Private Practice 6×04 – You Don’t Know What You’ve Got ‘til It’s GoneTEMPO DI LETTURA 4 min

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Voglio aprire questa recensione con una notizia buona ed una cattiva. Come sempre, in questi casi, si comunica prima la notizia cattiva. La nostra Shonda Rhimes ha confermato che la sesta stagione di Private Practice non solo sarà l’ultima con Kate Walsh, ma sarà l’ultima stagione di tutta la serie. Spiragli di un ripensamento si sono susseguiti nell’arco di queste ultime settimane, ma pochi giorni fa è arrivato

il verdetto ufficiale. La notizia buona, anche se in realtà non so quanto possa essere buona sapendo i presupposti, è che l’episodio mi è piaciuto parecchio. E mi verrebbe da dare due scrollate a Shonda per il fatto di chiudere uno show che ancora funziona, nonostante tutto, e forse più di due scrollate ai colletti bianchi della ABC. Non per fare l’arrogante e la saccente, ma ci sono decine di telefilm che vengono rinnovati stagione dopo stagione sebbene siano palesemente scritti da un branco di gibboni ed interpretati da “attori” di non migliore capacità. Ma tant’è. Diamo a Cesare quel che è di Cesare e godiamoci fino in fondo questa ultima avventura con i medici della Ocean Side.
In questo episodio assistiamo alla comparsa di un nuovo personaggio, il sostituto di Pete, che subito impone le proprie idee ed i proprio metodi, senza guardare in faccia a nessuno e giocandosi, forse, la possibilità di fare buona impressione. A me, in effetti, non ha entusiasmato granchè. Mi è sembrato un galletto borioso e narcisista. Magari mi sbaglio, o magari è davvero il profilo scelto per lui da Shonda e dagli sceneggiatori. Vedremo.

La puntata è incentrata su una coppia troppo litigiosa che sta per divorziare, e proprio questo litigare furiosamente persino davanti alla figlia ancora bambina, porterà alla scomparsa di quest’ultima. Dalla conclusione dell’episodio non si capisce se la piccola sia effettivamente morta, se sia stata rapita o sia solo scappata dall’ospedale.


Sheldon (che arriva trafelato vestito di tutto punto, in smoking…imperdibile) rivede nuovamente il suo paziente pedofilo, sentitosi male per via delle droghe assunte per “curarsi”. Brutale lo scambio di sguardi e di frasi non dette quando Sheldon, dopo aver saputo della scomparsa della bambina, si reca nella stanza del paziente per paura di non trovarlo. L’uomo invece si stava tranquillamente preparando per tornarsene a casa. Secondo il nuovo chirurgo ci sono alcuni malati che non possono essere curati, mentre Sheldon ribadisce il valore del giuramento che tutti i medici hanno fatto. Il tema della pedofilia continua ad essere affrontato da ambedue i lati, dalla parte di chi vorrebbe chiudere i pedofili in cella e buttare via la chiave, e dalla parte dei pedofili stessi che sono consapevoli della propria malattia e vorrebbero curarsi o addirittura togliersi la vita per non arrecare nessun danno.Nel frattempo Addison rovina, senza volerlo, la relazione tra Sam e Stephanie (finalmente mi è entrato in testa il suo nome dopo quattro puntate…che progressi!), che comunque non sarebbe potuta continuare dato che il nostro bel chirurgo è ancora follemente innamorato di Addison. Shonda ha rivelato che in questa ultima stagione vedremo anche un matrimonio. Sarà quello tra Addison e Jake o tra la rossa e Sam? Amelia sembra quasi essere guarita del tutto, e mi fa piacere. Bello il suo breve discorso al nuovo medico dopo che questi le aveva proposto di uscire fuori a bere. La sorella del dottor Stranamore è più consapevole dei suoi limiti, delle sue debolezze, ed è pronta ad accettarli per tornare ad avere una vita normale.


PRO:

  • I primi tre minuti della puntata, quando Charlotte cerca di darsi un contegno nonostante il vomito mattutino ed un colloquio di lavoro.
  • La fine dell’inutile relazione tra Sam e la tonda infermiera
  • La bravura recitativa di alcuni attori
  • La colonna sonora, sempre ottima. Grey’s Anatomy docet
  • Violet ed Amanda che riacquistano spessore e consapevolezza di sé.
CONTRO:

  • Il nuovo chirurgo
  • Cooper un po’ sottotono, da un paio di episodi a questa parte. 

Come ho già detto, questo episodio mi è piaciuto ed il boccone amaro della fine della serie è ancora difficile da digerire. E’ complicato riuscire a creare un buono show, figurarsi fare altrettanto bene con uno spin-off (vedi Joey da Friends ed altri fallimenti esemplari). Presumo che ci siano ancora molti colpi di scena alle porte, alcuni belli e alcuni meno, conoscendo Shonda. E non vedo l’ora di scoprirli, sebbene il mio sorriso sarà sempre un po’ malinconico.

VOTO EMMY

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Se volete entrare nelle sue grazie, non dovete offendere: Buffy The Vampire Slayer, Harry Potter, la Juventus. In alternativa, offritele un Long Island. La prima Milf di Recenserie, ma guai a chiamarla mammina pancina.

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