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Only Murders in the Building 5×10 – The House AlwaysTEMPO DI LETTURA 4 min

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Only Murder in the Building 5x10 Recensione FinaleSi conclude quindi anche la quinta iterazione di Only Murders in the Building, che però si rivela essere non l’ultima stagione dello show. Anzi, Hulu sembra voler addirittura rilanciare, allargando l’orizzonte oltre oceano, rendendo la serie di John Hoffman e Steve Martin internazionale, portandola addirittura nel Regno Unito. Una notizia che arriva accompagnata dal solito colpo di scena di fine stagione, che annuncia la nuova vittima su cui si indagherà.
Però, prima di guardare al futuro, è il momento di rimettere insieme i pezzi e fare i complimenti agli autori che hanno costruito un ottimo caso, disseminando benissimo gli indizi senza rischiare di farsi scoprire prima del finale rivelatorio. Le vittime sono due, ma il colpevole è essenzialmente uno: il sindaco Beau Tillman, interpretato da Keegan-Michael Key. Non sono esenti da colpe i tre miliardari, collaboratori in tutto e per tutto nell’occultamento del cadavere. Alla fine quasi tutto torna, tranne qualcosina, come accade per ogni stagione.
Tuttavia questa è un’annosa questione di cui i fan continuano a mormorare, cospirando e teorizzando a proposito di un possibile nemico, un “Moriarty”, presente sin dalla prima stagione.

UN TRAGICO INCIDENTE


Era difficile arrivare a ricostruire tutti gli avvenimenti riguardanti gli assassini di Lester e Nicky, a maggior ragione per un dettaglio, svelato nel finale “The House Always“: c’è stato un incidente. Tra dita mozzate, omicidi passionali e ben due cadaveri c’erano troppi moventi da trovare. Effettivamente quindi è credibile che in mezzo a tanta violenza e lame affilate ci scappi addirittura un morto involontariamente.
Si parla ovviamente di Nicky Caccimelio, non ucciso volontariamente da Lester come lasciava intuire lo scorso episodio, ma crollando addosso ad un inerme Lester, che come unica colpa ha avuto quella di essere stanco dei soprusi del suo boss. Il povero Lester si è trovato infatti nel posto sbagliato al momento sbagliato, ponendo disgraziatamente fine alla sua vita a causa della sua volontà di opporsi alle losche trame della “nuova mafia”: ovvero la politica e le corporation. Un bel segnale politico per Only Murders in the Building.

IT’S BEAUTIFUL


In ogni stagione ci sono tre costanti: il trio di protagonisti, una vittima e un colpevole. Il nome del sindaco Beau Tillman già circolava da un po’, in quanto gli indizi erano stati disseminati. Anche l’indizio madre, ovvero il messaggio scritto da Lester a Lorraine prima di morire, era stato decifrato da più di qualcuno. Ci arriva anche Mabel, in fondo, quando lo spettatore ormai non può non insospettirsi, vedendo comparire il sindaco all’improvviso nel cuore della scena più importante della stagione.
È apprezzabile la versatilità di Keegan-Michael Key, noto attore comico, che riesce a non sfigurare anche nella parte del villain. Il disegno criminoso si configura bene, e riesce a non sembrare forzato o tirato in nessun passaggio. È questa la parte più importante di uno show della natura di Only Murders in the Building, ed è importante che tutto ciò sia stato rispettato. Per tutto il resto questa stagione ha offerto forse uno dei misteri meglio congeniati, sicuramente tra i meglio nascosti fino al finale, fino alla rivelazione decisiva del sindaco Tillman, in cui viene fuori anche tutta la responsabilità dei suoi compagni di gioco.

ONLY MURDERS IN UK?


Ovviamente, non può essere stagione di Only Murders in the Building senza un gran bel cliffhanger, a meno che non si tratti un finale di serie. Per l’occasione i fan potranno essere sollevati dalla scelta, che ha risparmiato “papabili” come Howard o Loretta, che avrebbero ferito sicuramente tutti gli appassionati dello show. Anzi, Martin e Hoffman decidono di rilanciare, puntando ad internazionalizzare il prodotto, annunciando un rinnovo fuori dai confini.
Già nella quarta stagione il trio si era allontanato dall’Arconia, andando a Los Angeles, sulla costa ovest, ma stavolta l’asticella si sta alzando decisamente più in alto. Tocca infatti a Cinda Canning, indimenticabile regina dei podcast di true crime interpretata da Tina Fey. Il mistero presentato intorno alla sua morte sembra infatti ancor più complesso, con un podcast partente, che però finisce per ritorcersi sulla Elisa True Crime made in New York City, e che grazie ad un ultimo esilarante sforzo vitale le permette di diventare la protagonista della nuova stagione di Only Murders in the Building.

 

THUMBS UP 👍 THUMBS DOWN 👎
  • Rivelazione non banale su ciò che è successo la fatidica notte
  • Il ruolo dei protagonisti nel salvare l’Arconia
  • L’eterna comicità di Martin Short e Steve Martin
  • Il lieto fine di Howard con uno dei figli di Caccimelio
  • Il trio nei panni “mafiosi”
  • Sophia e Nicky giovani e innamorati
  • Jay che si redime nel finale, contribuendo a far incarcerare tutti gli antagonisti
  • L’intricata ma esilarante nuova vittima, per come accade e come viene rivelata
  • Qualche piccolo passaggio poco chiaro o inesplorato, ma tutto sommato niente di compromettente

 

Ottimo finale di stagione per Only Murders in the Building, con una rivelazione non scontata e alquanto plausibile a concludere una stagione molto buona. Mentre tutti gli show peggiorano al passare delle stagioni, il prodotto di Hulu si mostra ancora in ottima salute, probabilmente anche a causa della capacità di sapersi giostrare tra generi diversi. La serie di Hoffman e Martin è diventata infatti un ritrovo di star, a cui numerosi Premi Oscar sembrano ambire di voler partecipare. Chapeau.

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Giovane musicista e cineasta famoso tra le pareti di casa sua. Si sta addestrando nell'uso della Forza, ma in realtà gli basterebbe spostare un vaso come Massimo Troisi. Se volete farlo contento regalategli dei Lego, se volete farlo arrabbiare toccategli Sergio Leone. Inizia a recensire per dare sfogo alla sua valvola di critico, anche se nessuno glielo aveva chiesto.

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