Preacher 3×04 – The TombsTEMPO DI LETTURA 4 min

Che Preacher fosse una serie sopra le righe non vi era alcun dubbio, anzi era ed è uno dei motivi principali per cui continuare a seguire gli episodi. Eppure si può muovere una critica di tanto in tanto anche allo show che, nella sua eccentricità e spregiudicatezza, ogni tanto esagera ed oltrepassa quel sottilissimo confine che separa una scena sopra le righe da una vaccata che mina il realismo degli eventi. Siamo consci che si tratta di una linea molto labile ma è altrettanto vero che la bravura degli sceneggiatori si vede dal loro rispetto del “territorio” e, di conseguenza, della veridicità di una storia già pericolosamente messa in discussione dal suo DNA. Va bene quindi assistere all’incontro tra Satana e Il Santo Degli Assassini, è comprensibilissimo anche lo scontro tra Cassidy e Jesse, mentre un po’ meno lo è il modo in cui il vampiro si auto ricompone nella scatola, ancora peggio quando poi si traveste e scappa con della pelle umana. Plot twist si, ma a che prezzo?

Jesse: “I told you you were gonna hate me.”
Cassidy: “You were right.”

Le Tombe sono sicuramente una parte molto intrigante della storia dell’episodio sia perchè da un lato permettono un ulteriore focus sull’adolescenza di Jesse, sia perchè danno lustro alle Tombe nel loro momento di maggior gloria ed il paragone con il presente non può che risultare altisonante. L’atteggiamento di Jesse è quindi comprensibile e anche frutto di un retaggio dell’adolescenza e di una vita passata a proteggere le persone care, nonchè allontanarle, atteggiamento che si sta ripetendo anche nel presente in maniera un po’ più cruenta. Ovviamente la situazione è destinata a cambiare e, si spera, anche velocemente in quanto alcune dinamiche sono diventate prevedibili e mettono in risalto ancora di più una struttura stagionale suddivisa in capitoli e questo, di fatto, rappresenta l’atto finale di un prologo che ha ripresentato la nuova situazione ed i vecchi personaggi. E non a caso è ritornato infatti anche Il Santo Degli Assassini.

Satan: “What a son of a bitch! He didn’t scream once, did he? Well, now that we got the formalities out of the way, let’s talk. You first.”
Saint Of Killers: “A preacher.”
Satan: “Preacher. That is normally kind of a no-fly zone with me. But these are not normal times. I need you to go back up and bring someone back on down to me. Actually, two someones. These two someones, for, uh, nuanced reasons I’m not going into right now, are threatening my big, beautiful expansion plans. So I thought of you.”
Saint Of Killers: “My weapons.”
Satan: “No, no, no. I can’t have you shootin’ up cops and hotels on this one. I need them back alive.
And if you can do that, you can have your guns back and then you can kill all the preachers you want.”

Si era messo da parte per un po’ ma era chiaro che sarebbe ritornato, bisognava solo capire il come ed il quando: ineccepibili in questo caso. La realizzazione di Satana, il suo umorismo ed il trattamento riservato ad Il Santo Degli Assassini sono perfettamente nello stile di Preacher (e qui ci si rifà alla critica iniziale), così come l’atteggiamento di quest’ultimo rispecchia esattamente quanto visto in precedenza. Quello che sorprende è scoprire i piani di Satana, piani che coinvolgono anche i “two someones” noti con il nome di Hitler e Arseface (e qui ci si ricollega invece al discorso del prologo di stagione). Ci si può quindi aspettare il vero e proprio inizio della trama orizzontale ora con un Santo pronto a cacciare i due fuggitivi dell’Inferno pur di arrivare a Jesse; quest’ultimo, aiutato da Tulip, pronto ad andarsene da Angelville per riprendere il suo potere; Cassidy in rotta verso il Grail. Resta da vedere il come tutto verrà presentato.