Fiore: “Before you go I have another job for you. I have to get out of here.”
Basta guardare alla scorsa stagione per constatare come Preacher viva di “chiusure” e “morti” più o meno eccellenti. Dopo 10 episodi passati a costruire faticosamente una trama ed un ecosistema entro cui muoversi, l’esplosione di Annville ha letteralmente raso al suolo tutto quello che circondava la triade Jesse-Tulip-Cassidy, sia in termini geografici che in termini umani. L’operazione “on the road” sponsorizzata dalla season premiere è stata volutamente orchestrata per seguire l’impronta fumettistica della serie, tuttavia qui si potrebbe contestare qualcosa, se non altro per questa necessità sentita da Sam Catlin, Goldberg e Rogen di far fuori tutti i personaggi di contorno e di supporto.
Di tutti i character presentati nei primi 10 episodi era sopravvissuto solamente Fiore, finora. “Mumbay Sky Tower” è, a sorpresa, il suo canto del cigno, un canto del cigno spettacolare ed intrigante che all’inizio colpisce a muso duro per la nuova caratterizzazione data al personaggio, salvo poi proseguire e terminare in modo discutibile. Non c’era il bisogno di uccidere anche Fiore ma la scelta, discutibile, è comunque coerente con l’evoluzione dell’angelo che ormai aveva perso ogni motivazione. Invece di disquisire sulla bontà o meno della sua uscita di scena, si deve quindi criticare la scelta di depauperare un personaggio che avrebbe potuto dire ancora molto, esattamente come dimostra l’episodio. Le scene con Cassidy sono l’apice della puntata e fanno parte di quel rollercoaster emozionale che poi porta lo spettatore a schiantarsi con lo script. Purtroppo.
Il problema principale di “Mumbay Sky Tower” sono i personaggi, o meglio il personaggio principale perché una serie in cui il protagonista non incide e, anzi, viene sovrastato dai suoi colleghi non può facilmente guadagnare punti agli occhi degli spettatori. Cassidy in primis, Tulip in secundis, riescono a portare avanti la narrazione in modo sorprendente sotto certi punti di vista ma è innegabile che una situazione del genere non potrà bastare a Preacher ancora per molto. Lo stesso Santo Degli Assassini da solo, in poche battute (e molti proiettili), vale molto di più di un Jesse Custer atterrito e senza mordente. Si sente quindi la necessità di dare maggior risalto al protagonista, supportandolo con i suoi compagni di viaggio e trovando uno scopo in cui possa impegnarsi. La ricerca di Dio potrebbe non bastare già più a Preacher.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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On The Road 2×01 | 1.69 milioni – 0.6 rating |
Mumbai Sky Tower 2×02 | 1.35 milioni – 0.4 rating |
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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.