E siamo arrivati al mid-season finale anche per Once Upon A Time, che dopo questa puntata ci saluta e ci dà appuntamento al 1 marzo 2015 con la seconda parte della quarta stagione.
I primi due anni di programmazione non sono stati caratterizzati da una vera e propria divisione in due parti, con lo stesso arco narrativo e gli stessi protagonisti che coprivano tutti gli episodi, con conseguente pausa natalizia di poco più di un mese. Dall’anno scorso, invece, Kitsis e Horowitz hanno deciso di mandare in stand-by lo show per oltre due mesi, preferendo dividere la stagione in due story arcs con protagonisti (nello specifico i villains) differenti. Anche quest’anno, dunque, si chiude il ciclo Frozen, con alti e bassi, pregi e difetti, e si apre il sipario sulle nuove protagoniste, le cosiddette Queens Of Darkness: Malefica, Crudelia De Mon e Ursula.
Saremmo ipocriti a dirvi che abbiamo accolto questa notizia con entusiasmo, senza storcere il naso. Ci siamo, invece, interrogati sulle capacità intellettive degli autori e degli sceneggiatori, convenendo, ahimè alla fine, che il motto della crew di OUAT sia “tutto fa brodo”.
Non possiamo rimanere indifferenti di fronte alla scelta dei nuovi villains della seconda parte di stagione: Kristin Bauer Van Straten nei panni di Malefica, la quale sembra una brutta copia (e probabilmente sottopagata) di Angelina Jolie e che non appariva nello show addirittura dal 2012, e quindi ci chiediamo se ce ne fosse davvero bisogno; Merring Dungey nelle vesti di Ursula, con parruccona bionda stile Nicki Minaj e vestito preso dal negozietto dei cinesi sotto casa; dulcis in fundo Victoria Smurfit nei panni di Crudelia de Mon, capitata chissà come nella Enchanted Forest, dato che non possiede alcun tipo di potere magico e fa parte del nostro mondo. Il prossimo passo sarà scoprire che i compagni di scuola di Henry siano Ron, Hermione e Harry, che allo zoo di Storybrooke ci sia Baghera, e che nella torre dell’orologio si nascondi Quasimodo.
La totale incoerenza e mancanza di senso logico di questo show continuano a tormentare noi poveri recensori, divisi tra un senso di indignazione nei confronti di Kitsis e Horowitz e un senso di vergogna verso noi stessi, perché comunque, volenti o nolenti, non vediamo l’ora di assistere alla puntata successiva, ormai in preda a una dipendenza da trash e nonsense.
In questo mid-season finale, inoltre, uno dei focus principali, oltre all’introduzione dei nuovi characters, è l’esilio di Tremotino. Snow ed Emma, con l’aiuto di Anna sul filo del rasoio, capiscono le vere intenzioni di Mr. Gold e si recano alla torre dell’orologio (poi qualcuno ci deve spiegare come abbiano fatto a saperlo) giuste in tempo per fermare Rumplestiltskin e salvare la vita di Hook. Anche Belle riesce a togliere la maschera a suo marito e a vederlo, finalmente, per quello che è realmente: un uomo che mai abbandonerà la sua brama di potere. In una scena strappalacrime, almeno pensiamo fosse quella l’intenzione, Belle prende in mano il vero pugnale e comanda a Tremotino di lasciare per sempre Storybrooke. Ammettiamo che mai in tutta la storia della serialità televisiva si era assistito ad un piano così complicato per liberarsi di un pugnale, quando sarebbe bastato lasciare il pugnale a Storybrooke e andarsene con moglie e bagagli.
Negli ultimi minuti Rumple si ritrova a New York per associarsi al “meraviglioso” trio delle Queens Of Darkness per cambiare il proprio destino. Questa volta saranno i villains ad avere un lieto fine.
Allacciandoci, infine, al discorso del lieto fine per i bad guys, possiamo affermare che l’unica nota positiva di tutta la puntata sia, appunto, la storia della ricerca dell’autore del libro. Henry è riuscito, forse, ad imbattersi nella dimora dell’autore e finalmente Regina potrebbe avere quello che ha sempre sognato.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Shattered Sight 4×11 | 6.13 milioni – 2.0 rating |
Heroes And Villains 4×12 | 5.6 milioni – 1.7 rating |
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Se volete entrare nelle sue grazie, non dovete offendere: Buffy The Vampire Slayer, Harry Potter, la Juventus. In alternativa, offritele un Long Island. La prima Milf di Recenserie, ma guai a chiamarla mammina pancina.