Ritrovarsi, settimana dopo settimana, a scrivere una recensione della nuova puntata di Once Upon A Time, diventa ogni volta un’impresa sempre più ardua. Immedesimandosi nel semidio Ercole e le sue dodici fatiche, il recensore si trova costretto a sudare altrettante camicie per riuscire a produrre un’analisi sempre originale e il meno ripetitiva possibile. Questo sarebbe possibile se la serie tv in questione non fosse il fantasy drama scaturito dalle brillanti menti di Edward Kitsis e Adam Horowitz, ovvero un telefilm sempre più alla deriva, incastrato in trame che non funzionano e appesantito da sviluppi narrativi senza capo né coda.
E’ altamente improbabile, infatti, che a una puntata tediosa, soporifera, inconsistente possa corrispondere una recensione dettagliata, innovativa e che riesca a stimolare il lettore.
Perdonateci dunque, se potete, una ripetitività intrinseca nell’esprimere il nostro giudizio nei confronti di Once Upon A Time.
“Mother’s Little Helper”, difatti, non si discosta affatto dal trend di questa sesta stagione e, per quanto riguarda gli elementi negativi, può essere considerata una vera e propria copia dell’episodio precedente, “A Wondrous Place”.
Tutte le storylines avanzano: sia la trama principale, costituita dallo story arch di Gideon e la sua vendetta nei confronti della Black Fairy, sia quelle un po’ meno centrali, ma altrettanto assurde e traballanti, come l’epopea di Hook che vuole far ritorno a Storybrooke dalla sua amata e si ritrova, invece, sull’Isola Che Non C’è a lottare contro i bambini sperduti. E’ evidente che ci si trova al cospetto delle battute finali, ma non per questo bisogna sorbirsi una carrellata di tutti i personaggi e locations incontrati durante il cammino. Fate tornare il pirata all’ovile senza bisogno di tirare in ballo altre digressioni narrative delle quali ce ne sbattiamo le palle, come direbbe il buon dottor Pivetta.
Non contenti, però, gli autori alzano il tiro e cercano di far tornare alla ribalta il personaggio di Henry, trasformandolo (senza alcun senso logico) in un medium della peggior specie e facendogli “parlare” un linguaggio preso direttamente dal film Arrival. Regina, da mamma chioccia preoccupatissima, decide di andare in fondo alla questione e capisce che il famoso libro narrante le vicende di Once Upon A Time si sta addentrando nell’ultimo capitolo. Come un uccello del malaugurio, l’autore precedente (la famosa carrellata dei personaggi già visti continua) abbandona la città, avvisando Regina ed Henry della pericolosità della final battle tra il villain (Black Fairy) e gli heroes. Ciò che per loro è un presagio di sventura, per noi invece è musica per le orecchie. Che Horowitz & Kitsis abbiano voluto farci velatamente capire che questa sarà davvero la stagione conclusiva per la loro sfortunata creatura? Noi ci auguriamo vivamente che sia così.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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A Wondrous Place 6×15 | 2.81 milioni – 0.8 rating |
Mother’s Little Helper 6×16 | 2.61 milioni – 0.7 rating |
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Se volete entrare nelle sue grazie, non dovete offendere: Buffy The Vampire Slayer, Harry Potter, la Juventus. In alternativa, offritele un Long Island. La prima Milf di Recenserie, ma guai a chiamarla mammina pancina.