Samantha! 1×01 – Episodio 1TEMPO DI LETTURA 4 min

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Dopo la serie distopica 3%  e il political drama O Mecanismo, Netflix decide di puntare ancora un volta su una produzione brasiliana e confeziona una comedy che, purtroppo, di divertente ha davvero poco.
Uscita il 6 luglio, Samantha! racconta la storia di Samantha Alencar, ex bambina prodigio famosissima in tutto il Brasile durante gli anni ottanta, finita nel dimenticatoio e costretta a barcamenarsi tra mille situazioni per riuscire a tornare sotto le luci della ribalta.
Creata da Felipe Braga, questa comedy carioca, conta, tra i suoi produttori esecutivi, Alice Braga (City of God, Cecità, Elysium) e Chuck Lorre, già ideatore di The Big Bang Theory. La sola presenza di Lorre dovrebbe, quindi, farci apporre un sigillo di garanzia sul packaging di questo show, se non fosse che, ora come ora, The Big Bang Theory è solo l’ombra di ciò che era un tempo. Samantha! non è da meno e incespica in situazioni già viste e dialoghi poco brillanti, arrancando a fatica attraverso un mix di gag scopiazzate da altre comedy.
L’unico obiettivo centrato da Felipe Braga è quello di farci odiare la protagonista sia nella sua versione bambina (interpretata da Duda Gonçalves), sia da adulta (ruolo affidato a Emanuelle Araujo). Nel primo caso, l’arrogante e vanitosa baby star risulta essere un ottimo deterrente contro un ipotetico boom di natalità, mentre l’interpretazione della Araujo è rilevante tanto quanto la partecipazione di Luca Giurato ad una gara di spelling, con il rischio che quest’ultimo riuscirebbe a strappare sicuramente molte più risate.
Gli altri personaggi che affiancano Samantha incarnano stereotipi tipici da comedy e non riescono a bucare lo schermo: c’è Dodoi (Douglas Silva, anche lui apparso in City Of God), marito della protagonista ed ex giocatore di calcio appena uscito di prigione, i due figli della coppia (Cindy e Brandon) che adorano il padre nonostante lui sia meno maturo di loro e Marcinho, l’agente di Samantha con la quale vive una relazione di amore/odio. A fare da spalla alla Alencar troviamo Zé Cigarrinho, uno degli altri membri dello spettacolo di Samantha e, forse, l’unico vero amico sul quale poter contare e che vuole aiutarla a riconquistare la notorietà. I più attenti, inoltre, avranno notato il cameo di Alice Braga nei panni di “Samantha con la y”, la figlia di una super fan di Samantha che, con la sua affermazione, fa sentire ancora più inutile la protagonista.
In questo primo episodio, i personaggi vengono introdotti e presentati agli spettatori cercando già di far intravedere i lati del loro carattere, ma non riuscendo, purtroppo, a creare la giusta empatia. Come si è detto precedentemente, la trama è molto banale e quindi anche i risvolti relazionali non possono che essere prevedibili: Dodoi si dimostra un eterno Peter Pan che non conosce i propri figli, ma che decide di impegnarsi per il bene della famiglia; è possibile, quindi, già prevedere una sua maturazione e presa di coscienza del ruolo genitoriale. Anche Samantha viene dipinta come una donna egocentrica, narcisista e disposta a tutto pur di tornare a essere famosa e molto probabilmente gli sceneggiatori avranno in serbo per lei un cambiamento.
Se proprio dovessimo sforzarci per trovare un pregio relativo a questa serie, potremmo affermare che Samantha! rappresenta l’esempio perfetto di tutti quei personaggi un tempo famosi e poi finiti nel crudele vortice dell’oblio, risucchiati da mancanza di talento e mode passeggere. Basti pensare a tutti i reality show dove i finti VIP cercano di guadagnare nuovamente l’attenzione del pubblico, come se fossero dipendenti dal successo, ma soprattutto dai big money. In questo caso, il personaggio della Araujo lotta per la sua sopravvivenza all’interno dello showbiz più per un attaccamento morboso al passato, che per motivi economici. Nonostante questo, però, la sostanza non cambia e una serie, la cui trama traballa e non decolla, non può e non deve ottenere la sufficienza.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Esemplificazione perfetta di tutti i “I wanna be famous again”
  • Facciamo solo il pilot
  • Chi capisce l’umorismo brasiliano?
  • Non si sentiva il bisogno di un’altra comedy che non ha nulla da dire

 

Netflix approda nel mondo della comedy made in Brazil toppando clamorosamente. Trama già vista, personaggi senza spessore e battute soporifere affondano questo prodotto e permettono di cestinarlo dopo il primo episodio. Risparmiate mezz’ora della vostra vita e fate qualcosa di più produttivo. Pornhub potrebbe essere una valida alternativa.

 

Episodio 1 1×01 ND milioni  – ND rating

 

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Se volete entrare nelle sue grazie, non dovete offendere: Buffy The Vampire Slayer, Harry Potter, la Juventus. In alternativa, offritele un Long Island. La prima Milf di Recenserie, ma guai a chiamarla mammina pancina.

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