Siamo giunti ormai agli sgoccioli di questa quinta stagione dello show creato da Adam Horowitz & Edward Kitsis e, come da tradizione, Once Upon A Time ci prepara al doppio season finale usando ancora una volta il suo marchio di fabbrica: la risoluzione apparente della trama orizzontale, che in realtà cela una tempesta nascosta che si abbatterà sui protagonisti durante le ultime due puntate e aprirà le porte per la sesta stagione.
Una cosa è certa, in “Last Rites” non sono mancati i colpi di scena; se da un lato avevamo avuto ragione a dubitare dell’addio troppo struggente tra Emma e Hook, dall’altro abbiamo dovuto salutare per sempre un personaggio che, forse, non tutti si aspettavano. Ancora non sappiamo se questa sarà una dipartita definitiva, ma dobbiamo dare atto ai creatori della serie per aver quantomeno suscitato qualche emozione e sorpresa nello spettatore.
Come abbiamo detto prima, un po’ meno inaspettato è stato il ritorno di Hook a Storybrooke, il quale grazie al suo sacrificio e alla sua voglia di riscattarsi, si è guadagnato un’altra possibilità sulla vita terrena e viene rispedito da Zeus direttamente tra le braccia di Emma, vedova inconsolabile.
Horo & Kits non avrebbero mai potuto separare la coppia per eccellenza del telefilm, a meno che non fossero stati disposti a subire minacce di morte da parte di fangirls impazzite. Il pirata e lo sceriffo possono quindi godersi il loro happy ending, almeno per ora.
Per apprezzare al meglio, o almeno tentare di apprezzare, “Last Rites” è necessario innanzitutto far finta di essere parzialmente ciechi e soprassedere su alcune incongruenze grosse come una casa. Non importa se all’interno di questo episodio compaiono, senza nessun motivo apparente, persino Merida e Artù. Non importa che quest’ultimo venga usato come espediente per aiutare Hook, in un modo totalmente assurdo e senza un minimo di senso logico, tranne che per dare una conclusione al personaggio del Re di Camelot e “forzare” Hook a raggiungere il suo better place. Tutto è relativo in questo telefilm.
Dobbiamo, quindi, far finta di non vedere e accettare queste stranezze come essenza propria di Once Upon A Time, uno show che non si baserà mai sulla logica e la coerenza. C’è da dire, però, che in alcuni (anzi, molti) episodi, la mancanza di un filo conduttore, o comunque di un senso compiuto, veniva accompagnata anche da recitazione banale e dialoghi scritti in cinque minuti durante la pausa-bagno degli sceneggiatori; questa volta il colpo di scena funziona e l’hype per il doppio season finale del 15 maggio viene stimolato.
Sul web le anticipazioni si sprecano e tra le teorie più confermate ci sono quelle che parlano di due nuovi personaggi, che fungeranno da ponte per la sesta stagione. Tutti i protagonisti, inoltre, dovranno affrontare nuovamente il loro passato e Henry avrà un ruolo decisivo, essendo lui l’autore. C’è da chiedersi, infatti, quanto ancora quel povero adolescente dovrà aspettare per essere considerato da Kitsis & Horowitz, i quali, per ora, lo hanno relegato a becero scrittore di romanzi soft-porno gay.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Firebird 5×20 | 3.77 milioni – 1.2 rating |
Last Rites 5×21 | 3.79 milioni – 1.2 rating |
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Se volete entrare nelle sue grazie, non dovete offendere: Buffy The Vampire Slayer, Harry Potter, la Juventus. In alternativa, offritele un Long Island. La prima Milf di Recenserie, ma guai a chiamarla mammina pancina.