deus Group raggiungendoli nel luogo dell’incontro, mentre nel frattempo le vie di uscita vengono bloccate scatenando il panico tra i vari chauffeurs nel seminterrato. Per la prima volta possiamo scorgere il terrore negli occhi del ministro Zhang, disperato a tal punto da “riportare in vita” Angela, con la promessa di un nuovo inizio per Elliot, una nuova vita senza il peso degli errori compiuti fino a quel momento. Questa volta però, non c’è spazio per la manipolazione, far leva sulla disperazione non ha più effetto su coloro che oramai hanno perso tutto, ed ecco che sotto agli occhi attoniti di Whiterose, i conti bancari degli uomini più ricchi del mondo vengono prosciugati, togliendo ogni risorsa all’esercito oscuro che ha perseguitato i nostri protagonisti per quattro stagioni.
Angela lives on in the lives of the people who love her – l’amore diventa la benzina che alimenta la determinazione dei fratelli Alderson, risoluti nel voler ribaltare la situazione così da distruggere definitivamente WhiteRose. Gli smartphone degli uomini più potenti del mondo cominciano ad essere inondati di notifiche e il ministro Zhang, alle prese con un Price oltremodo gongolante, realizza che la fine è vicina. Seguirà uno sparo che ufficialmente chiuderà il match, trasformando il ministro in pubblico omicida. Un gesto improvviso e avventato che sancisce anticipatamente la fine di Whiterose e che regala al personaggio di Philip Price una conclusione un po’ amara che, nonostante tutto, non riesce a riscattare il character, esempio vivente del fatto che la maggior parte delle volte le scelte giuste vengono compiute per le ragioni sbagliate.
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Episodio magistrale, conclusione perfetta di quanto visto finora. Una domanda comunque sorge spontanea: e adesso che succederà nelle prossime quattro puntate? Rimaniamo ancora in dubbio sulla morte di Tyrell Wellick, morto off screen e quindi quotatissimo per un ritorno – a maggior ragione vista la natura della serie – e restiamo certamente curiosi in merito alle condizioni di salute della povera Dom, ma al termine dell’episodio la sensazione è quella di aver assistito ad un season finale. Probabilmente si darà uno sguardo alle conseguenze che questo attacco alle personalità che governano il mondo ha avuto sulla società, magari esplorando ulteriormente la psiche di Elliot e i suoi problemi emersi recentemente. Non siamo mai stati così vicini alla conclusione di Mr. Robot eppure, in qualche modo, sembra di essere ancora lontanissimi dalla fine.
408 Request Timeout 4×08 | 0.38 milioni – 0.1 rating |
409 Conflict 4×09 | 0.36 milioni – 0.1 rating |
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Ventinovenne oramai da qualche anno, entra in Recenserie perché gli andava. Teledipendente cronico, giornalista freelance e pizzaiolo trapiantato in Scozia, ama definirsi con queste due parole: bello. Non ha ancora accettato il fatto che Scrubs sia finito e allora continua a guardarlo in loop da dieci anni.